2025-02-15
Il Cremlino attacca il Quirinale: «Invenzioni blasfeme su di noi»
Sergio Mattarella (Imagoeconomica)
Sergio Mattarella aveva paragonato la Russia ai nazisti. Giorgia Meloni lo difende: «Offesa l’Italia».Nel pieno delle trattative di pace tra Donald Trump e Vladimir Putin sulla guerra in Ucraina e mentre il vicepresidente degli Stati Uniti J. D. Vance interveniva a Monaco per una conferenza sulla sicurezza, da Mosca arrivava un duro attacco al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per le parole pronunciate la scorsa settimana all’Università di Marsiglia.«Invenzioni blasfeme», le ha definite la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che ha condannato il discorso del capo dello Stato che, in un’ampia prolusione sull’Europa, aveva paragonato la Russia al Terzo Reich nazista per il suo attacco all’Ucraina. Il 5 febbraio scorso, infatti, Mattarella aveva fatto un parallelismo tra la Germania di Adolf Hitler e la Russia che ha invaso l’Ucraina tre anni fa. Negli anni Trenta, spiegò Mattarella, «anziché la cooperazione, a prevalere fu il criterio della dominazione. E furono guerre di conquista. Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L’odierna aggressione russa all’Ucraina è di questa natura». Ma, soprattutto, aggiunse anche una frase sugli Stati Uniti, ricordando come in quegli anni «crisi economica, protezionismo, sfiducia tra gli attori mondiali e forzatura delle regole liberamente concordate diedero un colpo definitivo alla Società delle nazioni sorta dopo la Prima guerra mondiale, già compromessa dalla mancata adesione degli Stati Uniti che, con il presidente Wilson, ne erano stati fra gli ispiratori. Si trattò per gli Usa del cedimento alla tentazione dell’isolazionismo».Frase, quest’ultima, che non era stata di certo casuale, perché pronunciata a poche settimane dall’insediamento di Trump alla Casa Bianca ma, soprattutto, nel pieno delle trattative già avviate dal presidente statunitense con il numero uno del Cremlino sulla situazione ucraina. Da Marsiglia, in sostanza, Mattarella aveva lanciato un avvertimento alla Casa Bianca: trattare con Putin potrebbe ricordare l’approccio diplomatico del primo ministro britannico Neville Chamberlain con Hitler nel 1938. Bisogna, poi, ricordare che l’Europa è, al momento, tagliata fuori dal tavolo di pace. E le frasi di Maria Zakharova non sono di sicuro un ramoscello d’ulivo per l’Italia. Anche perché, secondo la portavoce di Sergej Lavrov, Mattarella avrebbe «fatto diverse dichiarazioni offensive» sulla Russia: «Ha tracciato parallelismi storici scandalosi e francamente falsi tra la Federazione russa e, come ha detto, la Germania nazista». Per la Zakharova il presidente italiano «dovrebbe riflettere sul fatto che oggi l’Italia, insieme ad altri Paesi della Nato, sta dotando il regime terrorista e neonazista di Kiev in Ucraina di armi moderne e mortali, sostenendo così incondizionatamente il regime criminale in tutti i suoi crimini. Tutto ciò offende la memoria non solo di tutti gli italiani che hanno combattuto contro il fascismo durante la Grande guerra patriottica (come i russi definiscono la Seconda guerra mondiale, ndr) e dei loro discendenti sia in Russia sia in Italia, ma anche di tutti coloro che conoscono la storia e non accettano queste inaccettabili e criminali analogie».È unanime e tocca tutto l’arco parlamentare la solidarietà al Capo dello Stato. «Gli insulti della portavoce del ministero degli Esteri russo, che ha definito “invenzioni blasfeme” le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, offendono l’intera nazione italiana, che il capo dello Stato rappresenta. Esprimo la mia piena solidarietà, così come quella dell’intero governo, al presidente Mattarella che da sempre sostiene con fermezza la condanna dell’aggressione perpetrata ai danni dell’Ucraina», ha commentato il premier Giorgia Meloni.Così come il presidente del Senato, Ignazio La Russa («Trovo inopportune e fuori luogo le dichiarazioni rilasciate dalla portavoce del ministero degli Esteri russo») e come quello della Camera, il leghista Lorenzo Fontana («Solidarietà al presidente le cui parole riflettono un forte impegno per la pace»), così come il ministro degli Esteri, Antonio Tajani («Piena fiducia nell’operato del capo dello Stato»). Nel frattempo, dal Quirinale fanno sapere che Mattarella è «assolutamente sereno e rimanda alla lettura del testo pronunciato a Marsiglia».