2025-07-24
Fare l’opposto di Sala: pronto il programma per la destra
Il programma dei moderati per Palazzo Marino è già scritto: basterà agire al contrario rispetto a quanto fatto dalla giunta dem.Se serve, farò anche io l’assessore: il mio solo compito sarà tagliare l’erba lasciata incolta e prendere a martellate le ciclabili inutili.A Milano, nel 2027, dovrebbero esserci le elezioni per il nuovo sindaco. Non vi illudete che Sala si dimetta perché Sala è uno di quei tipi che, legittimamente, sono power addicted (dipendenza dal potere). Essendo che il candidato di sinistra non potrà rinnegare l’operato di Sala nei lunghi, interminabili, simil-eterni, anzi, vil-eterni (come si diceva una volta della pelle finta con cui erano ricoperte le poltrone in molte case degli italiani, la vil-pelle), allora il programma del prossimo candidato di centrosinistra, senza neanche la necessità che lo affermi, non potrà che partire dall’operato del sindaco precedente, il dottor Giuseppe Sala. Infatti, fanno ridere quei sindaci che, presentandosi per la seconda volta, formulano un programma che contraddice quello che hanno fatto nel primo mandato. Detto questo, Boni Castellane, ha lanciato su internet una sorta di movimento parapolitico dal nome Alas che è il nome Sala letto al contrario e che metaforicamente, anzi, metonimicamente, la parte per il tutto, indica con esattezza un possibile programma del futuro candidato del centrodestra (sperando che ne scelgano uno potabile, essendo maestri del contrario) senza dover fare troppo sforzo. Infatti, il centrodestra non dovrà fare altro che scrivere un programma che rappresenti il contrario di quello che ha fatto Sala. So che in molti hanno già aderito a questo indefinibile corpo politico. Io sono tra quelli. E per fare un esempio comprensibile a tutti i milanesi, sempre in ipotesi, mi candido a fare, sia pure prematuramente, l’assessore al falcio e martello. Mi proporrò, ovviamente ad interim - del resto tempus fugit - e non mi avvarrò, per svolgere il mio compito, delle maestranze comunali e lo farò in beata solitudo. In cosa consisterà il mio operato a tempo? In due fondamentali cose ma dall’alto valore simbolico che conferisco io medesimo ad esse. La prima sarà appunto il falcio dello sfalcio, cioè di quella insensata misura per la quale, nell’irrazionale intento di aumentare la biodiversità in una località così disinquinata come Milano, in molte aree pubbliche è stato ridotto il taglio dell’erba. Infatti, dopo i due mandati di Giuseppe Sala, è aumentato l’inquinamento, forse anche a causa delle sue misure che lo volevano contrastare. Si chiama eterogenesi dei fini: si parte con l’intenzione di fare qualcosa e si ottiene l’esatto contrario, un sindaco eterogenetico; non rappresenta un caso isolato, ma gli va comunque dato atto di esserlo in modo eminente, come avrebbero detto i filosofi medioevali, eminenter.La seconda sarà il martello, cioè rimuovere a martellate i cordoli della pista ciclabile di corso Buenos Aires per consentire la destinazione di spazi per la consegna delle merci, la fermata dei taxi in arrivo per coloro che vogliono fare shopping in una delle vie commerciali più importanti di Milano (i cui negozianti hanno subito, grazie a quei cordoli del cazzo, margo tenis, un 37% in meno di vendite) e la restrizione delle piste ciclabili frequentemente deserte o comunque di una larghezza inutile. Lo stesso sarà fatto dal sottoscritto, con una mazza da tre chili, per le piste pedonali aggiunte dissennatamente ai marciapiedi che si chiamano così decretando l’inutilità della pista pedonale. Peccato che sui marciapiedi marcino anche, indisturbatissimi, ciclisti e monopattinisti. Chi volesse aggiungersi a questo indefinito corpo politico non deve fare altro che cercare Boni Castellane sul web e scrivere, data la preparazione classica del proponete (Boni Castellane stesso) la prima persona singolare dell’indicativo presente del verbo probàre, probo (approvo) oppure adsum (ci sono). Fare il contrario di quello che ha fatto Sala, un programma semplice, già definito, come dice il Vangelo: «Costruite la casa sulla roccia (Mt 7,24 27 e Lc s,46 49) così che il vento non la farà cadere» come, viceversa, sta cadendo a pezzi la credibilità di Sala e non per le questioni giudiziarie ma per questioni squisitamente di contenuto politico. Nel 1837 N. F. S. Grundtvig scrisse un inno intitolato Built on the Rock (Costruito sulla Roccia). Naturalmente non basterà fare il contrario di quello che ha fatto Sala, occorrerà aggiungere altro, molto altro, a partire dalle dimenticate periferie, e menomale che era un sindaco di sinistra, ma, come diceva Montanelli: «I comunisti amano talmente i poveri, che quando sono al potere il loro numero aumenta». Alas è l’accusativo plurale del termine ala, ae che vuol dire proprio l’ala di un uccello. Ecco, occorre dare alas a questa città per farla volare perché con Sala è volata basso come le fagiane incinte.Amen.
Pedro Sánchez (Getty Images)
Alpini e Legionari francesi si addestrano all'uso di un drone (Esercito Italiano)
Oltre 100 militari si sono addestrati per 72 ore continuative nell'area montana compresa tra Artesina, Prato Nevoso e Frabosa, nel Cuneese.
Obiettivo dell'esercitazione l'accrescimento della capacità di operare congiuntamente e di svolgere attività tattiche specifiche dell'arma Genio in ambiente montano e in contesto di combattimento.
In particolare, i guastatori alpini del 32° e i genieri della Legione hanno operato per tre giorni in quota, sul filo dei 2000 metri, a temperature sotto lo zero termico, mettendo alla prova le proprie capacità di vivere, muoversi e combattere in montagna.
La «Joint Sapper» ha dato la possibilità ai militari italiani e francesi di condividere tecniche, tattiche e procedure, incrementando il livello di interoperabilità nel quadro della cooperazione internazionale, nella quale si inserisce la brigata da montagna italo-francese designata con l'acronimo inglese NSBNBC (Not Standing Bi-National Brigade Command).
La NSBNBC è un'unità multinazionale, non permanente ma subito impiegabile, basata sulla Brigata alpina Taurinense e sulla 27^ Brigata di fanteria da montagna francese, le cui componenti dell'arma Genio sono rispettivamente costituite dal 32° Reggimento di Fossano e dal 2° Régiment étranger du Génie.
È uno strumento flessibile, mobile, modulare ed espandibile, che può svolgere missioni in ambito Nazioni Unite, NATO e Unione Europea, potendo costituire anche la forza di schieramento iniziale di un contingente più ampio.
Continua a leggereRiduci