Dialoghi Testardi | La Costituzione: viva o morta?

Il vicepresidente della Corte costituzionale commenta con Dialoghi testardi due brani di Antonin Scalia, storico giudice della Corte suprema americana e uno tra i massimi giuristi del Ventesimo secolo. Grande esponente del pensiero giuridico testualista, e pugnace avversario del giudice-legislatore, Scalia contesta l’idea secondo cui le Costituzioni debbano essere testi “vivi”, ovvero strumenti politici di assorbimento e indirizzo progressivo dei mutamenti sociali. Viceversa, considera la Carta come custode di regole che devono essere conservate nel tempo, preoccupandosi della loro corretta applicazione. Profondo conoscitore della traccia giuridica impressa da Scalia nell’ordinamento e nel pensiero non solo americano, Zanon tratteggia i cardini dell’originalismo, e – forte di nove anni di lavoro alla Consulta – affronta anche l’applicazione pratica e i rischi della via italiana al «living constitutionalism», a cominciare dal cosiddetto «caso Cappato».

Le toghe provano a smorzare i toni
Giuseppe Santalucia, presidente Anm (Imagoeconomica)
Santalucia, numero uno dell’Anm, attacca Nordio («Anche noi sappiamo il francese») e Delmastro («Toni sbagliati»). Poi però critica Paternello: «Meloni non è un pericolo».
L’Ue vive su Marte o ci prende in giro: «Sui migranti si cambia... nel 2026»
Helena Dalli (Getty Images)
Mentre gli Stati membri vanno in ordine sparso davanti all’emergenza, il commissario per l’Uguaglianza, Helena Dalli, annuncia che il Patto verrà rivisto tra due anni. E assicura: «Siamo in contatto con i singoli Paesi».
Edicola Verità | la rassegna stampa del 24 ottobre

Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa podcast del 24 ottobre con Camilla Conti

«Non ho mai sentito la magistratura lontana dalla polizia così come oggi»
Domenico Pianese (Imagoeconomica)
  • Il capo del sindacato Coisp Domenico Pianese: «Inaccettabile il racconto di certi media che parlano di “persona inerme uccisa a sangue freddo”».
  • Il capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeo: «Con l’emendamento la cifra salirà a 10.000 euro».

Lo speciale contiene due articoli.

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