Contro il Ddl Zan. Pro Vita e Famiglia in piazza sabato 15 maggio a Milano

Contro il Ddl Zan. Pro Vita e Famiglia in piazza sabato 15 maggio a Milano
Ansa

Anche Pro Vita & Famiglia aderisce alla manifestazione #Restiamoliberi contro il ddl Zan su l'omotransfobia che si terrà a Milano sabato 15 maggio, alle ore 15, in piazza Duomo (lato Marconi). «Insieme a tante altre associazioni - ha spiegato il presidente della onlus prolife Toni Brandi - ci uniremo al coro di protesta che si sta alzando dall'Italia contro il bavaglio al libero pensiero e perché i nostri figli non vengano indottrinati alla teoria del gender con la scusa della Giornata contro l'omofobia».

«Il Ddl Zan è una legge sessista e discriminatoria che intende tacciare come omofobe o transfobiche tutte le voci di dissenso o qualunque affermazione basata sull'orientamento sessuale che si dica ispirata al concetto di famiglia naturale formata da una mamma e un papà» - ha aggiunto Jacopo Coghe - «e noi non possiamo accettare che si dia spazio a una nuova e ambigua dittatura, molto più occulta e pericolosa». «Se addirittura militanti, politici, personalità del tutto laiche e distanti dalle nostre posizioni, hanno puntato il dito sulla fraseologia divisiva delle definizioni incluse nella legge, vuol dire che il problema esiste eccome. E noi - ha concluso Brandi - daremo voce a tutti alla manifestazione di sabato. Aspettiamo tutti: simpatizzanti, amici, curiosi, singole persone o gruppi che nel rispetto delle norme di distanziamento e sicurezza indicate dalle autorità vorranno unirsi a noi!».

Per abbattere le emissioni nei peti delle mucche hanno rovinato pure il latte
Mucche (iStock)
In Danimarca è obbligatorio per legge un additivo al mangime che riduce la CO2. Allevatori furiosi perché si munge di meno, la qualità cala e i capi stanno morendo.

«L’errore? Il delirio di onnipotenza per avere tutto e subito: lo dico mentre a Belém aprono la Cop30, ma gli effetti sul clima partendo dalle stalle non si bloccano per decreto». Chi parla è il professor Giuseppe Pulina, uno dei massimi scienziati sulle produzioni animali, presidente di Carni sostenibili. Il caso scoppia in Danimarca; gli allevatori sono sul piede di guerra - per dirla con la famosissima lettera di Totò e Peppino - «specie quest’anno che c’è stata la grande moria delle vacche». Come voi ben sapete, hanno aggiunto al loro governo (primo al mondo a inventarsi una tassa sui «peti» di bovini e maiali), che gli impone per legge di alimentare le vacche con un additivo, il Bovaer del colosso chimico svizzero-olandese Dsm-Firmenich (13 miliardi di fatturato 30.000 dipendenti), capace di ridurre le flatulenze animali del 40%.

Green pass e Garante: «Report» gira a vuoto
Sigfrido Ranucci (Imagoeconomica)
  • La trasmissione lancia nuove accuse: «Agostino Ghiglia avvisò Giorgia Meloni della bocciatura del dl Riaperture». Ma l’attuale premier non ebbe alcun vantaggio. Giovanni Donzelli: «Il cronista spiava l’allora leader dell’opposizione?». La replica: «Sms diffusi dal capo dell’autorità».
  • Federica Corsini: «Contro di me il programma ha compiuto un atto di violenza che non riconosce. Per difendersi usa la Rai».

Lo speciale contiene due articoli

Orchestra israeliana messa a tacere
La Philarmonie (Getty). Nel riquadro, l'assalto dei pro Pal
A Parigi i pro Pal interrompono con i fumogeni il concerto alla Philarmonie e creano il caos. Boicottato un cantante pop per lo stesso motivo. E l’estrema sinistra applaude.

In Francia l’avanzata dell’antisemitismo non si ferma. Giovedì sera un concerto di musica classica è stato interrotto da militanti pro Pal e, quasi nello stesso momento, un altro concerto, quello di un celebre cantante di origine ebraica, è stato minacciato di boicottaggio. In entrambi i casi, il partito di estrema sinistra La France Insoumise (Lfi) ha svolto un ruolo non indifferente.

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