2023-12-12
E mezza America ora dice: basta aiuti a Kiev
Volodymyr Zelensky e Joe Biden (Ansa)
Per il «Financial Times» il 48% degli statunitensi ritiene che i soldi spesi per gli ucraini siano troppi. Volodymyr Zelensky vola a Washington per chiederne ancora: «Il ritardo aiuta Putin». La replica: «Nuovo pacchetto a fine mese». Josep Borrell sprona l’Europa: «Diamo di più».Ieri, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è volato a Washington per l’ultimo appello a nuovi aiuti americani. Oggi incontrerà alla Casa Bianca il presidente, Joe Biden, che lo ha fortemente voluto negli Stati Uniti come ha precisato il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, annunciando che gli Usa presenteranno un nuovo pacchetto di aiuti a Kiev entro la fine del mese. Vedrà anche i leader del Congresso, nel contesto del dibattito sulla fornitura di miliardi di dollari in ulteriori aiuti militari all’Ucraina. Ieri sera ha tenuto un discorso agli ufficiali militari statunitensi della National defense university. Dopo l’introduzione del segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin, ha detto che «Putin deve perdere», che «l’Ucraina non crollerà, nemmeno l’Europa, siamo l’ultima frontiera a Est». Lo zar deve essere fermato «perché vuole dividere l’Europa per la prima volta dalla caduta del muro di Berlino», e «i ritardi a Capitol Hill», nel concedere ulteriori fondi, «sono quello che vuole Vladimir Putin. Quei ritardi gli fanno credere che la libertà e la democrazia siano al collasso».Non è quello che pensano gli americani, quasi la metà è contraria a nuove spese sul fronte ucraino. Il 48% ritiene che gli Usa stiano spendendo «troppo» in aiuti per sostenere lo sforzo bellico di Kiev contro la Russia. Lo rivela l’ultimo sondaggio realizzato dal Financial Times. Un appuntamento mensile, per monitorare come gli elettori percepiscono le questioni economiche in vista delle elezioni presidenziali del 2024. Ebbene, solo il 27% dei cittadini statunitensi ritiene che Washington stia spendendo la «giusta quantità» di denaro per sostenere l’operato di Zelensky, mentre l’11% è convinto che gli aiuti non siano «abbastanza». Il no a ulteriori finanziamenti è stato particolarmente netto tra i repubblicani, con il 65% che ritiene che gli Stati Uniti stiano spendendo troppo in Ucraina, rispetto a circa la metà (52%) degli indipendenti e un terzo (32%) dei democratici. Lo stratega repubblicano Doug Heye ha affermato che i futuri aiuti statunitensi all’Ucraina sono «in dubbio», aggiungendo che «i repubblicani al Congresso sono dove sono i loro elettori». I risultati del sondaggio arrivano mentre il presidente Biden fatica a convincere un Congresso, fortemente diviso, ad approvare un vasto pacchetto di spese per la sicurezza da 111 miliardi di dollari, che includerebbe circa 60 miliardi di dollari per Kiev, oltre a finanziamenti per Israele e Taiwan. Oggi Zelensky incontrerà anche Mike Johnson, il nuovo Speaker repubblicano della Camera dei rappresentanti, il cui partito sta di fatto bloccando gli aiuti all’Ucraina vincolandoli a concessioni significative sulla politica migratoria degli Stati Uniti. Sono previsti colloqui anche con il leader della maggioranza democratica al Senato, Chuck Schumer, e con quello della minoranza repubblicana al Senato, Mitch McConnell. La posta in gioco è particolarmente alta, ha detto domenica il segretario di Stato, Antony Blinken, dato che «stiamo esaurendo i fondi» per gli ucraini. A giudizio degli americani, lo stop agli aiuti va fatto perché, come riferisce il quotidiano finanziario, c’è grande incertezza tra gli elettori «per lo stato dell’economia americana, con solo il 25% degli intervistati che ritiene che sia “buono” o “eccellente”». Di certo, gli aiuti militari per Kiev e ora anche per Israele «si inseriscono in un contesto di continuo disagio».L’alto rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell, invece insiste su una continuità degli aiuti. «La Russia continua ad attaccare l’Ucraina, ma le perdite della Russia aumentano: questo è il momento di sostenere di più Kiev, non di meno», ha dichiarato prima di presiedere il Consiglio Affari esteri che si è tenuto lunedì. «Oggi discuteremo le garanzie di sicurezza per l’Ucraina e i ministri mi devono dare delle linee guida per portare opzioni al vertice dei leader, è importante che il sostegno militare all’Ucraina continui a livello europeo e non solo bilateralmente», ha aggiunto.Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, si è lamentato perché il suo governo ha già approvato «tre delle quattro leggi» chieste dalla Commissione europea per veder completate le richieste nel suo rapporto sull’apertura dei negoziati di adesione. Sostiene che sarebbe «la dimostrazione del nostro impegno, abbiamo fatto i compiti a casa e ora ci aspettiamo che sia l’Ue a rispettare gli impegni: in caso contrario sarebbe devastante, perché lancerebbe il messaggio che l’Ue non è in grado di prendere decisioni storiche». Invece il suo omologo ungherese, Péter Szijjártó, ha detto che l’Unione europea non è preparata all’ingresso di Kiev.Intanto, la Svezia ha promesso 1,4 miliardi di corone svedesi (circa 124 milioni di euro) per aiutare la popolazione ucraina in riscaldamento, elettricità, sanità ed edilizia abitativa. «Si tratta del più grande sostegno finora erogato nell’ambito degli aiuti della Svezia a Kiev», ha sottolineato il premier Ulf Kristersson.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.