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Confusione e fisco: gli italiani non si fidano ancora dell'elettrico

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Confusione e fisco: gli italiani non si fidano ancora dell'elettrico
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  • Produzioni rallentate, concessionari in pericolo, incertezza e spettro fiscale su tasse e assicurazioni frenano gli acquisti.
  • Roberto Cingolani al Forum Automotive 2021 di Milano: «Il cambio sarà una maratona di cinque anni. Il diesel? Una vittima senza più possibilità».
  • Il Politecnico di Milano si è aggiudicato la quarta edizione del Dekra Road Safety Award, il premio speciale che tende a valorizzare le realtà italiane più attive e brillanti nell'ambito della sicurezza stradale.
  • Il paradosso dell'elettrico: le emissioni di Co2 di un Suv ibrido appaiono virtuose, ma in realtà sono senza infrastrutture di ricarica capillari e portano in giro batterie semiscariche usando il motore endotermico. Risultato: inquinano di più dello stesso modello diesel Euro5 o 6.

Lo speciale contiene quattro articoli.

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Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, risponde al Maestro Riccardo Muti e si impegna a lavorare con il ministero degli Esteri per avviare contatti ai più alti livelli con la Francia per riportare a Firenze le spoglie del grande compositore Cherubini.

Emiliano lascia la Puglia «in rosso». Le partecipate non badano a spese
Michele Emiliano (Ansa)
Taxi, consulenze, personale: le società della Regione sforano ancora i limiti di budget.

A giugno scorso la Corte dei Conti era stata chiara: in Puglia le centinaia di società partecipate e controllate che hanno come principali azionisti gli enti pubblici pugliesi hanno costi e perdite molto pesanti. Nel resoconto era scritto che migliorava il costo del lavoro, ma cresceva in maniera impressionante il livello dei debiti che aveva superato i due miliardi di euro, e così la Regione governata da Michele Emiliano doveva pensare a un piano di risparmio, soprattutto su voci come noleggio auto, taxi e consulenze.

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Lo ha detto il co-presidente dei Conservatori e Riformisti europei Nicola Procaccini, in un’intervista a margine degli Ecr Study Days a Roma.

Auto ibride, ora l’Ue cambia idea. Rinvio di cinque anni dei divieti
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La pressione di Italia e Germania induce la Commissione a una maggiore prudenza.

Il 16 dicembre, salvo ripensamenti, la Commissione europea presenterà la revisione del regolamento in materia di emissioni delle autovetture, la famigerata norma che impone lo stop alle auto con motore a combustione interna dal 2035.

Secondo l’agenzia Bloomberg, conterrà un rinvio di cinque anni del divieto di immatricolazione di auto con motore a scoppio, spostandolo al 2040, ma solo per i veicoli ibridi plug-in e quelli con range extender (auto elettriche con motore a carburante che aiuta la batteria). Le emissioni di questi veicoli potranno essere compensate grazie all’utilizzo di biocarburanti avanzati e dei cosiddetti e-fuel, nonché all’utilizzo di acciaio green nella produzione di veicoli.

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