La falsa intercettazione contro Siri e la strategia per far fuori la Lega

La falsa intercettazione contro Siri e la strategia per far fuori la Lega
Ansa
Il Corriere della Sera insiste con l'intercettazione che non c'è. Oddio, lo fa con sempre minor vigore, nascondendosi dietro le carte della Procura dalle quali, è vero, emerge il sospetto che Armando Siri si sia fatto corrompere per far passare alcuni emendamenti. Ma un conto è che i magistrati formulino un'ipotesi di accusa a carico del sottosegretario, un altro che il principale quotidiano italiano si inventi un'intercettazione in cui un imprenditore accusa Siri. È di tutta evidenza che le due cose non sono uguali. E, se lo fossero, i pm l'altro giorno non sarebbero saltati sulla sedia dopo aver visto la prima pagina del giornale di via Solferino. E un importante inquirente non si sarebbe lasciato andare a uno sfogo. (...)
Buon ricordo, baluardo della cucina italiana
Vietri sul Mare, in Costiera amalfitana, si è trasformata nella capitale delle eccellenze tricolori per festeggiare il sessantesimo dell’Unione ristoranti. Che ha voluto rendere omaggio anche alla fabbrica di ceramiche che confeziona i preziosi e appetiti piatti.
«La tv può “imbonire” ma l’Intelligenza artificiale ha un potere totalitario»
Mauro Crippa (Imagoeconomica)
Il capo dell’informazione Mediaset Mauro Crippa: «Ho capito il pericolo dell’Ia quando mi sono trovato a litigare con Alexa. Il rapporto con il digitale, individuale e immersivo, ci risucchia».
Resa Ue: gli asset russi non si possono rubare
Ansa
Naufraga la proposta di usare i beni di Mosca sequestrati per destinarli al conflitto, anche se resta l’idea di disporre solo dei proventi finanziari «straordinari». La Bce bacchetta Unicredit: dovrà cessare subito le sue attività nel Paese di Putin.
  • Gerusalemme risponde agli ayatollah e colpisce nella zona di Isfahan, dove c’è un sito nucleare e altri luoghi strategici. Un attacco senza vittime e danni significativi, ma che suona come un avvertimento ai rivali storici.
  • Tensione a Parigi: un franco-iraniano si è introdotto nella sede diplomatica di Teherancon intenzioni minacciose. Avrebbe voluto «vendicare la morte del proprio fratello».

Lo speciale contiene due articoli.

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