2024-08-12
L’Europa che rischia la guerra civile
Non ci sono solo i disordini nel Regno Unito: in molte parti del Continente l’aumento dei delitti degli stranieri provoca l’esasperazione della popolazione locale, spesso sfruttata da gruppi violenti di estrema destra. A pagare il prezzo più alto sono gli Stati ultra accoglienti, come Francia, Germania e Svezia.Lo scorso 9 agosto gli agenti della brigata anticrimine Bac di Bordeaux hanno impedito un nuovo attacco con coltello in Francia. L’individuo si è scagliato verso gli agenti di polizia con il coltello ed è stato eliminato con quattro colpi al petto. Si è trattato dell’ennesimo episodio che ha visto un nordafricano irregolare protagonista di un crimine.Secondo i dati ufficiali del governo di Parigi, su una popolazione totale di 67,97 milioni di persone, l’8% è costituito da stranieri, la stragrande maggioranza di origine africana. Ma in un’altra stima ufficiale, su una popolazione di 67,7 milioni al 2022, il 10,3% (circa 7 milioni) è composto da stranieri, prevalentemente di origine africana. Per quanto riguarda gli stupefacenti, sono stranieri il 13% degli accusati di «uso» e il 19% di quelli accusati per «traffico». Dal 2016, la percentuale di stranieri coinvolti in questi due reati è aumentata, mentre per quanto riguarda gli omicidi il 18% degli autori sono stranieri e tra questi l’11% sono africani, mentre nei casi di rapine violente a mano armata il 35% degli imputati sono stranieri e il 36% minori. Dal 2016, la quota di stranieri coinvolti in questi crimini è aumentata, specialmente nei casi di traffico di droga. Complessivamente, il 30% delle persone accusate proviene da Paesi africani e per quanto riguarda le aggressioni intenzionali e percosse su persone di età pari o superiore a 15 anni, quasi l’83% degli imputati ha la cittadinanza francese, mentre il 17% è composto da stranieri, principalmente di origine africana. Nel corso dei decenni nell’Esagono, preso d’assalto dall’immigrazione incontrollata, si sono formate le Zones Urbaines Sensibles (Zus): erano aree considerate prioritarie per l’intervento pubblico a causa di difficoltà economiche, sociali e urbane. Oggi sono 751, conosciute come Quartiers Prioritaires de la Politique de la Ville (Qpv), ma la sostanza non è cambiata dato che rimangono zone off-limits per le autorità, nelle quali comandano bande di immigrati e dove il fondamentalismo islamico fa proseliti in un Paese, la Francia, da dove sono partiti per il «Siraq» e altri teatri di guerra almeno 1.600 persone che si sono unite a gruppi come lo Stato Islamico, al-Nusra e al-Qaeda.Anche la Germania rischia di esplodere a causa del malcontento della popolazione (sfruttato da gruppi violenti di estrema destra), che assiste alla trasformazione di intere aeree oggi più simili a città mediorientali che alla Germania. Con l’arrivo fra il 2015 e il 2016 di circa 1,2 milioni di rifugiati dalla Siria e aree limitrofe voluto da Angela Merkel la Germania ha visto un progressivo aumento della criminalità. L’anno scorso, il ministero federale degli Interni ha segnalato 5,94 milioni di reati, un incremento del 5,5% e il livello più alto registrato dal 2016. È stato particolarmente evidente l’aumento sia nel numero che nella percentuale di stranieri sospettati. Mentre il numero di sospettati tedeschi è cresciuto solo dell’1% rispetto all’anno precedente, raggiungendo circa 1,32 milioni, il numero di sospettati non tedeschi è aumentato del 17,8%, arrivando a circa 923.000 persone. Nel 2023, circa il 34% di tutti gli indagati non possedeva un passaporto tedesco, con 695.000 individui su un totale di circa due milioni di persone. Mentre il numero di sospettati tedeschi è rimasto quasi invariato, il numero di sospettati non tedeschi ha registrato un aumento del 13,5% rispetto all’anno precedente. Tra questi, 179.000 erano immigrati residenti in Germania. Anche l’estremismo islamico rappresenta un enorme problema: in Germania esistono centinaia di moschee fuori controllo e decine di predicatori estremisti attivi. Secondo i dati del governo e delle agenzie di sicurezza, si stima che circa 1.000-1.100 cittadini o residenti tedeschi sono partiti per Siria e Iraq dal 2013 al 2020.Un altro Paese che rischia di esplodere è la Svezia: nel settembre scorso il primo ministro Ulf Kristersson ha chiesto l’aiuto dell’esercito per far fronte all’ondata di criminalità senza precedenti. L’anno scorso in Svezia sono morte più di 60 persone in sparatorie, la cifra più alta mai registrata, e quest’anno è sulla buona strada per essere uguale o peggiore. «La Svezia non ha mai visto niente del genere e le leggi svedesi non sono pensate per le guerre tra bande e i bambini soldato», ha detto Kristersson in un discorso alla nazione. In Svezia ci sono poco più di 6.000 persone in prigione, di cui il 25% non ha la cittadinanza svedese. Altra emergenza sono gli stupri: uno studio dell’Università di Lund dice che gli immigrati di prima e seconda generazione sono la maggioranza tra gli stupratori condannati. La maggioranza degli stupratori sono immigrati di prima o seconda generazione (59,3%). Il 47,8% degli autori del reato è nato all’estero. Tra questi immigrati, il Medio Oriente/Nord Africa è stata la regione di nascita più comune (34,5%), seguita dal resto dell’Africa (19,1%) e dall’Europa orientale (15%). Il Geopolitical Intelligence Service nel febbraio 2023 ha pubblicato un articolo intitolato «La Svezia guarda nell’abisso», nel quale si legge: «La Nazione scandinava di 10,6 milioni di persone sta affrontando una crisi nazionale a causa della sua incapacità di integrare con successo un numero record di immigrati». L’Italia farebbe bene a guardare questi numeri.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.