2025-05-23
Due ebrei Usa uccisi da un pro Pal
Una coppia di fidanzati, funzionari dell’ambasciata di Israele a Washington, è stata ammazzata a colpi di pistola. L’attentatore ha urlato: «L’ho fatto per Gaza».La macchina globale dell’odio contro Israele – alimentata da attivisti, media, personaggi pubblici e politici – comincia a produrre conseguenze tangibili. In Italia, oltre al clima irrespirabile in quasi tutte le università, si registrano episodi di boicottaggio con cartelli affissi su vetrine di hotel, ristoranti e negozi a Milano che recitano: «I sionisti qui non sono graditi». Intanto, negli Stati Uniti l’odio antisemita ha assunto contorni letali perché si spara. Mercoledì sera, Yaron Lischinsky, funzionario dell’ufficio politico dell’ambasciata israeliana a Washington, e la sua compagna Sarah Milgrim, ebrea americana e anch’essa impiegata dell’ambasciata, sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco davanti al Capital Jewish Museum. Le due vittime erano una coppia e lui aveva appena comprato un anello per chiederla in sposa. Il loro assassino si chiama Elias Rodriguez, 30 anni, è originario di Chicago e non aveva precedenti penali. Era affiliato al Partito per il Socialismo e la Liberazione e in passato pare che abbia condotto campagne contro colossi come Amazon, oltre a prendere parte a manifestazioni contro Israele come tutti gli estremisti di sinistra pro Pal. Secondo diversi testimoni prima di aprire il fuoco Rodriguez ha urlato: «Liberate la Palestina». La testimone oculare Sara Marinuzzi ha dichiarato alla Cnn che l’attentatore «si è finto un testimone», ha chiesto alla sicurezza di chiamare la polizia e ha atteso per oltre 10 minuti l’arrivo delle forze dell'ordine. Al loro arrivo, Rodriguez ha ammesso il crimine, dicendo alla polizia: «L’ho fatto, l’ho fatto per Gaza. Liberate la Palestina!».Donald Trump ha scritto su Truth Social: «Questi orribili omicidi a Washington, basati ovviamente sull’antisemitismo, devono finire, ORA! L’odio e il radicalismo non hanno posto negli Stati Uniti. Condoglianze alle famiglie delle vittime. È così triste che cose del genere possano accadere! Dio vi benedica TUTTI!». Il segretario di Stato Marco Rubio ha commentato: «Condanniamo con la massima fermezza l’uccisione di due membri dell’ambasciata israeliana a Washington. Le nostre preghiere sono rivolte ai loro cari». Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha parlato con i genitori della coppia assassinata a Washington, esprimendo il suo profondo cordoglio e le sue condoglianze. In precedenza, aveva parlato con il procuratore generale degli Usa Pam Bondi, che ha promesso che l’assassino e i suoi complici saranno assicurati alla giustizia e ha ribadito il fermo impegno del governo statunitense nella lotta all’antisemitismo.Anche dall’Italia è arrivata una condanna ferma. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha scritto su X: «Sono vicino allo Stato d’Israele per il tragico assassinio di due giovani dipendenti dell’ambasciata israeliana a Washington. Scene di terrore e violenza da condannare con forza. L’antisemitismo figlio dell’odio contro gli ebrei va fermato, gli orrori del passato non possono più tornare». Anche il presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei) Noemi Di Segni ha espresso il suo dolore e la sua condanna: «Rivolgiamo l’abbraccio di condoglianze di tutte le Comunità ebraiche italiane alle famiglie dei due fidanzati Yaron e Sarah vittime dell’attentato terroristico perpetrato a Washington al grido di “free Palestine”. La nostra solidarietà e vicinanza agli amici dell’American Jewish Committee le cui preoccupazioni per eventi di terrorismo in aumento sono condivise da anni passo per passo e purtroppo il peggio temuto è avvenuto. Ancora una volta un luogo di cultura, in un contesto conviviale, si è trasformato in un’occasione per esplicitare il massimo livello di odio». Ora il rischio è che, spinti dalla campagna d’odio alimentata contro Israele, potenziali emulatori si attivino compiendo crimini o stragi contro cittadini israeliani in tutto il mondo. Italia compresa.
Chiara Appendino (Imagoeconomica)