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Manifestazione Ddl Zan, Pro Vita e Famiglia: «Camion vela a Milano in nome della libertà»

Manifestazione Ddl Zan, Pro Vita e Famiglia: «Camion vela a Milano in nome della libertà»

«L'8 maggio in piazza Scala a Milano è prevista una manifestazione per chiedere l'approvazione del DDL Zan, il testo di legge su l'omotransfobia. Alla manifestazione parteciperà anche il sindaco Beppe Sala.E noi siamo presenti con una decina di camion vela per dire basta a queste bugie, ad una legge liberticida e a tutti i paladini LGBTQIA+ con tanto di Fedez come punto di riferimento. 'Ci mandate in prigione per un'opinione!' è scritto su una vela. E su un'altra: 'Il figlio è mio e lo educo io!». A tutte le donne poi scriviamo questo messaggio: «L'identità di genere vi cancella'. Basta storytelling, noi raccontiamo come stanno le cose» ha dichiarato Toni Brandi, presidente Pro Vita e Famiglia onlus.

«Dopo aver subito una vera e propria censura dai mass media, dopo l'attacco personale di Fedez, dopo aver riscontrato l'impossibilità di parlare dei contenuti della legge e aver subito la solita propaganda ed insulti a basso prezzo, dopo che gli italiani ci hanno scritto a migliaia e migliaia per chiederci di andare avanti, riteniamo che una voce libera e controcorrente debba poter alzarsi anche dove non gli è data parola. Contro il bavaglio, contro l'invenzione dell'omotransfobia come allarme sociale (smentita dai dati del Ministero dell'Interno), per evitare i corsi di educazione all'omosessualità, alla transessualità, al lesbismo e alla bisessualità nelle scuole dei nostri figli, ci siamo anche noi a Milano! E a modo nostro» ha concluso il vice presidente Jacopo Coghe.

Milano, vertice sulla sicurezza negli stadi tra Lega Serie A e Polizia
Da sinistra: Bruno Migale, Ezio Simonelli, Vittorio Pisani, Luigi De Siervo, Diego Parente e Maurizio Improta
Questa mattina la Lega Serie A ha ricevuto il capo della Polizia, prefetto Vittorio Pisani, insieme ad altri vertici della Polizia, per un incontro dedicato alla sicurezza negli stadi e alla gestione dell’ordine pubblico. Obiettivo comune: sviluppare strumenti e iniziative per un calcio più sicuro, inclusivo e rispettoso.
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Da 56 giorni i genitori non vedono i figli. Gli assistenti sociali però non rispondono
Troppe anomalie sul caso dell’altra famiglia nel bosco. Marina Terragni: «È fuori legge». Ma le operatrici temono per la loro immagine.

«Voglio sapere dove sono i bambini. Sono passati 56 giorni senza vederli. Neppure una telefonata. Non sappiamo come stanno, cosa mangiano, se dormono…». Le lacrime scivolano giù con dignità sul bel volto di mamma Nadya, mentre si siede con noi sulla panca fuori, all’ingresso di casa. Siamo nel bosco di Caprese Michelangelo, piccolo borgo in provincia di Arezzo. «Con mio marito Harald», racconta Nadya, «siamo andati più volte ai servizi sociali. Ci hanno detto che non possiamo vederli perché sono in un luogo segreto. Tutto questo è un abuso. Una violenza che viene fatta a noi e ai nostri figli».

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Il premier: «Il governo ci ha creduto fin dall’inizio, impulso decisivo per nuovi traguardi».

«Il governo ha creduto fin dall’inizio in questa sfida e ha fatto la sua parte per raggiungere questo traguardo. Ringrazio i ministri Lollobrigida e Giuli che hanno seguito il dossier, ma è stata una partita che non abbiamo giocato da soli: abbiamo vinto questa sfida insieme al popolo italiano. Questo riconoscimento imprimerà al sistema Italia un impulso decisivo per raggiungere nuovi traguardi».
Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un videomessaggio celebrando l’entrata della cucina italiana nei patrimoni culturali immateriali dell’umanità. È la prima cucina al mondo a essere riconosciuta nella sua interezza. A deliberarlo, all’unanimità, è stato il Comitato intergovernativo dell’Unesco, riunito a New Delhi, in India.

«Il vaccino a mRna accelera i tumori e attiva le metastasi nei malati»
Ansa
  • Una ricerca di recente pubblicazione mostra come, dati alla mano, Covid e preparati genici velocizzino la crescita delle masse cancerogene. Chi ha ricevuto le dosi è più esposto perché più sollecitato.
  • Boccia (Pd) durante l’audizione di Sileri in commissione: «Decidevano Cts e Cdm» L’allora viceministro conferma: «Io isolato. Non so chi abbia imposto la tachipirina».

Lo speciale contiene due articoli.

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