2019-05-07
Conte ha voglia di Inter. Ma a una condizione: Dzeko al posto di Icardi
In attesa di conferme cinesi, filtrano le idee del tecnico: via Maurito e il Ninja, dentro Nicolò Barella e il bosniaco. Milan: piace Marco Giampaolo. Juve in stallo con Massimiliano Allegri. da cui partire per comprendere il caos calmo che agita il calcio italiano arrivato all'ultimo chilometro d'una stagione fra le più mediocri di sempre. Spalletti ha la Vuitton pronta nonostante i due anni di contratto in essere (valore lordo 20 milioni) che complicano la vita a Beppe Marotta dentro il doppiopetto da amministratore delegato, costretto non solo a far quadrare i conti tecnici ma anche di bilancio, prima di aprire le porte del mondo Inter a quello che molti tifosi nerazzurri considerano ancora un nemico, vale a dire Antonio Conte.L'ex ct della Nazionale ed ex allenatore del Chelsea con Dna juventino ha ricevuto un'offerta ufficiale dalla Roma, disposta a spendere 10 milioni netti all'anno per rifondare una squadra per metà al capolinea, ma fa melina peggio del Portogallo quando non gioca CR7. A detta di Francesco Totti aspetterebbe la conclusione della volata per un posto in Champions, in realtà attende che l'Inter dia una risposta definitiva. A Nanchino non hanno ancora dato l'ok all'operazione. Nessun manager getterebbe dalla finestra 20 milioni, men che meno un proprietario cinese, ma i cinque primi mesi dell'anno in casa nerazzurra sono stati tremendi (caso Icardi, squadra in flessione, imbarazzante ciapanò finale) e Steven Zhang sta insistendo col padre perché autorizzi il cambio. Il problema del contratto prolungato a Spalletti un anno fa con superficiale euforia apre un altro capitolo, quello del ds Piero Ausilio, anch'egli sotto esame. Il dirigente imbullonato ad Appiano Gentile da 20 anni (con una breve parentesi allo Spezia) ha un ottimo rapporto con Zhang junior, ma un bilancio disastroso. Bastano cinque nomi: Joao Mario, Geoffrey Kondogbia, Stevan Jovetic, Henrique Dalbert in entrata, Nicolò Zaniolo in uscita. Un responsabile del settore acquisti che compra a 30, rivende a tre e lascia andare il miglior prospetto giovane avrebbe problemi in qualsivoglia azienda. Dovesse arrivare Conte potrebbe perfino tornare Lele Oriali e il ticket che funzionò benissimo in Nazionale mitigherebbe l'effetto di un Papa straniero sulla tifoseria. Dovesse arrivare Conte, si concluderebbero le rappresentazioni del Circo Wanda a Milano. Il tecnico ha dato il suo assenso alla cessione di Mauro Icardi e signora. Il centravanti ha la testa altrove e sembra più ispirato nelle pose nude su Instagram che in area di rigore dove, nel momento più delicato della stagione, servirebbero ruggiti e non belati. Il giocatore è triste, spaesato, avulso dal progetto. Travolto dall'orgoglio annaspa senza una strategia, anche perché (Juventus a parte) nessuno ha finora bussato alla porta nerazzurra per chiedere il prezzo, che peraltro sta crollando. Ormai è sulle prime pagine solo per le scaramucce della moglie, che ieri è riuscita ad attaccare anche Fabio Capello, responsabile su Sky della frase: «Le foto di Icardi? Non ho mai avuto un giocatore che faceva queste cose. Nelle mie squadre non so se poi sarebbe riuscito a entrare nello spogliatoio». La risposta di Wanda Nara è un tweet con le fotografie di David Beckham e Fabio Cannavaro nudi come polli spennati, con questa dedica: «Caro Fabio Capello, come allenatore hai tutta la mia stima, ma da opinionista ad opinionista ti ricordo qualche giocatore top che è riuscito ad entrare nel tuo spogliatoio facendo queste cose». Touché, niente da dire. Sul pianeta Wikipedia niente si può più nascondere, tutto è confutabile. Tranne un dettaglio: «Da opinionista a opinionista». Leggendo si avverte una sirena d'ambulanza in avvicinamento. Tornando al calcio, Icardi non segna da dicembre. E toccando in media 8 palloni in area e 6 fuori non aiuta i compagni. Se non fa gol, la squadra ha giocato in dieci. Conte preferirebbe un centravanti tipo Edin Dzeko, più coinvolto nella manovra, propositivo e intelligente. Il bosniaco ha però un problema, a 33 anni sembra al tramonto. Sempre Conte, a differenza di Spalletti, non avrebbe alcuna intenzione di rilanciare Radja Nainggolan, anzi lo lascerebbe andare volentieri in Cina a impinguare il conto in banca. Tre gli obiettivi: un regista più affidabile di Marcelo Brozovic (Ivan Rakitic), Nicolò Barella e Angel Di Maria. Possibile l'assalto a Toni Kroos se Zinedine Zidane non lo ritenesse più da Real Madrid. A sorpresa, Conte avrebbe chiesto di tenere Ivan Perisic. E Icardi? Lo scambio con Paulo Dybala è un'opzione che piace molto alla Juventus, meno all'Inter. Dalla silhouette e dai movimenti l'argentino non sembra essere un atleta come prima, di sicuro non arriva più sulla palla con quell'anticipo che gli consentiva di bruciare gli avversari in dribbling. Insomma si è imbolsito. E a Milano non possono permettersi l'ennesimo pacco.Sull'altra sponda del Naviglio è comunque finita anche l'avventura di Rino Gattuso, che probabilmente si toglierà un'amara soddisfazione: vedrà partire anche Leonardo. La proprietà non è per nulla contenta della gestione degli uomini e neppure del mercato, quindi è possibile una ripartenza quasi da zero, aspettando i tuoni dell'Uefa sul fair play finanziario. Prima dell'arrivo di Vincenzo Montella, il Milan era vicinissimo a Marco Giampaolo, che di fatto due giorni fa ha salutato la Sampdoria. È possibile che da Milanello siano arrivati messaggi importanti. Gattuso potrebbe finire alla Roma e Sinisa Mihajlovic alla Lazio se (come sembra) Simone Inzaghi fosse intenzionato a tentare un'esperienza all'estero.Il silenzio che arriva da Torino è assordante e potrebbe mischiare le carte perfino di più. Al di là delle dichiarazioni di facciata, Andrea Agnelli non si è ancora incontrato con Max Allegri per definire il futuro della corazzata Juventus. Anche perché oggi c'è un meraviglioso fantasma che si aggira per l'Europa, l'Ajax, e tutti vorrebbero imitarlo per leggerezza, spettacolarità, fascino giovanile. Allegri è un grande gestore, questo riesce a dare. Ha un senso che la Signora riprovi l'assalto alla Champions con lui? Se lo domandano innanzitutto il presidente e Cristiano Ronaldo, che a 34 anni ha trascorso tutta la partita conto l'Ajax e metà di quella contro l'Inter a incitare i compagni, a chiedere alla squadra di salire, a far capire che per vincere bisogna metterci los huevos. In fondo Conte potrebbe essere in stand by anche per questo: aspetta una chiamata da casa. Se aggiungiamo il Napoli che da un mese gioca amichevoli, la Fiorentina che si trascina senza un perché, il Torino che punta alla Champions solo sui giornali e sulle tv di Urbano Cairo, a tre giornate dalla fine della stagione lo scenario è deprimente: a parte quelle di Atalanta e Spal, sul suolo nazionale non c'è una tifoseria contenta. In campo, in curva e sulle tribune, tutti con la gastrite.