2023-05-09
Caldaie, sfratti e affitti: chi ha una casa è perduto
Non solo le auto: impianti di riscaldamento e condizionatori entrano nel mirino, oltre che della Ue, dei sindaci di sinistra. I quali vogliono anche impedire ai cittadini di destinare le abitazioni a uso turistico. Il tutto in un Paese dove ci sono oltre mezzo milione di alloggi occupati abusivamente senza che nessuno faccia nulla.Fino a qualche tempo fa il mio era solo un sospetto, ma ora ne ho la certezza: la transizione green ci lascerà al verde. Lo si capiva già guardando il listino delle auto elettriche: infatti, nonostante produrle costi meno in quanto prive di motore termico, quando si tratta di comprarle costano molto di più. È vero, dicono che per il 2030, data fissata per lo stop alle vetture a benzina, il listino sarà rivisto al ribasso, con modelli alla portata di tutti e non soltanto dei ricconi. Finora però questo resta un auspicio e non è detto che la predizione si realizzi. Anche riguardo alle case, la cui efficienza energetica dovrà essere rivista in pochi anni, si tende a minimizzare, dicendo che per i proprietari non esistono obblighi di adeguarsi alle nuove norme e dunque le famiglie non sopporteranno alcun costo. Ma chi conosce un po’ le cose del mondo sa che le fregature non sono mai annunciate. L’introduzione dell’euro, tanto per rimanere a un argomento che ci ha toccato nel portafogli, non era di certo stata pubblicizzata come una iattura. Anzi, tutti parlavano di un’occasione da prendere al balzo. Quando poi la nuova moneta è stata adottata, si è scoperto che un euro non valeva duemila lire, come tutti credevano, ma molto di meno, perché all’improvviso ogni bene si era rivalutato. Nella busta paga invece, l’euro restava ancorato al cambio d’inizio. Risultato, il potere d’acquisto si assottigliò in pochi mesi, impoverendo chi non poteva ritoccare al rialzo il proprio stipendio.Se ricordo tutto ciò è perché ieri mi è capitato di leggere una notizia che se confermata sarebbe l’ennesima stangata per le famiglie. Tutti quanti sanno che pur non essendo state messe al bando, le auto più vecchie ormai fanno fatica a circolare nei centri storici. Sindaci come Beppe Sala e Roberto Gualtieri, rispettivamente a capo delle giunte di Milano e Roma, con la motivazione dell’inquinamento hanno emesso un bando alle vetture più datate, impedendone di fatto la circolazione. Tutto ciò a prescindere dal fatto che i proprietari delle suddette automobili avessero regolarmente pagato il bollo come quelli alla guida di qualsiasi altra quattroruote e a prescindere che il veicolo fosse altrettanto regolarmente assicurato. Con il risultato che gli automobilisti con auto non in regola sono costretti a lasciarle nel box. Ma questa fregatura è niente rispetto a quella in arrivo. La stretta in nome dell’ambiente infatti, non riguarda solo le macchine, ma anche le caldaie e i condizionatori ritenuti non in linea con le politiche green. In pratica, i proprietari di case dove sono in funzione impianti vecchi potrebbero essere caldamente invitati a sostituirli, con la minaccia di essere costretti a spegnerli o a ridurne il tempo di utilizzo se non si rivelassero adeguati.La brillante ideona di lasciare al freddo o al caldo chi non ha sistemi di riscaldamento e raffrescamento dell’ultima generazione pare sia venuta al sindaco di Roma, il quale dopo il rosso stinto del suo partito deve essersi convertito al verde spinto. Così, con l’obiettivo di ridurre gli ossidi di azoto e la CO2 nell’atmosfera, Roberto Gualtieri starebbe per mettere all’indice le caldaie a combustione e i condizionatori. Il provvedimento non è ancora formalizzato e prima di vedere la luce dovrà passare il vaglio della Regione, a cui compete l’ultima parola. Se non si arriverà allo stop definitivo, sarà dunque perché il provvedimento dovrà essere autorizzato, ma potrebbero lo stesso essere imposti un orario di utilizzo e una temperatura massima e minima. Insomma, siamo al dirigismo del termosifone, che oltre a essere invasivo, in quanto si rischia che le persone non possano più decidere la temperatura di casa propria, getta una luce inquietante su ciò che ci aspetta. Altro che «nessuno sarà obbligato a spendere soldi per avere una certificazione energetica adeguata» come dicono coloro che hanno approvato la recente normativa europea. In un modo o nell’altro, la costrizione ci sarà. Un po’ con misure tipo quella allo studio nella Capitale. E un po’ con interventi sui mutui (i tassi più bassi saranno riservati a chi compra una casa green), ma anche sul mercato immobiliare, con iniziative riservate ad abitazioni in cui serramenti, riscaldamento e coibentazione fanno risparmiare i consumi di combustibile.Insomma per molti, più che la transizione verde ci sarà il trapasso al verde. Ps. E già che c’è, l’Europa si prepara anche a fregarci l’insalata: d’ora in poi stop alla vendita di frutta e verdura pronta nei sacchetti. Si potrà comprare solo quella da un chilo e mezzo per risparmiare sull’imballaggio. Che la spesa rischi di costare un patrimonio, naturalmente per i cervelloni di Bruxelles è un dettaglio.