2020-06-30
Cuciniamo insieme: polpettone di tonno
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È uno dei classici dell'estate che noi vi proponiamo in due versioni: quello al forno, che fa anche un po' di crosticina ed è tanto invitante, e quello freddo che fa impazzire di gioia i bambini soprattutto se avete uno stampo a forma di pesce. Non è difficile da fare. Gli ingredienti variano di poco. Mettiamoci all'opera.Polpettone al fornoIngredienti - 800 grammi di patate a pasta bianca, 500 grammi di tonno sott'olio, tre uova, un mazzetto di prezzemolo, 100 grammi di pangrattato, alcuni fili di erba cipollina, 3 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato, sale e pepe q.b.Procedimento –-Lessate le patate con la buccia, scolatele sbucciatele e subito schiacciatele al passapatate o con una forchetta. Lasciatele raffreddare. Ora in una ciotola amalgamate le patate, con il tonno che avrete sgocciolato dall'olio di conserva, due uova intere e la chiara del terzo conservando a parte il rosso, il prezzemolo, aggiustando si sale e di pepe, il Parmigiano Reggiano e un po' di pangrattato. Se è troppo morbido il composto aggiungete altro pangrattato. Tritate l'erba cipollina e con questa aromatizzate parte del pangrattato. Ora date forma al polpettone sistematelo su un foglio di cartaforno in una teglia e pennellatelo con il rosso d'uovo rimasto e ricopritelo col pangrattato aromatizzato. Infornate a 200 gradi per una ventina di minuti.Polpettone a freddoIngredienti - 800 grammi di patate a pasta bianca, 500 grammi di tonno, due cucchiai di capperi dissalati, un'oliva nera e una falda di peperone sott'olio, 3 uova, un vasetto di yogurt bianco magro, 150 ml d'olio extravergine di oliva, il succo di mezzo limone non trattato, un mazzetto di prezzemolo, due cucchiai di senape di Digione, pangrattato, sale e pepe q.b.Procedimento - Lessate le patate con la buccia, sbucciatele e schiacciatele subito con il passapatate o con una forchetta. Lasciatele raffreddare, intanto assodate due uova. Tritate finemente i capperi e il prezzemolo e in una ciotola unite le patate, i capperi, il prezzemolo i rossi delle due uova, aggiustando di sale e pepe e se serve aggiungendo per dare compattezza del pangrattato. Sistemate il tutto in uno stampo a forma di pesce e andate in frigorifero per almeno un'ora. Intanto preparate una maionese veloce. Nel bicchiere del mixer ad immersione mettete l'uovo, lo yogurt, l'olio, un pizzico di sale, il succo di limone e montate. Una volta ottenuta la salsa potete aggiungere se volete la senape. Ora sformate il nostro polpettone-pesce: con l'oliva fate l'occhio del pesce, con la falda di peperone la bocca e con l'albume delle uova sode disegnate, facendole a sottili fettine, le scaglie del pesce.Come far divertire i bambini - Assegnate loro il compito di fare l'amalgama dei vari ingredienti per creare il polpettone, mescolando e cantando sarà una festa.Abbinamento - Va molto bene un Prosecco, ancor meglio un Cartizze. Apprezzabile è l'accostamento con una Passerina spumante. Se volete una maggiore acidità un Erbaluce di Caluso o un Lessini Durello spumante.
Nicola Pietrangeli (Getty Images)
Gianni Tessari, presidente del consorzio uva Durella
Lo scorso 25 novembre è stata presentata alla Fao la campagna promossa da Focsiv e Centro sportivo italiano: un percorso di 18 mesi con eventi e iniziative per sostenere 58 progetti attivi in 26 Paesi. Testimonianze dal Perù, dalla Tanzania e da Haiti e l’invito a trasformare gesti sportivi in aiuti concreti alle comunità più vulnerabili.
In un momento storico in cui la fame torna a crescere in diverse aree del pianeta e le crisi internazionali rendono sempre più fragile l’accesso al cibo, una parte del mondo dello sport prova a mettere in gioco le proprie energie per sostenere le comunità più vulnerabili. È l’obiettivo della campagna Sport contro la fame, che punta a trasformare gesti atletici, eventi e iniziative locali in un supporto concreto per chi vive in condizioni di insicurezza alimentare.
La nuova iniziativa è stata presentata martedì 25 novembre alla Fao, a Roma, nella cornice del Sheikh Zayed Centre. Qui Focsiv e Centro sportivo italiano hanno annunciato un percorso di 18 mesi che attraverserà l’Italia con eventi sportivi e ricreativi dedicati alla raccolta fondi per 58 progetti attivi in 26 Paesi.
L’apertura della giornata è stata affidata a mons. Fernando Chica Arellano, osservatore permanente della Santa Sede presso Fao, Ifad e Wfp, che ha richiamato il carattere universale dello sport, «linguaggio capace di superare barriere linguistiche, culturali e geopolitiche e di riunire popoli e tradizioni attorno a valori condivisi». Subito dopo è intervenuto Maurizio Martina, vicedirettore generale della Fao, che ha ricordato come il raggiungimento dell’obiettivo fame zero al 2030 sia sempre più lontano. «Se le istituzioni faticano, è la società a doversi organizzare», ha affermato, indicando iniziative come questa come uno dei modi per colmare un vuoto di cooperazione.
A seguire, la presidente Focsiv Ivana Borsotto ha spiegato lo spirito dell’iniziativa: «Vogliamo giocare questa partita contro la fame, non assistervi. Lo sport nutre la speranza e ciascuno può fare la differenza». Il presidente del Csi, Vittorio Bosio, ha invece insistito sulla responsabilità educativa del mondo sportivo: «Lo sport costruisce ponti. In questa campagna, l’altro è un fratello da sostenere. Non possiamo accettare che un bambino non abbia il diritto fondamentale al cibo».
La campagna punta a raggiungere circa 150.000 persone in Asia, Africa, America Latina e Medio Oriente. Durante la presentazione, tre soci Focsiv hanno portato testimonianze dirette dei progetti sul campo: Chiara Concetta Starita (Auci) ha descritto l’attività delle ollas comunes nella periferia di Lima, dove la Olla común 8 de octubre fornisce pasti quotidiani a bambini e anziani; Ornella Menculini (Ibo Italia) ha raccontato l’esperienza degli orti comunitari realizzati nelle scuole tanzaniane; mentre Maria Emilia Marra (La Salle Foundation) ha illustrato il ruolo dei centri educativi di Haiti, che per molti giovani rappresentano al tempo stesso luogo di apprendimento, rifugio e punto sicuro per ricevere un pasto.
Sul coinvolgimento degli atleti è intervenuto Michele Marchetti, responsabile della segreteria nazionale del Csi, che ha spiegato come gol, canestri e chilometri percorsi nelle gare potranno diventare contributi diretti ai progetti sostenuti. L’identità visiva della campagna accompagnerà questo messaggio attraverso simboli e attrezzi di diverse discipline, come illustrato da Ugo Esposito, Ceo dello studio di comunicazione Kapusons.
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Mark Zuckerberg (Getty Images)