Conte a Strasburgo dà una lezione all’Ue. E fa uscire di testa l’ultrà Verhofstadt
Ansa
Il premier elenca i rischi di disgregazione. Il capo dell'Alde lo insulta: «Burattino dei suoi vice». Matteo Salvini: «È vergognoso. Le élite europee contro le scelte dei popoli. Preparate gli scatoloni».
Usa pronti a dare la penisola a Mosca, i «volenterosi» si oppongono. Persino il sindaco della capitale ucraina evoca la cessione. Il tycoon: «Zelensky capisce, oggi potrei parlarci». Witkoff da Putin: «Siamo più vicini».
Ci sono porporati che, per carisma o esperienza, sono in grado (più di altri) di orientare pacchetti di voti. Tra i conservatori spicca Sarah, tra i progressisti Maradiaga. Sempre attivi i «nostri» Ruini e Bagnasco.