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Tre anziani su quattro prendono medicine che non servono a nulla

Tre anziani su quattro prendono medicine che non servono a nulla
Ansa
  • La medicalizzazione di massa fa bene a Big Pharma ma non alla popolazione, soprattutto di età avanzata. In Italia il 75% degli over 65 assume 5 o più medicine senza averne alcun beneficio. E nelle fasce più giovani la mentalità dello sballo ha portato a un abuso di pillole.
  • Il vicepresidente di Federfama Alfredo Procaccini : «Cerchiamo di aiutare i malati a seguire la giusta terapia, ma molti fanno acquisti online dove aumentano le vendite dei siti illeciti».
  • Il geriatra Raffaele Antonelli: «Con l’avanzare dell’età subentra l’abitudine all’assunzione che invece va limitata e controllata. Questo potrebbe far diminuire del 20% il rischio di eventi avversi. Servirebbe un continuo monitoraggio e badanti con qualifiche professionali».

Lo speciale contiene tre articoli

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La Ue odia proprio chi difende la vita. Un’altra associazione si vede levare i soldi
iStock
Secondo caso in una settimana: prima le «spiate» della sinistra, poi la revoca dei fondi. Paolo Inselvini (Fdi): così finanziano solo Lgbt.

Più che un vizio, quello dell’Unione europea è un pregiudizio. Settimana scorsa, infatti, aveva revocato i fondi alla Fafce, la Federazione delle associazioni familiari cattoliche in Europa mentre oggi li toglie (o meglio: li chiede indietro) alla World youth alliance, un’associazione nata nel 1999 a New York con lo scopo di difendere la vita.

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(Totaleu)

Lo ha detto il ministro a margine del consiglio per gli Affari interni, riguardo ai centri di rimpatrio in Albania.

Addio bilocale: Mamdani nella reggia
Il sindaco di New York Zohran Mamdani (Ansa)
Il sindaco eletto di New York lascia la periferia: dopo l’insediamento si trasferirà nella lussuosa residenza dei primi cittadini. «Ma resto il paladino degli ultimi».

Gli americani, si sa, sono gente che va veloce. Sarà per questo che il sindaco eletto di New York City, Zohran Mamdani, sembra aver ripercorso la parabola grillina in una manciata di settimane: da Roberto Fico che si reca a Montecitorio in autobus ai weekend in barca, da Luigi Di Maio che abolisce la povertà agli agi dorati dell’alta diplomazia.

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Bruxelles accoglie le richieste italiane: arriva la lista dei Paesi sicuri verso cui espellere gli immigrati. Ci sarà la possibilità di aprire hub in Stati terzi. Però c’è pure l’accordo con Berlino sulla redistribuzione.

L’Europa sembra finalmente rendersi conto che l’immigrazione fuori controllo rischia di travolgere l’intero continente e compie un passo di fondamentale importanza nella regolamentazione del fenomeno: ieri a Bruxelles il Consiglio europeo Giustizia e Affari Interni ha messo nero su bianco la sua posizione su una legge volta ad accelerare e semplificare le procedure di rimpatrio delle persone in soggiorno irregolare negli Stati membri. Il nuovo regolamento, approvato con il voto contrario di Grecia, Spagna, Francia e Portogallo, rende più facili e veloci le procedure di rimpatrio, chiarisce una volta per tutte la lista dei «Paesi sicuri» nei quali i clandestini possono essere rimpatriati, apre alla possibilità di realizzare centri per il rimpatrio in Paesi terzi, anche in collaborazione tra diversi Stati.

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