2023-05-07
Rai, per la svolta serve il sì del Colle
La legge sui limiti d’età dei direttori della lirica libererebbe la poltrona di Carlo Fuortes, atteso al San Carlo di Napoli. La firma del capo dello Stato tuttavia tarda ad arrivare.«La firma arriva dopo l’incoronazione, se arriva». In Rai sono giorni di surplace e dopo il colpo d’ala di Giorgia Meloni in Consiglio dei ministri, la vicenda legata all’ad Carlo Fuortes passa da viale Mazzini direttamente al Quirinale per la sigla ufficiale sul provvedimento. Ma la scrivania di Sergio Mattarella è vuota, il capo dello Stato è a Londra per la cerimonia planetaria di Re Carlo e l’affaire molto italiano non è certo nelle sue priorità. Passerà qualche giorno prima che la legge sui limiti d’età (70 anni) dei dirigenti delle fondazioni pubbliche lirico-sinfoniche sia pronta per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Sempre che il presidente la firmi. In Rai si sussurra che - dopo il luna park mediatico - Mattarella potrebbe rimandarla al governo anche se tecnicamente non ci sarebbero margini. In Francia gli stessi manager vanno in pensione a 65 anni senza battere ciglio; eclatante fu la vicenda di Giorgio Strehler, costretto a dimettersi da direttore del Théatre de l’Europe da lui fondato con Jack Lang. Poiché non esiste reciprocità, i francesi si trasferiscono nell’Eldorado italiano a guadagnarsi ulteriori prebende. Questo per un vulnus della legge di B (governo Renzi) che non prevede le fondazioni nel tetto pensionistico dei dirigenti in strutture a partecipazione statale. Questo anche per l’atteggiamento ancillare della sinistra nostrana (a Palazzo Chigi negli ultimi undici anni) che in più occasioni ha scambiato poltrone in Italia con la Legion d’Onore a Parigi. E con il risultato di dover gestire la terza età di sovrintendenti e direttori artistici mandati a casa dai teatri e dai musei transalpini.Il baco del sistema è stato sanato dal Consiglio dei ministri e ieri in un’intervista al Corriere della Sera, Francesco Lollobrigida ha provato a smontare l’ipotesi della legge ad personam per consentire a Fuortes di andare a dirigere il teatro San Carlo di Napoli. E ha puntualizzato: «Nessuno ha fatto una norma per commissariare la Rai, non c’è un’azione diretta del governo. Fuortes in teoria ha ancora un anno in Rai, a me risulta che nessuno lo abbia costretto ad andarsene e credo che la legge gli consenta di restare. Lui è una persona in gamba e penso che se volesse andare in un altro posto sarebbe libero di farlo». Una mano tesa all’ad, un modo elegante per ricordargli che le nuove nomine dei direttori dei tg e delle direzioni verticali passeranno anche dal suo voto (si spera favorevole).La fibrillazione mediatica ha invece mandato sulle barricate il sovrintendente del San Carlo di Napoli, Stéphane Lissner, che ha 70 anni compiuti e secondo la legge dovrebbe agevolare l’arrivo di un sostituto (anche per non incorrere negli strali della Corte dei conti). Lui però non ha intenzione di farsi da parte: «Non lascio, terrò duro, farò ricorso. Dalla premier Meloni è arrivata una norma violenta», ha detto al Foglio l’ex numero uno della Scala di Milano e dell’Opéra di Parigi, pensionatissimo per la legge francese e fra qualche giorno anche per quella italiana. Il suo ricorso al Tar dovrebbe basarsi sull’ipotetica non retroattività della norma al momento della firma del contratto. Pane per avvocati.Nel frattempo in Rai si attendono novità e ciascun protagonista in commedia gioca le sue carte. Puntuale come il raffreddore da polline è arrivato il comunicato dell’Usigrai che minaccia sciopero e sottolinea l’intenzione del governo di occupare la Rai. «Il decreto legge è un atto di protervia senza precedenti. È l’inizio di una totale occupazione del servizio pubblico». Frasi fatte per un atto dovuto perché l’Usigrai sa benissimo che l’azienda pubblica è occupata da mezzo secolo. E proprio dalla parte politica sostenuta dal sindacato.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.