In Ex Ilva si infiamma la discussione sui fondi a rischio per la bonifica
Acciaierie d'Italia, ex Ilva, da nuovo impulso alla formazione. L'azienda siderurgica ha, infatti, aderito al Consorzio Elis per lo sviluppo del progetto Liceo Tred, che propone un percorso di formazione in quattro anni, coniugando la tradizione umanistico-scientifica con un metodo capace di dare ai giovani gli strumenti per vivere da protagonisti la transizione digitale ed ecologica in atto.
Per il direttore Risorse Umane di Acciaierie d'Italia, Arturo Ferrucci, l'azienda sta «contribuendo con un nostro esperto alla "faculty estesa" composta dai docenti delle scuole, delle Università e delle imprese con l'obiettivo di co-progettare i contenuti e le esperienze che gli studenti faranno sui temi della Transizione Ecologica. Da settembre è previsto un coinvolgimento nelle docenze di rete in modalità digitale. Ci siamo inoltre messi a disposizione delle scuole del territorio aderenti al progetto - il liceo Battaglini di Taranto, l'istituto Majorana di Brindisi, l'istituto Marconi Hack di Bari, l'istituto Mattei di Maglie e il liceo Vallone di Galatina - per condividere le nostre competenze a fini formativi».il senso dell’alleanza Tred in particolare mira a creare un'alleanza tra azienda, istituzioni e scuole per affrontare le sfide dei prossimi decenni. Il Consorzio raccoglie intorno all'ente non profit Elis oltre 100 aziende, di cui 30 quotate in Borsa, in un rapporto stabile di collaborazione che si prefigge due obiettivi: realizzare percorsi efficaci di formazione e inserimento professionale per i giovani, e impegnarsi in progetti d'innovazione e sviluppo ad alto impatto sociale.
L'APPELLO DEL VESCOVO
Intanto, le parole pronunciate dal vescovo di Taranto, monsignor Filippo Santoro, nel corso del tradizionale precetto pasquale tenutosi presso lo stabilimento siderurgico non possono rimanere inascoltate. Sua Eccellenza ha parlato di «pantomima delle risorse per le bonifiche» che qualcuno, «in più occasioni, ha cercato di destinare ad altre finalità». Sul tema, va ricordato, il Movimento 5 Stelle ha già ribadito più volte la sua contrarietà. Anche il recente decreto «taglia prezzi» prevede di spostare nuovamente risorse dalle attività di bonifica all'attività produttiva.
Il Movimento 5 stelle ha fatto sapere la sua contrarietà, tramite il senatore Mario Turco, vicepresidente del Movimento. «In Senato, dove è in discussione tale decreto, è stato presentato un emendamento soppressivo dello spostamento di 150 milioni di euro dalle bonifiche a progetti di decarbonizzazione - ha spiegato Turco -. Allo stesso tempo, è stato depositato anche un altro emendamento che definisce la possibile destinazione futura, dopo le attività di bonifica, delle aree escluse al perimetro ex Ilva, prevedendo anche interventi di riqualificazione territoriale e riconversione produttiva. In particolare, abbiamo previsto la possibilità, concessa ai commissari straordinari ex Ilva, di realizzare impianti per la produzione di energia rinnovabile da destinare al fabbisogno energetico dei cittadini e delle imprese del quartiere Tamburi».
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