2024-06-20
«Il Parlamento deve fare chiarezza sugli effetti avversi dei vaccini»
Nel riquadro, Franco Corbelli (IStock)
L’attivista Franco Corbelli: «Dopo tutto quello che è emerso la Commissione d’inchiesta è indispensabile. Ma sui social c’è una censura forte delle posizioni non allineate. Non sono un complottista, difendo la libertà di scelta».Franco Corbelli è un attivista, un giornalista e il fondatore del Movimento diritti civili. Negli anni della pandemia ha condotto numerose battaglie contro il green pass e le vaccinazioni obbligatorie, spendendosi anche per l’introduzione dei tamponi salivari, per la presa in carico dei danneggiati da vaccino e per un’indagine seria e scientifica sulle morti improvvise. Molti dei suoi comunicati, nel corso dei mesi, sono stati rilanciati dalla Verità.Di recente è uscito un articolo sul British Medical Journal in cui si ipotizza una possibile correlazione tra i vaccini anti Covid e l’extramortalità del 2021 e del 2022. Poco dopo, però, il prestigioso giornale ha deciso di prendere pubblicamente le distanze dallo studio. Evidentemente ci sono ancora molte pressioni. Pensa che la commissione parlamentare di inchiesta possa aiutare a fare chiarezza e magari allentare un po’ queste pressioni?«Credo che la commissione parlamentare di inchiesta sia indispensabile e mi auguro che possa presto partire coi lavori. Lo dimostra quello che sta accadendo al congresso americano: non so come si possa tacere e ignorare quello che è emerso dall’audizione di Fauci. È importantissimo che anche in Italia ci sia la possibilità di interrogare coloro che hanno gestito direttamente l’emergenza, come il ministro della Salute, i due presidenti del Consiglio, i responsabili del Comitato tecnico-scientifico, dell’Istituto superiore di sanità e quanti altri hanno preso parte a decisioni che hanno stravolto la vita di un Paese. Inoltre, la commissione di inchiesta deve servire anche a evitare che in futuro si possano ripetere catastrofi del genere. Di che cosa ha paura chi cerca di ostacolare l’inizio dei lavori? Infine, mi auguro davvero che il ministro Orazio Schillaci dia il via alla commissione per lo studio degli effetti avversi da vaccini - commissione che noi chiedevamo due anni fa sulle pagine della Verità -, perché c’è davvero tanta gente che soffre». Lei in questi anni è stato vittima di censure?«Purtroppo sì. La prima volta è stata una sorpresa, perché porto avanti battaglie umanitarie da oltre 30 anni e mai avrei pensato a una censura. Nel 2022, per esempio, ho ripostato su Facebook un articolo pubblicato il 23 marzo sulla Verità in cui, alla luce di quelli che erano gli accadimenti, chiedevamo l’istituzione di una task force sugli effetti avversi, ossia un team di esperti per dare delle risposte alle persone danneggiate. La prima volta questo articolo deve essere sfuggito, così il primo agosto - visto quello che continuava a succedere - l’ho riproposto, ma in quel caso sono stato immediatamente sospeso per oltre due mesi. Poi dopo probabilmente si sono accorti dello sbaglio e mi hanno chiesto anche scusa. Nel settembre del 2021, invece, ho scritto una lettera aperta alle Procure della Repubblica italiana in cui chiedevo di valutare quello che stava accadendo e, se avessero ritenuto che ci fossero casi di interesse penale, di intervenire. Sospensione immediata anche in questo caso da parte di Facebook, che però dopo un giorno si è reso conto dell’errore e ha ripristinato il post». Facebook, quindi, è sempre tornato sui suoi passi?«No, in un caso il mio post è completamente scomparso e non sono più stato in grado di recuperarlo. È successo prima dell’estate del 2021, quando ho iniziato a osservare queste morti improvvise, queste tragedie inspiegabili. Allora ho pubblicato su Facebook due foto, quella di Anthony Fauci, lo stratega della vaccinazione, e quella di Luc Montagnier, il premio Nobel per la medicina. Accanto alle immagini scrivevo che quest’ultimo aveva manifestato subito una posizione assolutamente contraria alla vaccinazione indiscriminata di massa, ma sono stato censurato. Oggi vorrei chiedere a Facebook di tirare fuori quel post, nel quale auspicavo un incontro tra Fauci e Montagnier per capire che cosa stesse realmente accadendo». Con i Twitter Files, resi pubblici da Elon Musk, sono emersi collegamenti diretti tra il governo degli Stati Uniti e centri che si occupavano di far censurare alcune voci, anche di persone assolutamente qualificate. Allo stesso tempo nel Trattato pandemico, per il momento sventato, c’erano alcuni passaggi in cui si chiedeva agli Stati di arginare la cosiddetta disinformazione…«Ma chi stabilisce che cos’è disinformazione? Io non sono un medico, non sono uno scienziato, ma ho sempre seguito i fatti. Penso però a scienziati autorevolissimi che hanno espresso le loro perplessità: erano loro che diffondevano disinformazione quando chiedevano di fermarsi un attimo, di riflettere su quanto stava accadendo, o chi invece andava avanti nonostante fosse a conoscenza degli effetti avversi? Credo che i fatti in questi tre anni l’abbiano dimostrato: chi va contro alla narrazione dominante diventa una persona che fa disinformazione, ma la narrazione dominante non corrisponde necessariamente alla verità se non è supportata da fatti oggettivi, da prove, da evidenze scientifiche. Tra il 2021 o il 2022 ho partecipato a diverse dirette televisive in cui, per esempio, non potevo nemmeno utilizzare l’espressione «siero sperimentale», che invece era assolutamente corretta perché quel vaccino non aveva ancora completato l’iter per la verifica definitiva». Chi diceva queste cose veniva additato di essere no vax e di non credere nella scienza.«Chi parla è da sempre un convinto sostenitore delle vaccinazioni, ma ho voluto difendere la libertà di scelta di una popolazione che veniva ricattata per inocularsi una - definiamola tra virgolette - «vaccinazione», pena la cancellazione della vita sociale e dei diritti. Sfido chiunque a trovare sulla pagina Facebook o sul sito del Movimento diritti civili una sola parola mossa contro i vaccini o che non sia stata confermata dai fatti. Non possiamo oggi dimenticare tutte le misure liberticide varate dai governi durante la pandemia. Mi permetta, infine, di fare un plauso alla Verità, che in questi anni ha dato un grandissimo contributo a questa battaglia, perché ha rappresentato un argine democratico importantissimo e ha aiutato a riflettere molte persone».
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