Dialoghi Testardi | La Costituzione: viva o morta?

Il vicepresidente della Corte costituzionale commenta con Dialoghi testardi due brani di Antonin Scalia, storico giudice della Corte suprema americana e uno tra i massimi giuristi del Ventesimo secolo. Grande esponente del pensiero giuridico testualista, e pugnace avversario del giudice-legislatore, Scalia contesta l’idea secondo cui le Costituzioni debbano essere testi “vivi”, ovvero strumenti politici di assorbimento e indirizzo progressivo dei mutamenti sociali. Viceversa, considera la Carta come custode di regole che devono essere conservate nel tempo, preoccupandosi della loro corretta applicazione. Profondo conoscitore della traccia giuridica impressa da Scalia nell’ordinamento e nel pensiero non solo americano, Zanon tratteggia i cardini dell’originalismo, e – forte di nove anni di lavoro alla Consulta – affronta anche l’applicazione pratica e i rischi della via italiana al «living constitutionalism», a cominciare dal cosiddetto «caso Cappato».

Riccardo Muti: «Credo nell’Europa culturale, più importante di euro e Ue. Sul riarmo si ascolti il Papa»
Riccardo Muti (Ravenna Festival)
Il leggendario direttore d’orchestra: «Fede, pace e musica. Vedrete, sarà il tempo di Leone XIV. Negli anni Settanta parlavo di patria e bandiera e mi davano del reazionario».
Vomita pur di non stare col papà violento ma i giudici vogliono toglierla alla madre
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La piccola di 5 anni finirà in comunità. Marina Terragni: «Le toghe devono parlare coi bambini».
Sberla a Macron: Btp meglio dei titoli di Parigi
Emmanuel Macron (Ansa)
Per la prima volta dal 2005 i quinquennali francesi rendono più (sono meno sicuri) delle obbligazioni italiane.
Berlino sovranista solo con le sue banche. «Unicredit venda la quota in Commerz»
Andrea Orcel (Imagoeconomica)
L’ad Andrea Orcel ha inviato più lettere al cancelliere per evidenziare i vantaggi dell’unione del credito. La risposta: cedete le azioni.
Le Firme

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