2024-01-09
Confindustria, la Liguria non sceglie il candidato
Antonio Gozzi (Imagoeconomica)
L’organizzazione locale stoppa la scelta tra Antonio Gozzi e Edoardo Garrone in vista delle candidature.Un eccesso di sicurezza potrebbe spegnere la lanterna di Confindustria a Genova e in Liguria. Non può che essere questa la sintesi dell’autocandidatura alla presidenza di Confindustria di Antonio Gozzi, (gruppo Duferco), già presidente di Federacciai. Annunciata in pompa magna nelle scorse settimane, di fatto la candidatura potrebbe essere già saltata. Ieri voci di stampa avevano annunciato un incontro chiarificatore tra lo stesso Gozzi e Edoardo Garrone, presidente di Erg e del Sole 24 Ore. Ma l’ex presidente della Sampdoria avrebbe preferito declinare l’invito, anche perché la proclamata candidatura di Gozzi potrebbe violare la legge confindustriale. Le regole parlano chiaro, il procedimento è lungo e tortuoso e viene rispettato da circa un decennio. E - norma fondamentale -i candidati alla presidenza non possono proclamare la loro candidature prima di averla comunicata alla commissione dei saggi. Il primo step, infatti, è la nomina della commissione che sarà chiamata a verificare i requisii di tutti coloro che si sono autocandidati: si insedierà entro la fine di gennaio o a inizio febbraio. Solo dopo aver ufficializzato i tre «saggi», quindi, si capirà quali potrebbero essere i profili più adatti a essere proposti per la carica di presidente. Se i candidati hanno i requisiti, i saggi che compongono la commissione verificheranno il grado di consenso ottenuto da ogni singolo candidato attraverso consultazioni in Italia. Coloro che hanno ottenuto il quorum necessario, affronteranno quindi il consiglio generale di marzo: chi ha il maggior numero di voti viene designato e poi solitamente eletto nell’assemblea. L’anticipo di Gozzi rischia di essere controproducente. Non a caso, il 4 gennaio scorso, è stata inviata una lettera del collegio speciale dei probiviri che ha ricordato come le candidature a mezzo stampa, prima di averle ufficializzate con i saggi, fanno scattare l’esclusione dalla competizione. A Confindustria Genova, invece, hanno evidentemente fatto i calcoli sbagliati. Nelle scorse settimane c’è stato un vero e proprio cortocircuito, fatto partire dalla figlia di Gozzi, Vittoria, potenziale candidata per il Partito democratico a una delle prossime elezioni nonché componente del consiglio di presidenza di Confindustria Genova. Sarebbe stata soprattutto lei, insieme al presidente della territoriale genovese Umberto Risso, a spingere per il pronunciamento di Genova e della Liguria a favore del padre per sostituire Carlo Bonomi. Così a metà dicembre Risso ha riunito gli organi dell’associazione del capoluogo ligure, annunciato la disponibilità da parte di Gozzi alla candidatura. La risposta sarebbe stata unanime. Salvo poi spaccare la Regione. Allo stato attuale, quindi, Genova e Liguria potrebbero partire con due candidati, se Garrone scenderà in campo, con appena tre voti: uno e mezzo a testa, un po’ troppo poco rispetto ai 180 del consiglio generale.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.