2019-06-30
Salvini: «Da oggi i profughi se li prenderà Macron»
Il ministro dell'Interno: «Dato che l'Eliseo ha detto “tutti i porti aperti", indicheremo Marsiglia e Corsica come destinazioni. Noi restiamo pronti all'espulsione coatta della Capitana. Spero che il nostro messaggio abbia fatto il giro del Mediterraneo».Il Lussemburgo scrive a Enzo Moavero Milanesi: «Solidali con l'Italia ma liberate Rackete».Lo speciale contiene due articoli.Ministro Matteo Salvini, dove saranno dislocati i 41 migranti della Sea Watch? «Rimangono a Lampedusa fino a quando cinque paesi che hanno dato l'ok preliminare ad accoglierli non confermeranno. Tredici andranno in Francia, 10 in Germania, 8 in Finlandia, gli altri in Lussemburgo e in Portogallo. Brilla per assenza l'Olanda, sempre in prima fila quando si tratta di criticare le nostre decisioni».Tra l'altro è proprio l'Olanda a primeggiare tra i falchi sulla procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia.«Ho saputo che Emmanuel Macron e Angela Merkel si stanno mettendo d'accordo per proporre l'olandese Frans Timmermans come presidente della Commissione europea. Un socialista. Mi auguro che sia uno scherzo, sarebbe uno schiaffo al voto popolare del 26 maggio».Tornando alla Sea Watch, come considera il tentativo di speronamento alla motovedetta della Finanza? «Una cosa mai vista, molto grave. E noto che nel dibattito pubblico ci sono commentatori della tv pubblica, pagata dagli italiani, come Lucia Annunziata e Fabio Fazio, che mitizzano chi ha tentato di speronare e di schiacciare contro il molo una nave italiana».C'è l'ideale supremo del salvataggio dei migranti.«Ma questa non è immigrazione, è pirateria. Chi giustifica un simile gesto è moralmente complice. Provi a immaginare cosa sarebbe successo se una nave italiana avesse attaccato una motovedetta olandese o tedesca: ci avrebbero affondato con i siluri. Questo non è un dibattito sulla libertà di pensiero, non ha nulla a che vedere con la filosofia. È la pretesa di libertà di affondamento. Ma spero che il segnale dato alla Sea Watch abbia fatto il giro del Mediterraneo, perché ho saputo che la Open Arms e la Alan Kurdi si sono avviate verso le acque libiche con il solito clichè: contatto con gli scafisti, imbarco dei migranti, rifiuto dei porti tunisini, maltesi e via verso l'Italia».Ma ci sono obiettivamente destinazioni diverse? «La tattica è questa per creare l'incidente politico. Ma la linea della fermezza paga. Da oggi una destinazione diversa c'è: il governo francese si è espresso per l'apertura di tutti i porti, quindi daremo indicazioni per mandare quelle navi in Corsica o a Marsiglia».Come giudica la presenza sulla Sea Watch, al momento dello speronamento, di parlamentari italiani? «Mi fa specie il comportamento di Graziano Delrio, già ministro dei Trasporti: dovrebbe sapere che uno dei tre “no" è stato dell'attuale ministro, Danilo Toninelli. Il comportamento dei parlamentari del Pd è inqualificabile, per fortuna lo è anche per i loro elettori che non li hanno mai visti andare fuori dalle fabbriche a protestare a favore degli operai italiani licenziati».La capitana Carola Rackete si è scusata per la manovra.«Cosa ci facciamo con le scuse di una signorina che ha provato a investire quattro militari italiani che le intimavano l'alt? Fortunatamente le immagini le hanno viste tutti. Spero abbia compreso la portata dei guai che ha combinato, e spero soprattutto che giustizia venga fatta. Noi, come ministero dell'Interno, siamo pronti a procedere con la sua espulsione coatta, direzione Berlino, come persona indesiderata. È il minimo».La Rackete mette davanti a tutto la vita dei profughi.«Guardi, di profughi finora ne ho visti ben pochi. Sulle 44.000 domande di asilo politico da inizio anno, i tecnici ne hanno respinte 34.000, che significa il 75%. Ne hanno accolte 9.000, e nel frattempo molti erano spariti. Quelle validate per protezione umanitaria sono il 2% del totale. Di cosa stiamo parlando? I tre quarti di questi signori non avevano diritto di stare in Italia neanche un quarto d'ora».Ricorda l'affondamento del barcone albanese da parte della motonave Sibilla durante il governo di Romano Prodi? «Certo che sì, 81 morti sui quali nessuno ha eccepito. Allora tutti zitti perché era diritto di un Paese sovrano salvaguardare il proprio territorio. Io guardo avanti e prendo atto dei dati Onu, che dicono che siamo a un quarto dei morti in mare rispetto al passato. Per esempio, rispetto al 2016 quando ci furono 5.000 morti, oggi se ne contano 500. È evidente che l'obiettivo è zero. La politica della fermezza salva vite. Dedico questo pensiero anche ai tre sacerdoti che stanno vomitando insulti al sottoscritto sui social».Anche Carola Rackete non è stata risparmiata, con toni vergognosi.«L'insulto non è mai utile alla causa e io prendo le distanze, anche perché so cosa significa subirne tutti i giorni. Al Gay Pride di Milano mi hanno detto di tutto. Poi ho letto il delicato commento di Adriano Sofri e mi sono consolato. Figuriamoci se prendo in considerazione le schifezze scritte dal mandante dell'omicidio Calabresi».Ong oppure no, a Lampedusa gli sbarchi continuano ad esserci nel silenzio delle istituzioni.«Un momento, gli sbarchi sono tutti contabilizzati. È difficile intercettare quelli che arrivano in barca a vela o di notte sui motoscafi veloci. Le forze dell'ordine li bloccano quando sono già sugli scogli. Ma parlano le cifre: rispetto ai 16.000 sbarchi dell'anno scorso, nello stesso periodo del 2019 sono stati 2.546. Non ci sono sbarchi fantasma».Ministro, lei è accusato di non aver mai partecipato ai summit sui migranti a Bruxelles. Come può lamentarsi con l'Europa? «È una sciocchezza. Quando ci sono riunioni tecniche va il sottosegretario Nicola Molteni, canturino, che è più bravo di me. A proposito, domani (oggi, ndr) sono a Cantù con lui. Ma a luglio, a Helsinki, per la riunione plenaria dei ministri dell'Interno e della Giustizia, andrò io».In questa vicenda hanno perso tutti, soprattutto l'Europa. Il trattato di Dublino è da rivedere, quando e come si riuscirà? «Tempo sprecato, tanto c'è sempre chi dice no, come la dolce e democratica Olanda, accogliente, generosa e solidale. Ma il trattato di Dublino è superato nei fatti, ci siamo attrezzati da soli. E se la capitana Carola sente di doversi far perdonare per essere ricca e bianca, faccia volontariato in Germania. È meno pericoloso per tutti». <div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/da-oggi-i-profughi-se-li-prendera-macron-2639029527.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="la-francia-accogliera-13-migranti-germania-e-olanda-ci-fanno-la-morale" data-post-id="2639029527" data-published-at="1757731888" data-use-pagination="False"> La Francia accoglierà 13 migranti. Germania e Olanda ci fanno la morale È uno strano gioco quello a cui stanno partecipando Francia, Germania e Lussemburgo. Prima offrono la disponibilità ad accogliere parte dei 41 migranti fatti sbarcare ieri a Lampedusa dalla Sea Watch 3, poi cannoneggiano il governo italiano. Iniziano i cugini d'Oltralpe. «La Francia è pronta a schierare ancora una volta, come ha fatto già diverse volte da un anno, una missione del ministero dell'Interno e dell'Ufficio per la protezione dei rifugiati (Ofpra) per identificare dieci persone bisognose di protezione (Matteo Salvini dice che sono 13, ndr) che potranno essere trasferite nel nostro territorio», ha annunciato il ministro dell'Interno, Christophe Castaner. Che però, subito dopo, ha specificato che è «sbagliato affermare che l'Ue non ha dimostrato solidarietà con l'Italia» e che Roma, con «la chiusura dei porti in violazione del diritto internazionale del mare», sta perseguendo «soluzioni non concertate con i suoi partner europei». A stretto giro, anche Berlino decide di attaccare l'esecutivo italiano. «Salvare vite umane è un obbligo umanitario. Non si può criminalizzare il soccorso in mare», ha cinguettato su Twitter il ministro degli Esteri Heiko Maas. «Tocca ora ai tribunali italiani chiarire rapidamente le accuse», ha aggiunto il capo della diplomazia di Berlino, evidentemente preoccupato per le sorti della concittadina Carola Rackete. Sulla stessa linea il Lussemburgo, il cui ministro degli Esteri, Jean Asselborn, ha scritto all'omologo Enzo Moavero Milanesi una lettera per «sollecitare il tuo aiuto» perché «Rackete, che era in obbligo di far sbarcare 40 migranti a Lampedusa» sia rimessa in libertà». Per il politico dei Paesi Bassi, «salvare vite umane è un dovere e non potrà mai essere un delitto o un reato; non salvarle, al contrario, lo è. Come in passato il Lussemburgo resterà sensibile all'idea di solidarietà con l'Italia per quanto concerne la ripartizione dei migranti salvati dalle navi delle Ong nel Mediterraneo». I migranti, portati nel centro d'accoglienza di contrada Imbriacola, oltre che in Francia, Germania e Lussemburgo, dovrebbero trovare rifugio anche in Finlandia e Portogallo. Paesi con cui il vicepremier Matteo Salvini ha avviato una lunga trattativa nelle ultime 48 ore per una equa distribuzione dei profughi. «Difendere i confini nazionali non è un diritto ma un dovere. L'Italia non prende lezioni da nessuno e dalla Francia in particolare: Parigi ha chiuso Schengen, era in prima fila per bombardare la Libia, abbandonava immigrati nei boschi italiani», ha replicato Salvini. E proprio dal Viminale arrivano notizie su un possibile ulteriore inasprimento delle sanzioni in fase di conversione del decreto Sicurezza bis per evitare nuovi caso Sea Watch. Ieri, intanto, è stata diffusa la notizia che, in quattro operazioni compiute in tre giorni fra lunedì e giovedì, la Guardia costiera libica ha «salvato» 451 migranti che cercavano di lasciare il Paese a bordo di gommoni. Il primo intervento, che ha riportato in Libia 177 persone, è stato compiuto lunedì «a Nord di Zliten». Il giorno dopo è stata la volta di 45 uomini e donne intercettati «64 miglia a Nord Est di Khoms». Doppio intervento giovedì: 97 «migranti raccolti 86 miglia a Nord Ovest di Khoms» e altri 132, tra cui «11 donne e 5 bambini», «55 miglia a Nord di Khoms». Nel fornire le nazionalità dei migranti (molti i sudanesi) e un totale sbagliato (391 salvati), la Marina libica ha inoltre informato che, dopo aver ricevuto «aiuti medici e umanitari», i naufraghi sono stati portati in «centri d'accoglienza» dell'Autorità della lotta all'immigrazione clandestina.
Attività all'aria aperta in Val di Fassa (Gaia Panozzo)
Gabriele D'Annunzio (Getty Images)
Lo spettacolo Gabriele d’Annunzio, una vita inimitabile, con Edoardo Sylos Labini e le musiche di Sergio Colicchio, ha debuttato su RaiPlay il 10 settembre e approda su RaiTre il 12, ripercorrendo le tappe della vita del Vate, tra arte, politica e passioni.
Il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida (Ansa)