2023-06-17
Corradi (Trenitalia): «Così stiamo cambiando il modo di muoversi in Italia»
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Luigi Corradi è fresco di riconferma nel ruolo di amministratore delegato di Trenitalia. Snocciola i numeri in crescita.Leggi l'intervista completa su veritaeaffari.it.Un sogno che è anche una promessa: “Mi piacerebbe che il treno divenisse il mezzo di trasporto più accessibile di tutti. Che una persona che la mattina si sveglia, e sa di dover andare da qualche parte, pensi come prima soluzione al treno. Questo il mio sogno per il futuro”. Luigi Corradi è fresco di riconferma nel ruolo di amministratore delegato di Trenitalia. Snocciola i numeri in crescita di questi primi cinque mesi: 225 milioni di passeggeri e +24% rispetto al 2022. Le vendite a livello internazionale, ovvero i clienti che acquistano viaggi in Italia dall’estero, aumentate del 65% rispetto al 2019. E poi ci sono i 6.600 collegamenti in treno e le circa 11.000 corse bus di Busitalia e FSE annunciate per l’estate.Un sogno, Corradi, il suo, per il quale servono tanti investimenti.«E noi li stiamo facendo. Ad iniziare dal trasporto regionale, per il quale, solo quest’anno, investiremo circa 1 miliardo di euro, una cifra molto importante e destinata anche all’acquisto dei nuovi treni, che andranno a sostituire i vecchi, con un piano che nei prossimi 3 anni porterà a rinnovare quasi completamente il parco regionale. Stiamo investendo molto sul trasporto regionale e continueremo su questa strada».E i soldi? Tutti vostri?«Molti fondi arrivano dai nostri bilanci. Poi ci sono progetti che portiamo avanti con le Regioni, alcune delle quali hanno ricevuto fondi del PNRR. Gran parte dei circa 26 miliardi che Pnrr e Fondo Complementare hanno assegnato al Gruppo Fs si concentrano sulle infrastrutture. E tanti investimenti andranno al Sud, proprio per velocizzare le linee”.Pensando anche al Ponte sullo Stretto?«Certo, gli investimenti che stiamo facendo al Sud, guardano in prospettiva anche al Ponte sullo Stretto che è parte integrante di uno tra i più importanti corridoi europei della rete TEN-T, che collega la Scandinavia con il Mediterraneo. Ma la nostra visione è generale. Guardi come è andata con l’Alta velocità. Si sono spesi tanti soldi per farla, è vero, ma quando è partita nessuno aveva idea del successo e di come sarebbe cambiata l’Italia grazie ad essa. Abbiamo dimostrato che è stata una decisione» azzeccatissima”.
Matteo Salvini (Imagoeconomica)
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