2024-05-15
Il Colle frena Forza Italia sul Superbonus
Sergio Mattarella (Imagoeconomica)
Moral suasion del Quirinale per evitare che le modifiche degli azzurri eliminino la retroattività dello «spalma crediti». Passa l’emendamento del governo con il voto di Iv e l’astensione di Fi. Rinviata la sugar tax. Stop agli sgravi fiscali sostenuti da Palenzona.Una giornata all’insegna della tensione, sia all’interno della maggioranza, che tra la stessa maggioranza e l’opposizione, si conclude con Italia viva e il gruppo Autonomie che «salvano» la maggioranza sostituendosi a Forza Italia. In serata, dopo una giornata ad alta tensione, l'emendamento del governo al decreto superbonus viene infatti approvato dalla Commissione finanze al Senato con il voto a favore di Italia Viva e l’assenza del senatore delle Autonomie, Pietro Patton e l’astensione di Forza Italia. Vota anche il presidente della Commissione, Massimo Garavaglia della Lega. È l’epilogo di un braccio di ferro durato ore: oggetto del contendere, i sub-emendamenti presentati da Forza Italia al maxiemendamento del governo sul Superbonus. In mattinata arriva una prima risposta positiva del governo alle rimostranze di Forza Italia, in relazione alla sugar tax: fonti di Palazzo Chigi fanno sapere che «la Presidenza del Consiglio e il ministero dell’Economia sono al lavoro per trovare una soluzione che consenta di posticipare al 2025 la cosiddetta sugar tax, la tassa sulle bevande zuccherate. Questa imposta, insieme alla plastic tax«, aggiungono dalla presidenza del Consiglio, è stata introdotta con la legge di Bilancio 2020 dal governo Conte II, ma fino ad oggi è stata oggetto di continui rinvii. Con la manovra 2024 l’ultima proroga è fissata a luglio 2024. Con l’emendamento del governo al Dl Superbonus, sono intervenute delle modifiche che hanno rinviato l’entrata in vigore della plastic tax al mese di luglio 2026, mentre la sugar tax è previsto che diventi operativa dal prossimo luglio ma in forma ridotta». Intervenendo a «Il giorno della Verità», il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, conferma: «Anche io non sono contento che entri in vigore la sugar tax, l’ultima legge di bilancio aveva fatto uno sforzo per rinviarla a luglio, con l’emendamento abbiamo fatto un ulteriore sforzo, dimezzando l’importo previsto per l’entrata in vigore al primo di luglio. Stiamo facendo esattamente in queste ore», aggiunge Giorgetti, «uno sforzo per cercare molto faticosamente di trovare una copertura finanziaria per rinviare l’entrata in vigore al primo gennaio del 2025, credo che alla fine ci arriveremo ma credo che non sia il tema centrale di politica economica del governo. Nel maxi-emendamento presentato c’è il rinvio al 2026 della plastic tax che non entra in vigore ma di questo nessuno mi ha ringraziato, mi auto-ringrazio da solo». Resta però da sciogliere il nodo più intricato per la maggioranza sul Superbonus, con Forza Italia che non si smuove dalla sua posizione contraria alla retroattività dello «spalma crediti» deciso dal governo, che prevede che per le spese del Superbonus sostenute nel 2024 si debba operare una ripartizione della detrazione in 10 quote annuali con, appunto, la retroattività dall’inizio dell’anno. I lavori della Commissione Finanze del Senato procedono a singhiozzo, con interruzioni e riprese, e Forza Italia non ritira i suoi sub-emendamenti contro la retroattività. La tensione cresce a dismisura quando arriva la notizia che il capogruppo di Fratelli d’Italia in Senato, Lucio Malan, ha comunicato l’aggiunta di un nuovo componente alla commissione, il senatore Salvatore Sallemi. I componenti della commissione Finanze passano così da 19 a 20: l’opposizione si scatena, perché denuncia che questo «ritocco» serva a neutralizzare i voti di Forza Italia sulla retroattività. Una sequenza di dichiarazioni di protesta si sussegue, fino a quando il presidente del Senato, Ignazio La Russa, chiarisce che l’aggiunta di Sallemi alla Commissione Finanze sarà effettiva da oggi. Cresce l’attesa sull’esito del voto in commissione, che slitta alle 18: arriva il parere contrario del ministero dell’Economia ai sub-emendamenti di Fi sulla retroattività dello spalma crediti. A quanto ci risulta, anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, avrebbe fatto arrivare al governo la sua perplessità in merito a modifiche che non provengono dal governo, quindi anche quelli sulla retroattività. Nella moral suasion del Quirinale finiscono anche emendamenti che, come ha raccontato il nostro giornale, stavano particolarmente a cuore al presidente dimissionario di Crt, il banchiere Fabrizio Palenzona, che se approvati avrebbero esteso anche agli investimenti e alle relative quote la possibilità di concordare con il fisco un valore di pagamento delle quote scontato purché concordato in anticipo. In serata, tornando ai sub-emendamenti di Fi sulla retroattività dello spalma crediti, arriva il colpo di scena che può «salvare» la maggioranza: trapela infatti la notizia che il senatore delle Autonomie Pietro Patton, in quota opposizione, non parteciperà al voto in commissione Finanze e che il gruppo non lo sostituirà. Patton decide di non partecipare alla votazione in seguito all’approvazione di un suo emendamento che prevede che le nuove regole sul Superbonus si applicano, per le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e Bolzano, «compatibilmente con i rispettivi statuti». Alla fine, però, arriva il voto favorevole di Italia Viva a chiudere la partita.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.