Margini previsti in aumento del 40% e cedola a 0,46 euro. Conferme sulle rinnovabili. Società mista con Leonardo e Ansaldo per studiare reattori di terza e quarta generazione «futuro della decarbonizzazione».Enel ha presentato il Piano Strategico 2025-2027. Un progetto ambizioso che prevede un aumento significativo degli investimenti, con una spinta forte verso le infrastrutture, le energie rinnovabili e la sostenibilità. Con circa 43 miliardi da mettere sul tavolo, il gruppo intende rafforzare il suo respiro globale, migliorando i margini operativi e accelerando la transizione energetica. Il piano è stato presentato dall’amministratore delegato Flavio Cattaneo, che ha delineato una serie di sfide cui Enel dovrà rispondere nel prossimo triennio.La principale riguarda le reti di trasmissione sempre più importanti in un contesto di crescente digitalizzazione e decarbonizzazione. Enel prevede di destinare a questo settore circa 26 miliardi di cui 16 in Italia. Altri sei miliardi sono destinati all’America Latina, con particolare attenzione all’Argentina e quattro alla Spagna dove è cominciata la nuova stagione delle acquisizioni. Un paio di giorni fa, infatti, il gruppo ha annunciato l’acquisto, attraverso Endesa, di 34 impianti idroelettrici da Acciona. L’operazione verrà definita all’inizio dell’anno. Enel raggiungerà una capacità idroelettrica installata di oltre 5,3 GW nella penisola iberica, per una potenza rinnovabile complessiva di circa 10,7 GW. «I compiti a casa» sono stati fatti, ora si apre un «nuovo capitolo della crescita» commenta CattaneoL’aumento della Rab, che rappresenta il valore degli asset regolati, e il contributo delle reti porteranno il margine operativo ordinario del gruppo, previsto per il 2027 tra 24,1 e 24,5 miliardi di euro con un aumento del 40% rispetto all’ultimo piano industriale della vecchia gestione. Il programma Enel è fortemente orientato verso la transizione energetica. L’obiettivo è incrementare la capacità installata di circa 12 GW entro il 2027, con l’Italia che assorbirà circa il 34% degli investimenti. Il mix tecnologico prevede una predominanza dell’eolico terrestre e delle tecnologie programmabili, come idroelettrico e batterie. La quota green nella produzione totale dovrebbe raggiungere il 55% entro il 2027.Tuttavia, l’ambizioso piano di crescita si scontra con le difficoltà burocratiche per ottenere le autorizzazioni. Flavio Cattaneo ha insistito su ritardi e complessità delle procedure. «Abbiamo bisogno di più autorizzazioni», ha dichiarato. «Se non superiamo questa ipocrisia, non andremo da nessuna parte».Una delle questioni più controverse sollevate in conferenza stampa riguarda il nucleare tenuto fuori dal piano strategico. Cattaneo ha spiegato che l’atomo offre vantaggi significativi rispetto ad altre fonti. «Il nucleare produce circa 8.000-8.200 ore all’anno, mentre il solare ne fa circa 1.500. Per ottenere la stessa produzione di energia, dovremmo realizzare 4-5 impianti solari, con costi molto più elevati». Il nucleare, pur richiedendo un investimento iniziale maggiore, ha una vita utile più lunga e una produzione più costante, il che lo rende una fonte più economica nel lungo periodo. Inoltre Francia e Spagna, dove l’atomo è ancora una parte integrante del mix energetico, hanno prezzi dell’energia pari alla metà rispetto a Paesi come l’Italia e la Germania che hanno dismesso questa tecnologia.Tuttavia, nonostante le personali convinzioni sui vantaggi dell’atomo, il ceo ha chiarito che in Italia il contesto politico e la mancanza di un quadro normativo adeguato non permettono di avviare progetti nel breve termine. Gli Smr (Small modular reactor), per il cui studio Enel è in procinto di costituire «a giorni» una società con Ansaldo e Leonardo, sono sicuramente interessanti, ha assicurato, ma i tempi per qualsiasi soluzione sono di almeno 10-15 anni, Per questo nel piano non se ne fa menzione e probabilmente nemmeno nel prossimo.Un aspetto importante del piano riguarda la politica dei dividendi. Enel ha annunciato un aumento da 0,43 a 0,46 euro, con un payout che potrà arrivare fino al 70% dell’utile. Questo aumento riflette una solida performance finanziaria e l’impegno dell’azienda nel premiare gli azionisti. Flavio Cattaneo ha sottolineato che, se non ci fossero opportunità di investimento, i fondi potrebbero essere utilizzati per premiare gli azionisti con buyback o ulteriori dividendi.Tra le novità c’è una newco per consolidare gli asset di connessione sia di proprietà che di terzi. La nuova società gestirà attività di Operation and Maintenance (O&M) e si concentrerà anche sulla gestione dei data center, un mercato in forte crescita. Il valore della newco è stato stimato in circa 1 miliardo e l’obiettivo è attrarre investimenti da fondi e aziende interessati a entrare in questo settore. Enel potrebbe anche esplorare partnership con realtà come A2A, già coinvolta nella gestione di reti elettriche, per consolidare ulteriormente il portafoglio.
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