2024-10-03
Al G7 la guida di Roma sul digitale
Alessio Butti (Imagoeconomica)
Il 15 ottobre a Cernobbio il sottosegretario Butti presiederà la riunione ministeriale. Al centro le buone pratiche per promuovere un uso sicuro dell’Intelligenza artificiale.L’Intelligenza artificiale tra grandi opportunità ma altrettanto grandi rischi. Le nuove tecnologie se non gestite bene e con un coordinamento a livello internazionale possono trasformarsi in un boomerang per la sicurezza dei cittadini e dei Paesi. Il grande tema è quello della protezione dei dati personali. Le cronache sempre più spesso ci parlano di incursioni di hacker che si impossessano di informazioni sensibili per estorcere denaro alle amministrazioni.L’uso etico e sicuro dei sistemi di Intelligenza artificiale, in particolare per il settore pubblico, saranno i temi al centro della riunione ministeriale dei Paesi del G7 su tecnologia e digitale che si terrà il 15 ottobre a Cernobbio (Como), presieduta dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica, Alessio Butti. L’obiettivo è condividere buone pratiche sui servizi pubblici digitali e individuare caratteristiche comuni tra i diversi approcci all’identità digitale a livello internazionale. Questo G7 sulla tecnologia e il digitale è il punto di arrivo della presidenza italiana che si concluderà il 31 dicembre prossimo e di un percorso iniziato a Trento a marzo scorso che ha portato a una forte discussione sull’applicazione dell’Intelligenza artificiale nella macchina pubblica. Si parlerà dei risultati ottenuti nel corso della presidenza italiana, che vanno dalla produzione di un toolkit sull’Intelligenza artificiale nel settore pubblico, ovvero uno strumento di lavoro per la diffusione e l’uso etico dell’Ia nel settore pubblico, alla mappatura dell’identità digitale con cui i Paesi del G7 mettono a confronto come hanno sviluppato tali sistemi e le modalità di accesso ai servizi pubblici tramite questa soluzione tecnologica. L’obiettivo è di individuare i migliori e più efficaci approcci, dando una base alle future discussioni degli altri G7 in materia. La crescente domanda di servizi digitali nel pubblico e nel privato, insieme al timore per possibili fenomeni di esclusione digitale, minacce alla cybersicurezza e di abuso di dati personali, rende necessaria la realizzazione di sistemi di identità digitale ben progettati e sostenuti da una governance appropriata. Sebbene forme tradizionali di identificazione e autenticazione come le carte d’identità fisiche, i passaporti, o le password rimangano importanti, non sono sufficienti a gestire le complessità dell’attuale panorama digitale. Di qui la mappatura per identificare le caratteristiche comuni nei diversi approcci all’identità digitale dei membri G7. Il toolkit, consentirà invece di tradurre in politiche concrete e attuabili i principi per un’Intelligenza artificiale sicura e affidabile.Di concerto con l’Ocse, la presidenza del Consiglio ha creato un Compendio sui sistemi pubblici digitali adottati dai membri del G7, condividendo buone pratiche ed esempi di successo. Tutti concordano sull’idea che un’infrastruttura pubblica digitale robusta facilita un accesso semplice, intuitivo e sicuro ai servizi pubblici essenziali e promuove l’inclusione sociale. «La riunione di Cernobbio è un’opportunità cruciale per rafforzare la cooperazione globale e promuovere un uso sicuro ed etico dell’Intelligenza artificiale con particolare attenzione al settore pubblico», ha affermato Butti. E ha anche sottolineato che si intende «promuovere il potenziale innovativo della tecnologia per migliorare la vita dei cittadini e supportare la modernizzazione dei servizi pubblici». Al termine dell’incontro ministeriale, la presidenza italiana proporrà l’adozione di un comunicato congiunto a riconoscimento dei traguardi raggiunti grazie alle attività sul digitale svolte sotto la sua guida del G7.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)
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