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Cybersecurity, difesa dei dati: Confindustria e Generali si alleano

Cybersecurity, difesa dei dati: Confindustria e Generali si alleano

Accordo tra Confindustria e Generali per la promozione della cyber security

L’emergenza legata alla pandemia Covid-19 ha accelerato i processi di trasformazione digitale delle aziende per garantire la business continuity e agevolare il lavoro da remoto. Un processo che ha visto aumentare la domanda di tutti i servizi digitali e conseguentemente ha reso necessaria una rapida implementazione di protezione dai rischi di cyber security. A fronte dell’aumento di truffe e fake news, è stata aumentata la sicurezza di tutto l’ecosistema informatico, personale e aziendale, anche a livello strutturale. In questo contesto è diventata necessaria un’adeguata conoscenza dei rischi da parte delle imprese unita a programmi di protezione del patrimonio digitale dei dati. Proprio per sostenere queste necessità Confindustria e Generali Italia hanno firmato un accordo triennale con l’obiettivo di promuovere, valorizzare e diffondere tra le imprese la protezione dai rischi di cyber security.

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Bruxelles ha stanziato 11 miliardi ai Paesi sub-sahariani: fondi finiti a chi non aveva bisogno. Corte dei Conti: «Zero controlli».
Parigi senza bilancio, promozione per Roma
Emmanuel Macron (Ansa)
Per la prima volta nella storia, quasi l’intera Assemblea francese ha bocciato la legge finanziaria. C’è la concreta possibilità di arrivare a una sorta di proroga che costerebbe 11 miliardi. Nelle stesse ore Moody’s migliorava il giudizio sul debito italiano.

C’era una volta l’Italia pecora nera dell’Europa. Era il tempo in cui Parigi e Berlino si ergevano a garanti della stabilità economica europea, arrivando al punto di condizionare la vita di un governo e «consigliare» un cambio della guardia a Palazzo Chigi (come fu la staffetta tra Berlusconi e Monti con lo spread ai massimi). Sembra preistoria se si guarda alla situazione attuale con la premier Giorgia Meloni che riceve l’endorsement di organi di stampa, come l’Economist, anni luce distante ideologicamente dal centro destra e mai tenero con l’Italia e, più recente, la promozione delle agenzie di rating.

Addio Gaza, Greta riprende le eco-follie
Greta Thunberg (Ansa)
Greta Thunberg prosegue il suo tour da attivista, tingendo di verde il Canal Grande per denunciare un presunto «ecocidio», consapevole che nessun magistrato si muoverà per lei. Luca Zaia tuona: «Sono gesti che rovinano Venezia, necessari interventi».

Se c’è di mezzo Greta Thunberg e il vandalismo viene fatto passare come «grido di dolore» per il pianeta Terra «distrutto dall’uomo», i magistrati tacciono. Forse le toghe condividono lo scempio operato ancora una volta nelle nostre città tingendo di rosso o di verde la Laguna di Venezia, fiumi, laghetti, torrenti.

Meloni convince l’Europa: si parte dal piano Trump. Abbiamo buttato due anni
Giorgia Meloni (Getty)
Oggi vertice a Ginevra tra Ucraina, Stati Uniti e Unione sui punti della pace con Mosca. Troppi soldi e morti: si doveva siglare prima.

È il 1.368° giorno di guerra in Ucraina. Dopo quasi quattro anni dall’invasione della Russia, è il momento cruciale. Pace, ultima chiamata; o finirà adesso questa carneficina o non ci saranno più strade da percorrere. A scrivere le condizioni Stati Uniti e Russia; Unione europea messa con le spalle al muro. Come sempre. Né l’Ucraina, né i Paesi dell’Ue sono stati consultati. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, insieme al primo ministro britannico Keir Starmer, al presidente francese Emmanuel Macron e al cancelliere tedesco Friedrich Merz, concordano sulla necessità di un «piano alternativo». Merz aggiunge: «Tutti i membri del G20 devono assumersi le proprie responsabilità, non solo per interessi economici». Ma Donald Trump schiaccia Zelensky alle corde.

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