È stata inaugurata oggi la nuova linea elettrica che fornirà all'isola energia rinnovabile e permetterà di azzerare le emissioni di Co2. Per realizzarla, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, ha investito 150 milioni di euro: «I nostri investimenti per rendere il sistema ancora più affidabile, efficiente e green possono concretamente contribuire alla ripresa economica del Paese», ha dichiarato l'amministratore delegato e direttore generale, Stefano Donnarumma.
Con un tratto lungo 19 chilometri Terna ha completato l'anello elettrico della capacità di 160 megawatt che permette all'isola di Capri di ricevere una fornitura di energia elettrica derivante da fonti rinnovabili grazie a un collegamento con la terraferma con Sorrento e Torre Annunziata. Il nuovo elettrodotto è stato inaugurato oggi alla presenza del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, delle autorità locali e dell'amministratore delegato di Terna, Stefano Donnarumma, il quale ha espresso tutta la sua soddisfazione attraverso queste parole: «L'opera che inauguriamo oggi ha una rilevanza storica in quanto rende più sicura da un punto di vista elettrico e con meno emissioni inquinanti un'isola come quella di Capri, simbolo di bellezza naturale riconosciuto in tutto il mondo. Il progetto ha visto la proficua collaborazione fra pubblico e privato e testimonia il ruolo fondamentale di Terna nella transizione energetica. I nostri investimenti per rendere il sistema ancora più affidabile, efficiente e green possono concretamente contribuire alla ripresa economica del Paese»
Per realizzare questo progetto, considerato un'opera all'avanguardia tecnologica, la società che gestisce la rete elettrica nazionale ad alta e altissima tensione ha investito complessivamente 150 milioni di euro e ha impiegato tecnologie con minimo impatto ambientale. Un esempio è la posa dei cavi sottomarini a una profondità di oltre 100 metri che è stata eseguita con particolari accortezze ingegneristiche, tra cui il «directional drilling», che hanno consentito di limitare le interferenze con gli ecosistemi marini e conservare le praterie di posidonia oceanica presenti lungo la costa, lasciando inalterati gli habitat e garantendo al contempo la protezione del collegamento elettrico. Inoltre, grazie alla dismissione dell'attuale centrale a gasolio presente sull'isola è possibile azzerare le emissioni inquinanti e incrementare allo stesso tempo la sicurezza. Grazie a questa nuova linea Capri entra a far parte a tutti gli effetti della rete elettrica nazionale per cui si stima un risparmio per il sistema elettrico collettivo di circa 20 milioni di euro all'anno e una riduzione di emissioni di Co2 pari a 130.000 tonnellate all'anno.

















