2022-02-11
Emendamenti leghisti: il governo va sotto. «Archiviare pass e stato d’emergenza»
Massimiliano Romeo (Ansa)
Massimiliano Romeo, capogruppo del Carroccio: «Cambiare strategia». Si va verso l’addio al Cts. Bisogna trovare un posto a Francesco Paolo Figliuolo.Al Senato è iniziata ieri la discussione generale del decreto Covid varato dal governo lo scorso 24 dicembre. Il provvedimento, tra le varie norme, contiene anche la proroga dello stato di emergenza fino al prossimo 31 marzo, proroga che, a quanto riferiscono diverse fonti governative, dovrebbe anche essere l’ultima. Il governo ha subito ben due battute di arresto: sono stati infatti approvati due emendamenti della Lega che avevano il parere contrario dell’esecutivo. I due emendamenti sono stati entrambi presentati dalla Lega, a firma Luca Briziarelli e Luigi Augussori. Il primo prevede che in zona bianca siano «consentite le feste popolari e le manifestazioni culturali all’aperto, anche con modalità itinerante e in forma dinamica, riconosciute di notevole interesse culturale»; il secondo permette «l’accesso e l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico per gli spostamenti da e per le isole italiane per il rientro al proprio domicilio o per giustificati motivi di salute» anche con il green pass base. La Lega guarda già oltre, ai provvedimenti da attuare nelle prossime settimane. Non a caso l’intervento del capogruppo del Carroccio a Palazzo Madama, Massimiliano Romeo, è praticamente tutto dedicato al futuro: «Quando il 24 dicembre 2021 il governo ha varato il decreto», dice Romeo, «la situazione epidemiologica, dei decessi, dei contagi e delle ospedalizzazioni era ben diversa da ora. Io auspico che il governo cominci a cambiare strategia. Il super green pass e il green pass, in una certa fase, quella più acuta della pandemia, sono serviti per obbligare i cittadini a vaccinarsi, diciamolo una volta per tutte. Si tratta di un obbligo surrettizio. Se i dati continuano a migliorare, il virus diventa endemico e si va verso la fine dello stato di emergenza», aggiunge Romeo, «bisogna pensare alla fine delle restrizioni, cominciare a pensare di archiviare il green pass, cominciando dal super green pass». Lo stesso Romeo sottolinea che, per quel che riguarda invece l’ultimo decreto Covid, quello del 2 febbraio, «in commissione sono state approvate diverse proposte della Lega, iniziative di buonsenso che sono frutto di trattative con la maggioranza di governo, sulla quale certamente non avremmo potuto incidere stando all’opposizione».«Siamo a un livello di vaccinazione superiore al 90%», argomenta Matteo Salvini a Porta a Porta, su Rai 1, «ora riapriamo dando fiducia e speranza alla popolazione. La mia posizione è che non si debba rinnovare lo stato di emergenza, e che lo strumento del green pass e del super green pass debba essere superato». «Osservando i numeri odierni e il trend delle ultime settimane non vi è ragione», dice il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri a Sky Tg24, «per mantenere lo stato di emergenza oltre il 31 marzo. Ogni pandemia arriva a una fine e anche questa sta arrivando a una fine che è una transizione tra pandemia ed endemia. Progressivamente come fanno in altri Paesi e come si sta facendo in Italia si tornerà alla normalità. Se servirà una quarta dose a breve? Penso proprio di no e lo escludo categoricamente», aggiunge Sileri, che ipotizza, in base alla circolazione del virus e alla immunizzazione della popolazione italiana, «vaccinazioni similari a quelle del vaccino anti influenzale. Si tratterà di richiami che verranno fatti se il virus circolerà. Io credo che anche noi, come il Regno Unito, arriveremo alla revoca dell’obbligo di isolamento dei positivi, ma inizialmente solo di quelli asintomatici. Si farà per gradi, prima rendi liberi gli asintomatici, poi i paucisintomatici e così via. Sicuramente, tolto lo stato di emergenza, andrà fatta una revisione del green pass che sarà discussa a marzo. È prematuro parlare oggi di rimuovere completamente il green pass prima della fine dello stato di emergenza. Altro esempio è rendere il green pass illimitato anche a coloro che hanno un’infezione e poi hanno avuto due dosi di vaccino, quando oggi ha un green pass illimitato chi ha fatto due dosi e poi si è fatto la malattia. Vogliamo rendere i tre eventi simili», conclude Sileri, «in qualunque ordine nella sequenza. È prematuro parlare della revoca del green pass base per i negozi dopo la fine dello stato emergenza». Si va dunque verso l’addio allo stato di emergenza, e al conseguente scioglimento del Cts. «Il Cts può essere sciolto dopo la fine dello stato di emergenza», argomenta Sileri, «ma nulla toglie che un organo, una struttura e un collegio di scienziati possano continuare a gestire anche l’ordinario e quello che succederà dopo». L’Italia, a questo punto, è in preda a un dilemma: che farà, una volta terminato lo stato di emergenza, il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza stessa? Tranquilli, voi che già ne sentite la mancanza: a quanto apprende la Verità, il generale continuerà a dare il suo contributo alla causa della lotta alla pandemia. In quale ruolo non si sa ancora, ma potete starne certi: Figliuolo non ci abbandonerà.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)