2019-09-09
Tutti vogliono il detox ma pochi se lo possono permettere: un trattamento costa fino a 250 euro
True
Eric Helms, pioniere del «clean juicing» spiega come i social network siano il motore dietro al successo di un mercato che oggi vale 5 miliardi di dollari. In inglese lo chiamano shot, ma in italiano è semplicemente un cicchetto. Tre mix da bere rigorosamente alla goccia. 24 ore e 6 succhi. La ricetta di Babasucco per una giornata depurativa. L'hotel Adria di Merano, offre il pacchetto «Cura dell'uva di Merano», che sfrutta le proprietà curative dell'uva per restituire energia al corpo e combattere disturbi come l'anemia e l'artrite. Stecchi a base di frutta e verdura, acque e tisane. Le ultime novità del mondo detox. Lo speciale comprende cinque articoli. «Il nostro obiettivo non è cambiare le vostre abitudini alimentari, ma cambiare le vostre vite». Non ci si aspetta che a pronunciare una frase del genere possa essere il fondatore di un juice bar, invece a fare questa dichiarazione è stato proprio Eric Helms di Juice Generator. È a lui e al suo piccolo locale che si deve l'avvio di quella che oggi è una vera e propria mania chiamata «detox». Se nel 1999, anno di apertura del suo bar a New York, un'alimentazione sana ed equilibrata non era certo una priorità, oggi il «clean food movement» vale circa 5 miliardi di dollari a livello globale. Cifra che entro il 2024 dovrebbe addirittura duplicare. Quello del detox è un trend che non sembra assolutamente arrestarsi. Secondo Helms, il motivo dietro questo continuo successo sono le persone, «orgogliose di fare qualcosa di buono per la loro salute», e di condividerlo con migliaia di followers. Sono proprio i social ad aver dato un «boost» al settore. Basta fare una piccola ricerca su Instagram per vedere che oltre 15.6 milioni di post utilizzano l'hashtag #detox, mentre #cleaneating arriva a 45.3 milioni. Un vero e proprio movimento. Ma cosa si intende davvero con una dieta detox? Parliamo di un percorso di durata variabile - solitamente 3, 5 o 7 giorni - che mira alla depurazione e all'eliminazione delle tossine dall'organismo. Questa attività naturale del corpo viene per lo più svolta da fegato, capace di individuare tra le sostanze chimiche che ingeriamo quali sono pericolose per il nostro organismo per poi avviare una serie di operazioni volte a neutralizzarle ed eliminarle. Una dieta quindi che si pone come obiettivo di ripulire il nostro corpo, ridarci energia e vitalità, ma non solo. Il detox aiuta anche a dimagrire, migliora la digestione ed elimina mal di testa, ritenzione idrica e gonfiori vari. «I succhi a freddo permettono di assumere molti nutrienti in maniera concentrata» ha spiegato Helms alla rivista Forbes. «Il nostro stile di vita si abbina perfettamente a questo mercato. Le persone vogliono che tutto sia migliore, più veloce e più comodo». Nonostante la sua popolarità, il mercato del detox resta però a stretto appannaggio di una determinata classe sociale. Chi desidera provare una dieta detox per tre giorni da Juice Generation si trova a sborsare 174 dollari. E anche le soluzioni made in Italy non sono certo più economiche. Il kit da tre giorni offerto da Dietox costa 130 euro, mentre il programma proposto da Vitaminchic va dai 60 ai 250 euro. E ancora, Depuravita costa 169 euro, mentre Babasucco offre un trattamento dimagrante di due giorni per 60 euro. Helms però difende il prezzo sostenendo che «le persone stanno iniziando a capire che è meglio spendere un po' di più e vivere una vita più sana. Ci sono così tante malattie che dipendono da infiammazioni del nostro organismo e questi succhi possono aiutarci a liberarcene». In un mondo che va sempre più veloce, siamo sempre più stressati, e ci troviamo ad assumere - involontariamente - sempre più tossine. Il segreto del successo del detox in fondo è tutto qui.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)
Ecco #DimmiLaVerità del 17 settembre 2025. Il nostro Giorgio Gandola commenta le trattative nel centrodestra per la candidatura a presidente in Veneto, Campania e Puglia.