2021-12-14
Figura di palta con il sorteggio Uefa e getta
L’incredibile svarione in diretta tv: per un errore è stato necessario ripetere gli accoppiamenti per gli ottavi di Champions league. La Juventus passa dallo Sporting Lisbona al Villarreal mentre l’Inter (che aveva pescato l’Ajax) dovrà vedersela con il LiverpoolPer i prossimi turni meglio allertare i commissari dell’Onu, come per le elezioni in Venezuela. L’Uefa dei monarchi e dei miliardi non riesce neppure a gestire un sorteggio all’apparenza elementare e si copre di ridicolo nell’atto pubblico più mediatico d’Europa, quello per gli accoppiamenti degli ottavi di finale di Champions League. Il pasticcio di Nyon è spettacolare e provoca un caos mai visto prima: ricorsi incrociati, la ripetizione delle operazioni e rivali che cambiano in peggio per le squadre italiane. La Juventus, che nel primo sorteggio aveva pescato lo Sporting Lisbona, si ritrova contro il Villarreal. Poco male, il livello è quello. E l’Inter, che all’ora di pranzo avrebbe dovuto affrontare l’Ajax, a metà pomeriggio vede materializzarsi la dentiera di Jürgen Klopp: Liverpool, mission impossible.La giornata si chiude con l’ormai tradizionale ricorso contro tutti del Real Madrid perché Florentino Perez, dall’alto dei suoi 13 titoli, ritiene di essere stato defraudato: è passato dal Benfica (primo sorteggio) al Paris Saint Germain e non ha alcuna intenzione di digerire il rospo in silenzio. Dal club spagnolo trapela la motivazione dell’azione legale: «Il nostro sorteggio era avvenuto prima dell’errore, quindi è da ritenersi valido. La ripetizione non doveva valere per noi». Sui siti iberici si conia un neologismo, «Verguefa». La crasi funziona anche in italiano: vergogna Uefa. In attesa di novità, per ora la sceneggiata bis è ritenuta regolare. Ed è prevedibile che la solitudine non aiuterà i blancos a far valere qualche ragione o qualche cavillo. Se la vedranno con Leo Messi, Kylian Mbappé e un Sergio Ramos con la voglia matta di torearli. L’autogol di Nyon arriva alle 13.40 quando il Villarreal pesca il Manchester United, che aveva già giocato contro gli spagnoli nel girone e quindi non poteva stare in quell’urna; sfida irregolare. Imbarazzo in mondovisione per il valletto, l’ex calciatore russo Andrej Arshavin, e per il vicesegretario generale Giorgio Marchetti, così nervoso da saltarsi addosso da solo. Il dirigente italiano coglie subito il lato grottesco della gaffe ma va avanti, accoppiando il Villarreal al Manchester City, nella speranza che i club gliela facciano passare liscia. Non può accadere perché l’Atletico Madrid, che nel frattempo ha pescato il Bayern Monaco, ha buon gioco nel ricorrere per invalidare l’intero sorteggio.L’Uefa è con le spalle al muro e tenta di incolpare gli ingegneri che pedalano nel sottosuolo: «A causa di un problema tecnico con software di un provider esterno - che istruisce gli ufficiali su quali team possano affrontarsi e quali no -si è verificato un errore nel sorteggio negli ottavi di Champions league». Alle 15 delegati di nuovo in sala neanche fossimo all’oratorio: si rifà tutto. In realtà il fumoso comunicato tende semplicemente a coprire un errore molto umano, altro che software: il capo organizzatore di tutti i tornei Uefa, Michael Heselschwerdt, ha inserito il Manchester di Cristiano Ronaldo dove non doveva stare. Il governo del calcio esce con le ossa rotte e lo scivolone riattizza incendi mai sopiti fra i club della Superlega e Alexander Ceferin, il presidente satrapo che di solito nei discorsi pubblici non si dimentica di ricordare due cose: 1) che l’Uefa è un paradiso in terra dove fioriscono buone pratiche per lo sport dei popoli, 2) che i presidenti del golpe Superlega «mossi da avidità hanno sputato su chi ama il calcio». Questa volta nessuno aiuta l’avvocato sloveno cintura nera di judo nel dare fiato alle trombe della propaganda. Anzi sui social sono in tendenza gli hashtag #Ceferinout e #Superlega. Andrea Agnelli, particolarmente in rotta con il numero uno del calcio europeo, ha commentato la supergaffe con un emoticon: il faccino che piange.Comunque the show must go on. Gli accoppiamenti degli ottavi sono questi: Sporting Lisbona-Manchester City, Paris Saint Germain-Real Madrid, Salisburgo-Bayern Monaco, Inter-Liverpool (andata a San Siro il 16 febbraio, ritorno ad Anfield l’8 marzo), Chelsea-Lille, Villarreal-Juventus (andata in Spagna il 22 febbraio, ritorno a Torino il 16 marzo), Benfica-Ajax, Atletico Madrid-Manchester United.Con il Real Madrid, la squadra più beffata dal sorteggio bis è l’Inter, che passa dai giovani e feroci olandesi (ma con una difesa allegra) ai guerrieri inglesi «che non camminano mai da soli», in Champions sguazzano come nella piscina di casa e hanno preso due volte a schiaffi il Milan nel girone. Il club nerazzurro, diversamente da Florentino, ha deciso di prenderla bene e nel suo account Twitter ha scritto: «In vendita una guida viaggi per Amsterdam, no perditempo». Simone Inzaghi e i suoi sono chiamati alla classica impresa della vita; contro il Liverpool l’Inter ha giocato quattro volte vincendo solo nell’epica rimonta del 1965, quella immortalata da «Luci a San Siro» di Roberto Vecchioni.Klopp ha già avuto il tempo di dire ciò che pensa del duello: «Ho dovuto aspettare 54 anni per giocare la prima volta a San Siro e adesso sono due volte in tre mesi, quindi è una buona notizia. È sicuramente un sorteggio difficile. L’Inter è capolista in Italia e sta attraversando un buon momento. Edin Dzeko e Alexis Sanchez li conosciamo bene. In più c’è Lautaro Martinez, uno degli attaccanti più emozionanti del mondo». Quanto alla Juventus, il Villarreal che ha eliminato l’Atalanta è una squadra intelligente, tatticamente evoluta e corre per 90 minuti. Non ha la qualità dei bianconeri, i quali per non piantarsi per il terzo anno consecutivo agli ottavi contro un avversario più debole dovranno somigliare a se stessi e non all’Udinese.In chiusura di giornata l’Uefa ha presentato il nuovo pallone con i colori «delle notti bianche», in omaggio alla sede della finale San Pietroburgo. Invece che consolarsi con il marketing, Ceferin farebbe meglio a disfarsi di parrucconi e software, e ingaggiare il ragionier Fantozzi.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)