2023-03-24
Silurato Emiliano: un commissario per i ritardi dei Giochi Mediterranei
Michele Emiliano (Imagoeconomica)
Emendamento di Fdi al dl sul Pnrr in esame al Senato: troppe le lacune in vista del 2026.I ministri Fitto e Abodi lo scorso 12 marzo avevano inviato una lettera al comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo 2026, segnalando l’assenza del cronoprogramma per realizzare, in tre anni, tutte le opere previste.«I Giochi del Mediterraneo se li è inventati la Regione Puglia», aveva risposto il governatore Michele Emiliano, «sarebbe il colmo se fossero considerati troppo costosi: stiamo spendendo miliardi per le Olimpiadi del lombardo-veneto, qualche centinaio di milioni per i Giochi del Mediterraneo di Taranto li meritiamo o non li meritiamo?». Quando fu decisa l’assegnazione dell’edizione del 2026, Taranto fu l’unica città a candidarsi. Con l’idea, di Emiliano e dell’allora ministro Barbara Lezzi, di affidare ai Giochi il «riscatto» di questa città. Ma, nonostante il miliardo arrivato dal Governo tramite il Cis e l’altro miliardo del Just Transition Fund, Taranto non riesce ancora a trovare questo riscatto.Finché al governo c’erano Conte, Boccia, Carfagna e gli amici del Pd, Emiliano ha sempre avuto grande copertura politica, dall’ospedale Covid alle foresterie per migranti (scelte che ieri, in rito abbreviato hanno portato alla condanna di 5 anni e 4 mesi per corruzione a Mario Lerario, il dirigente che il governatore aveva nominato capo ella protezione civile senza accorgersi di nulla).Ma con il governo Meloni, le cose sono cambiate e non è bastato, a Emiliano, tenere i toni bassi con il ministro Urso sul decreto Ilva per ingraziarsi tutto il governo. Ovviamente il suo cruccio è il nemico di sempre: Raffaele Fitto. Al quale Emiliano ha continuato a scaricare le situazioni che non vanno in Puglia, anche dopo venti anni di amministrazione della sinistra.E così, quando ha letto la lettera dei due ministri sui Giochi, Emiliano ha sbottato: «Queste tecniche di Fitto le conosco. Speriamo che gli passi questa sindrome provinciale che non fa bene a lui, alla Puglia e all’Italia». E ancora: «Mi auguro che la prudenza con la quale, purtroppo, il governo sta affrontando la vicenda dei Giochi del Mediterraneo di Taranto non ci impedisca di portarli a termine. Perché i Giochi diventeranno la vetrina della decarbonizzazione del Mediterraneo e perché sono un evento politico importante». Cosa c’entrino i Giochi con la decarbonizzazazione non è chiaro. Il giorno dopo queste frasi, però, incontrandolo di fronte al presidente di Confindustria Carlo Bonomi, Emiliano ha cambiato idea: «Fitto è la persona più indicata per ricoprire quel ruolo», ovvero quello di ministro per il Sud. Ma il ministro non si è fatto incantare. Ieri, da Fratelli d’Italia è arrivata ufficialmente la proposta di nominare un commissario per i Giochi. Attraverso un emendamento dei senatori Liris, Ambrogio, Nocco, e Mennuni al dl sul Pnrr. «Purtroppo, le gravi inadempienze e incongruenze negli atti presentati dal comitato organizzativo dei Giochi del Mediterraneo, che sono state messe nero su bianco da una nota del ministro Fitto, rendono necessario percorrere questa strada» ci ha detto la senatrice Nocco. Nel dossier di candidatura, il comitato organizzatore, di cui il sindaco di Taranto è presidente, era previsto che Regione Puglia e Comuni avrebbero dovuto mettere 142 milioni di euro a fronte dei 120 garantiti dallo Stato e dei 28 da privati. Ma ora la Regione ne chiede 150 al governo e per quelli di sua competenza, Emiliano ha detto: «La Puglia è pronta a collaborare nel momento in cui il governo metterà a disposizione i fondi Fsc: almeno 50 milioni di euro saranno messi a disposizione da noi». Ma anche questi sono «fondi che il governo deve solo girare alla Puglia e noi li metteremo a disposizione dei Giochi per gli impianti sportivi».
«The Iris Affair» (Sky Atlantic)
La nuova serie The Iris Affair, in onda su Sky Atlantic, intreccia azione e riflessione sul potere dell’Intelligenza Artificiale. Niamh Algar interpreta Iris Nixon, una programmatrice in fuga dopo aver scoperto i pericoli nascosti del suo stesso lavoro.