2021-05-25
Fincantieri e Leonardo si litigano il progetto del cloud nazionale
True
Alessandro Profumo (Ansa)
L'azienda di Giuseppe Bono ha puntato su Amazon, ora arriva la società di Alessandro Profumo con Microsoft.Dopo Telecom e Fincantieri, spunta anche Leonardo per il progetto del cloud nazionale dove riversare tutti i dati della pubblica amministrazione, in mano al ministro per l'Innovazione tecnologica Vittorio Colao (ex numero uno di Vodafone), che inizia a vedere diversi e forse troppi attori in campo, con il rischio che a risentirne sia poi l'Italia. Come noto la creazione di una banca dati delle pubbliche amministrazioni, strumento essenziale per poter digitalizzare e in teoria migliorare la vita degli italiani, è uno dei punti chiave del Recovery plan. Sul progetto si prevede uno stanziamento di circa 6 miliardi di euro. Nei giorni scorsi Colao ha spiegato di aver fatto «partire l'iniziativa» insieme con il ministro dell'Economia Daniele Franco «per la creazione di polo strategico nazionale, che sarà un cloud per la pubblica amministrazione con livelli di sicurezza più rinforzati». Il tema è centrale. Riguarda anche la stessa sovranità nazionale, la capacità del sistema Paese di gestire un proprio data center pubblico. Il problema è che il ministro sembra aver chiaro solo di volerlo lanciare ma non il mondo in cui sarà assegnato. Si parla di una possibile gara Consip, ma non è ancora stato chiarito come sarà suddivisa né se sarà gestito solo dal governo centrale oppure avranno voce in capitolo anche le regioni. In Israele, un modello dal punto di vista dello sviluppo tecnologico, è nato Nimbus, un progetto su cui hanno lavorato Amazon Web e Google, dopo aver vinto la gara per la costruzione della infrastruttura e la migrazione dei dati. Poi, tramite altri 3 appalti, sarà assegnato lo sviluppo dei sistemi di condivisione e di ottimizzazione. In Italia si naviga ancora a vista. E le nostre partecipate si muovono in autonomia. Del resto su questa operazione hanno già messo gli occhi ben 3 aziende italiane. La prima a partire è stata Fincantieri, a sorpresa, quando a maggio ha siglato un accordo di cooperazione con Amazon Web Services. L'azienda di Giuseppe Bono avevano annunciato una collaborazione «anche tramite attività di sensibilizzazione e di educazione alle nuove tecnologie e al loro potenziale produttivo per la crescita del Paese». Obiettivo è appunto quello di fornire soluzioni tecnologiche e infrastrutturali a istituzioni, pubblica amministrazione, cittadini e aziende, rafforzando il perimetro nazionale di cybersecurity del Paese e la sua sovranità digitale. Fincantieri è poi da anni un competitor di Leonardo, soprattutto dopo la mancata acquisizione di Vitrociset. Ma anche per una storica rivalità tra Bono e la sua ex azienda di piazza Montegrappa. Non stupisce quindi come proprio in questi giorni anche la società diretta da Alessandro Profumo sia prossima ad annunciare un memorandum con Microsoft, sempre in vista della creazione di un cloud nazionale. Per Leonardo si tratta del secondo accordo in questo settore dal momento che a gennaio aveva già annunciato una partnership con Aruba, cloud provider italiano e impegnata da anni nei servizi di data center, web hosting, email, Pec e registrazione domini. Il terzo attore sarà Telecom che nei mesi scorsi ha lanciato un accordo con Google definito dalla azienda di telecomunicazioni, «come punto di riferimento in Italia nel cloud ed edge computing, due mercati che saranno sempre più importanti con la progressiva implementazione del 5G e dell'intelligenza artificiale». Chissà se tra i due litiganti, Leonardo e Fincantieri, alla fine a spuntarla sarà proprio il terzo.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.