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«L'Europa ha fallito completamente nella lotta all'antisemitismo»

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antisemitismo europa
Funerali delle vittime dell'attentato al supermercato kosher di Parigi nel 2015 (Ansa)
  • Nel 2020 in Europa sono stati registrati 189 attacchi antisemiti. Al primo posto c'è la Germania con 59 casi seguita dal Regno Unito con 46, Ucraina 22 e Francia 12. L'Italia ha registrato 8 casi. Il rabbino Menachem Magrolin spiega: «Ci sono sempre più ebrei che credono che tra dieci anni in Europa non ci sarà più alcuna vita ebraica».
  • Il Capo della Polizia di Stato Lamberto Giannini: «Sentiamo il dovere di tutelare una comunità che in passato è stata colpita da un grave attentato come quello alla sinagoga di Roma nel 1982».
  • Stanlislaw Obirek, teologo, professore di storia del Cristianesimo all'Università di Varsavia: «La crescita dell'antisemitismo è un fenomeno globale legato alla crescita di correnti fondamentaliste all'interno di tutte le principali religioni mondiali».
  • Ben-Dror Yemini, giornalista e scrittore israeliano: «Alcuni a sinistra credono di potere dire qualsiasi cosa. Non bisogna generalizzare, c'è una grande differenza tra la sinistra antisemita e quella che lotta veramente per la giustizia sociale».

Lo speciale contiene quattro articoli.

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La cioccolata calda da bevanda sacra a elisir della felicità
iStock
La sorbivano già i Maya e gli aztechi (per i quali era un afrodisiaco). Quando arriva in Europa diventa lo sfizio dell’alta nobiltà. Oggi è un’icona pop dalle molte varianti.

Si potrebbe pensare che la cioccolata calda sia una golosa invenzione contemporanea. E invece no. I primi a preparare cioccolata calda furono i Maya. Già prima di essi a coltivare cacao erano gli Olmechi, popolo del Mesoamerica, oggi il Messico centrale, che poi colonizzarono il centro America. La bevanda dei Maya si chiamava xocoatl, da cui deriva la nostra parola cioccolata, e si preparava tostando e poi tritando le fave di cacao con chicchi di mais, poi aggiungendo acqua, pepe e peperoncino. Per i Maya il cacao era sacro e talmente prezioso che le fave di cacao si usavano per pagare, come fossero monete. Quando arrivarono in Europa per il tramite di Cristoforo Colombo, le fave di cacao non si radicarono immediatamente nelle abitudini occidentali.

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«Trump indossa le nostre cravatte»
Maurizio e Alessandro Marinella (Ansa)
Il manager della storica sartoria di Napoli Alessandro Marinella: «Donald offrì a nonno e papà di aprire un negozio nel suo grattacielo a New York, dissero di no. Ora ci ha scritto per ringraziarci dei regali. Berlusconi ordinava 6.000 pezzi alla volta».

L’anno prossimo fanno 112. Era il 1914, quando Eugenio Marinella, nel cuore di Napoli, fondava quella che sarebbe diventata una delle più famose aziende tessili italiane. Rinomata per le cravatte, ma ormai specializzata in una vasta gamma di prodotti per uomo e donna. In questo periodo, persino decorazioni natalizie in seta. Il testimone di questa tradizione, oggi, è nelle mani di Maurizio e di suo figlio Alessandro, 30 anni, general manager di E. Marinella. Reduce da una grande soddisfazione professionale.

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«Roma Sotterranea»: il viaggio tra storia e infrastrutture della Capitale
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Il documentario Roma Sotterranea, in onda su History Channel, esplora i cantieri della Linea C tra scoperte archeologiche straordinarie e sfide ingegneristiche, mostrando come la storia millenaria di Roma influenzi la crescita infrastrutturale della città.

Non in superficie, ma sotto strade che l'arte, la storia, l'abitudine ci ha insegnato a riconoscere senza l'ombra del dubbio, con la familiarità e la sicurezza che si riserva alla propria casa. Roma Sotterranea - Una metro nella storia, in onda in esclusiva su History Channel nella prima serata di lunedì 15 dicembre, non è un viaggio alla scoperta delle bellezze della Capitale.

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Elettrico al palo: Ue sotto pressione per rivedere le regole
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Secondo un’analisi della Fondazione Eni Enrico Mattei, la decarbonizzazione dell’auto europea stenta: le vendite elettriche sono ferme al 14%, le batterie e le infrastrutture sono arretrate. E mentre Germania e Italia spingono per una maggiore flessibilità, la Commissione europea valuta la revisione normativa.
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