2019-12-13
Condannato il segretario dell'ordine dei commercialisti: ha raggirato la cliente di 84 anni
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Il giudice Fabio Processo ha ritenuto colpevole in primo grado Massimo Rizza di Milano, condannandolo a tre anni per circonvenzione di incapace. Aveva convinto Adriana Fassa durante una visita in clinica a donargli la sua casa di Varazze.Ha approfittato dell'infermità mentale di una donna di 84 anni per farsi donare una casa a Varazze, un bell'appartamento di 80 metri quadri con vista mare, frutto del lavoro di una vita. Peccato che fosse il suo commercialista di fiducia, per di più il segretario dell'ordine dei commercialisti di Milano, Massimo Rizza. Per questo motivo ieri il giudice Fabio Processo della nona sezione penale del tribunale di Milano, ha condannato Rizza, a tre anni di reclusione per il reato di circonvenzione d'incapace. Aveva indotto Adriana Fasana, ottantaquattrenne storica docente di fisica del Politecnico di Milano e sua cliente, a donargli la nuda proprietà di quella casa al mare.Il giudice ha quindi riconosciuto la responsabilità per il reato contestato dal pm Macario Baj. L'accusa era appunto questa. Il commercialista ha abusato dello stato d'infermità e deficienza psichica della vittima nonché del suo isolamento per farle firmare l'atto di donazione nel cortile della clinica dove era ricoverata senza avvertire il personale sanitario e senza che ci fosse almeno un famigliare o la badante. L'avvocato di Rizza, Enrico Arena, aveva chiesto l'assoluzione piena e ora ricorrerà in appello. Il giudice, oltre ad emettere una condanna a tre anni di reclusione e cinque anni di interdizione dai pubblici uffici, ha ritenuto di accogliere le richieste formulate dalla difesa annullando l'atto di donazione ed assegnando alla parte civile un risarcimento di 100.000 euro,La vicenda era partita più di due anni fa quando il giudice Ilaria Mazzei aveva raccolto la testimonianza della professoressa Fasana. Le aveva raccontato tutto il dispiacere per essersi vista sottrarre un immobile comprato col frutto di tanti sacrifici. Il magistrato aveva rilevato la fragilità dell'anziana donna nominando quale amministratore di sostegno l'avvocato Marco Accolla, presidente dell'associazione nazionale italiana tutori ed amministratori di sostegno. Il professionista ha rappresentata la donna sino al dicembre 2017, quando si è spenta prima della fine della vicenda giudiziaria.
Giancarlo Giorgetti (Ansa)