2019-07-18
Garavaglia: «E pensare che qualcuno voleva la mia testa già al rinvio a giudizio»
Il viceministro leghista assolto dall'accusa di turbativa d'asta: «Sempre stato sereno, ma in Italia è troppo facile passare per corrotti quando ti sbattono in tv. Ecco perché non si trovano più candidati nei Comuni».Assolto per non aver commesso il fatto. Dopo settimane di graticola mediatica, il viceministro all'Economia Massimo Garavaglia (Lega) esce a testa altissima da un processo milanese su una presunta turbativa d'asta. I fatti si riferiscono al 2014, quando Garavaglia era assessore all'Economia in Lombardia: era in gioco una gara per il trasporto di persone dializzate. Viceministro, come sta? Un mese fa, intervistato da questo giornale, ci aveva detto: «Sono tranquillo con la mia coscienza. Ho agito per il bene e sono fiducioso che la magistratura ristabilisca, in tempi brevi, la verità». È andata così.«Esatto. Per dirla in termini evangelici, la verità rende liberi. Se uno è sereno con la sua coscienza, prima o poi la verità arriva. Certo, sarebbe meglio “prima" che “poi"…».È venuto fuori che lei non si è mai occupato in concreto di quella gara, ma aveva solo segnalato un problema all'assessore alla Sanità. I volontari della Croce azzurra erano venuti da lei a informarla di un problema, e lei l'aveva materialmente riferito…«Proprio così. Tutto lì. Né più né meno».Ma se un assessore, quando viene informato di una questione, non può nemmeno segnalarla telefonicamente al collega competente per materia, che può fare un amministratore? «Infatti: se la mettiamo in questi termini, diventa complicato capire che cosa uno possa fare. Tra l'altro, quando sei sotto indagine e ti sbattono in tv e sui giornali, mica precisano che l'accusa è solo concorso in turbativa d'asta… La gente può essere indotta a pensare che sia un fatto di tangenti o di corruzione. E invece per me - nella peggiore delle ipotesi - ci sarebbe stato solo un ipotetico (lo sottolineo: ipotetico) vantaggio elettorale. Ma ora è stato tutto smontato». Vuole incoraggiare i molti amministratori onesti e perbene che vivono terrorizzati tra abuso d'ufficio e traffico di influenze? «Mi sento assolutamente di incoraggiarli. Aggiungo che in decine di Comuni è stato difficile trovare candidati sindaci proprio per questa ragione. E me lo faccia dire: per una volta, la colpa non è della magistratura, ma proprio delle leggi che vanno riviste e ritarate».Inutile girarci intorno: in caso di sentenza diversa, qualcuno nel governo aveva già pronta la pira per il rogo… Dovranno rimetterla in qualche armadio.«Eh, ma erano già pronte anche le mie dimissioni. Non sarei certo stato lì a farmi friggere. Pensi che, secondo alcuni, uno si dovrebbe dimettere già al momento di un rinvio a giudizio… Riavvolgiamo il nastro: si immagina se, nel mio caso, fossero scattate le dimissioni in quel momento?».Ma - detto con franchezza - le sembra un metodo ragionevole? Lei è innocente. Ma se la sua innocenza, anziché essere riaffermata in primo grado, fosse stata chiarita in secondo o terzo grado, nel frattempo l'avrebbero fatta politicamente a pezzi…«Io sono garantista non da ora. Credo da sempre che si debba attendere il terzo grado di giudizio. Su questa cosa, è in gioco la vita delle persone, non solo la loro carriera politica. C'è chi si è giocato gli affetti. Io ho la grande fortuna di avere una splendida famiglia, con una moglie fantastica e delle figlie fantastiche».Non sarebbe il caso di tornare all'articolo 27 della Costituzione, cioè alla presunzione di innocenza che vale fino a sentenza definitiva di condanna? Quella norma è in vigore, nessuno l'ha mai abolita, eppure sembra dimenticata…«Ormai sembra tutto capovolto e anticipato. L'avviso di garanzia è diventato un rinvio a giudizio. Il rinvio a giudizio, una condanna. Una condanna in primo grado, un plotone di esecuzione».Quindi torna al lavoro. Come finisce con la flat tax?«Voglio dare un segnale positivo. Siamo al lavoro vagliando tutte le ipotesi».Tra la flat tax già approvata (quella per Pmi, partite Iva e professionisti, che quest'anno aveva il tetto dei 65.000 euro, e l'anno prossimo arriverà a 100.000) e l'ipotesi di nuova flat tax a 55.000 per gli altri redditi, potrebbero essere coperti dal nuovo regime tre contribuenti su quattro. Una cosa enorme…«La interrompo. Io vorrei che fosse per quattro contribuenti su quattro, e con maggior vantaggio per quelli meno abbienti».A maggior ragione, un risultato pazzesco, se doveste centrarlo. Non dovrebbe essere compatta la maggioranza su un obiettivo così storico?«Eh, a volte c'è chi pensa più a piantare bandierine che alle cose concrete. Ma noi siamo pazienti, come con le sentenze… Portiamo i numeri, e i numeri alla fine si impongono».Rassicuri Di Maio. Conferma che gli 80 euro non si toccano e che cambierà solo il loro computo contabile, da maggiore spesa e minori tasse? «Ma l'abbiamo detto otto milioni di volte… Non solo resteranno, e ci limiteremo a considerarli minori tasse, e in più elimineremo anche qualche stortura».Tax expenditures. Giustamente, per trovare una copertura, farete un taglio. Ma vi siete dati un obiettivo affinché non sia un'operazione «zero a zero»? Cioè che la somma positiva per il contribuente ci sia? «È evidente. Matteo Salvini non ci farebbe mai fare una partita di giro. Il vantaggio deve essere effettivo e visibile. Stiamo lavorando su “quanto" sarà, al mese, per ogni contribuente o per ogni famiglia».Dopo il surreale voto grillino in Ue per Ursula von der Leyen, in uno strano quadrilatero Macron-Giarrusso-Kaczynski-Sassoli, cambia qualcosa nel governo? «Faccio due considerazioni. La prima riguarda la debolezza dell'attuale sistema europeo: se si elegge il vertice della Commissione con appena 9 voti, più divisi di così non si può… Non solo: era peraltro una mera ratifica di ciò che le cancellerie avevano deciso».La seconda considerazione? «In effetti bisogna capire a che gioco stiamo giocando. Noi della Lega vogliamo fare le cose, come dice sempre Salvini. E poi abbiamo anche il “difetto" di essere leali».Temete un pasticcio Pd-M5s, magari a rate? Un giorno al Parlamento europeo, e qualche tempo dopo anche qui? «Guardi, se davvero i grillini si mettessero con il Pd e con Renzi, saremmo oltre l'impossibile…».Quando sarà designato il commissario italiano? «I tempi saranno più lunghi del previsto».Vi sentite tranquilli sia sulla designazione sia sulla convalida parlamentare? Oppure temete agguati?«Non sto seguendo personalmente il dossier. Ma se abbiamo detto che il Parlamento ratifica, dovrebbe ratificare…».