2018-12-18
Fico si fa i fatti propri con il nostro futuro
Dietro la fregola del presidente della Camera di far approvare il Global compact c'è un doppio obiettivo personale: indebolire la leadership di Luigi Di Maio e provocare una rottura totale con la Lega. Il risultato, però, sarebbe abolire l'immigrazione irregolare. Siccome Matteo Salvini si è messo di mezzo, bloccando gli sbarchi degli extracomunitari provenienti dall'Africa, non riusciamo a importare altre centinaia di migliaia di immigrati come piacerebbe alla sinistra terzomondista, e dunque il Parlamento è tentato dall'idea di sottoscrivere il Global compact, ossia il patto mondiale delle Nazioni unite a favore dei profughi. La voglia matta di spalancare le porte agli stranieri pare infatti aver contagiato i nostri onorevoli, i quali - complice il presidente della Camera Roberto Fico - sarebbero pronti a fare agli italiani questo regalo di Natale. Come è noto, la terza carica dello Stato si annoia a scaldare la sedia a Montecitorio e perciò, essendogli capitato tra le mani l'accordo voluto dall'Onu, si è affrettato a calendarizzarlo, ossia a metterlo in votazione prima che il Parlamento chiuda per ferie.Per il presidente della Camera si tratta di un'occasione unica di riprendersi la scena e soprattutto di soffiarla al nemico fraterno Luigi Di Maio. Fare lo sgambetto al vicepremier mettendo insieme una maggioranza trasversale e alternativa a favore del Global compact per le migrazioni sarebbe, per l'inquilino di Montecitorio, un colpaccio e anche un dispetto alla Lega, che sui migranti ha costruito le proprie fortune. Già, perché far passare il patto consentirebbe con una sola fava di mettere in difficoltà due piccioni, ossia il numero uno dei 5 stelle al governo, ma anche la stessa alleanza che tiene in piedi l'esecutivo guidato da Giuseppe Conte. Perché se di questi tempi la strana alleanza che si è installata a Palazzo Chigi è in difficoltà, causa manovra economica contrastata dall'Europa, immaginatevi che cosa accadrebbe se venisse messa in discussione la politica che tende a scoraggiare l'immigrazione, ovvero la ragione sociale del leghismo. Come minimo finirebbe con un divorzio, e di quelli brutti, cioè con strascico.Non solo perché agli occhi degli elettori di Salvini questo apparirebbe come un cedimento, anzi un annullamento della linea dura contro l'invasione. Ma a crollare sarebbero le fondamenta della stessa alleanza fra pentastellati e leghisti, che si basano su un certo rispetto dei rispettivi interessi di competenza. Tradotto: io non ti stoppo sul reddito di cittadinanza, ma tu non metti becco sui respingimenti di chi cittadino italiano non è.Con il patto dell'Onu, Fico invece prenderebbe di mira proprio l'intesa che ha retto finora nonostante i contrasti su condono e prescrizione, perché il Global compact per i leghisti è indigeribile e se una maggioranza diversa lo facesse digerire al Paese provocherebbe uno strappo difficilmente ricucibile.Vi state chiedendo che cosa preveda di così micidiale l'intesa tenuta a battesimo dalle Nazioni unite? Lo spieghiamo subito. Dietro il condivisibile progetto di voler mettere ordine nei flussi migratori, il Global compact nasconde un accordo che di fatto apre le porte ai migranti non solo da qualunque parte del mondo essi provengano, ma per qualsiasi motivo essi vogliano sbarcare nel nostro Paese. Il patto, pur non essendo vincolante, di fatto fa da cornice per definire una sorta di diritto all'immigrazione allo scopo di ridurre, come da intenzioni del segretario generale delle Nazioni unite, Antonio Guterres, le disparità economiche e «anticipare i trend demografici futuri nonché le future necessità di lavoratori». Tradotto: si tratta di favorire gli arrivi a prescindere che si tratti di profughi o persone in cerca di fortuna, perché se l'obiettivo del documento è ridurre le disparità economiche e stabilire che i confini non sono vincolanti se servono nuovi lavoratori, beh allora autorizzare gli sbarchi è naturale.Nel testo che si vorrebbe approvare alla Camera ci sono frasi che garantirebbero ai migranti l'impunità sia per essere entrati clandestinamente in un Paese sia per altre violazioni delle leggi nazionali, assicurando l'esercizio dei loro diritti a prescindere dallo status migratorio, ossia anche se non fuggono dalla guerra, ma magari solo dalla miseria o dal caldo. Di fatto, viene abolita l'immigrazione irregolare, perché tutti i migranti in questo modo vengono considerati regolari e dunque da accettare.Non basta, tra gli obiettivi del Global compact è previsto anche un intervento contro le forme di discriminazione, premendo sui media che esprimano intolleranza, xenofobia o altre forme di discriminazione nei confronti dei migranti. In pratica, si prepara un bavaglio alla stampa che non sia favorevole all'invasione. In altre parole: con il Global compact questo articolo non potreste leggerlo. È per questo che Stati Uniti, Australia, Svizzera, Israele, Austria e altri nove Paesi occidentali si sono rifiutati di sottoscriverlo. Insomma, dicendo no al Global Fico saremmo in buona compagnia. Anzi, ottima.