2025-09-16
Le voci di aziende, finanza, agricoltura e università. «Qui l’Europa ci penalizza»
Maurizio Dallocchio (Cristian Castelnuovo)
Maurizio Dallocchio, presidente di Generalfinance, nota il paradosso: «Le regole di Bruxelles disincentivano gli investimenti verdi».In apertura dell’evento della Verità dedicato a energia e ambiente il direttore Maurizio Belpietro ha ricordato come «la guerra in Ucraina e lo stop al gas russo deciso dall’Europa abbiano reso evidenti i costi e le difficoltà per famiglie e imprese». Da qui il confronto con Nicola Cecconato, presidente di Ascopiave, che ha posto l’accento sul ruolo ancora decisivo del metano. «Il gas resta indispensabile per garantire sicurezza energetica. L’Italia ha diversificato gli approvvigionamenti guardando a Libia, Azerbaijan e trasporto via nave». Maria Rosaria Guarniere, per Terna, ha illustrato i progetti sulla rete elettrica. «Un piano di sviluppo che prevede 23 miliardi di investimenti in dieci anni per accompagnare la decarbonizzazione». Maria Cristina Papetti, di Enel, ha evidenziato: «Per la transizione un ruolo cruciale lo giocano le reti elettriche, il cui ammodernamento e la digitalizzazione sono imprescindibili per accogliere quantità crescenti di energia pulita e fronteggiare gli eventi estremi. Enel ha scelto di investire proprio sulle reti, anche puntando su sensori intelligenti e sistemi predittivi che migliorano il monitoraggio, riducono l’impatto sugli ecosistemi e garantiscono la qualità del servizio».Dal mondo agricolo è arrivata la testimonianza di Marzia Ravanelli di Bonifiche Ferraresi: «Per sfamare il pianeta servono produzioni consistenti e per questo il tema della sostenibilità è diventato cruciale». Nicola Perizzolo, project engineer di Barilla, ha spiegato come la sostenibilità sia «un percorso strutturale, con un board Esg che definisce la strategia e un piano concreto che ci porterà al 2030 con un investimento da 168 milioni di euro».Per la finanza, Leonardo Meoli di Generali ha sottolineato che il gruppo ha stanziato «12 miliardi di euro in tre anni per investimenti legati alla transizione energetica». A questo di aggiunge quanto dichiarato da Maurizio Dallocchio, presidente di Generalfinance e docente all’Università Bocconi, che ha sottolineato anche il ruolo dei regolamenti europei. «L’Europa regolamenta duramente, ma finisce per ridurre la possibilità di azione. La rigidità scoraggia le imprese dal quotarsi in Borsa, con conseguenze negative sugli investimenti green. Oggi il 70% dei cda delle banche è dedicato alla compliance». Importante anche il commento di Riccardo Toto, direttore generale di Renexia, ha presentato il progetto di eolico offshore galleggiante al largo della Sicilia, destinato a produrre 2,7 gigawatt. «Stiamo avviando una fabbrica in Abruzzo che genererebbe 3.200 posti di lavoro. Non esiste un’economia senza energia».