2025-10-20
Claudio Durigon: «La nostra è una manovra sociale»
Il sottosegretario leghista: «Le critiche di Pd e M5s sono staccate dalla realtà. Se Landini continua con le sue uscite, governeremo altri dieci anni. Adesso le aziende devono fare la loro parte e alzare i salari».Claudio Durigon, sottosegretario leghista al Lavoro, come interpreta l’uscita del segretario della Cgil Landini, che dà della «cortigiana» al premier?«Le uscite di Landini, gli scioperi delle ultime settimane, gli appelli alla “rivolta sociale” dimostrano che il segretario della Cgil punta semplicemente ad avere consenso. Si muove come un elefante in cristalleria. Finché c’è Landini rischiamo di governare altri dieci anni. Abbiamo bisogno di un sindacato che torni a parlare di lavoro».Qual è il piatto forte della manovra da quasi 19 miliardi?«È una manovra che aiuta famiglie e lavoratori. Dopo i 10 miliardi del taglio del cuneo, la sforbiciata all’Irpef è certamente un passo importante, come la flat tax al 5% per i rinnovi contrattuali. L’obiettivo è ridare linfa al nostro tessuto sociale e produttivo, sull’onda della buona notizia relativa al rialzo del rating: l’Italia è stata promossa in serie A, segno che stiamo andando nella direzione giusta».Sul prelievo alle banche, che copriranno spesa sanitaria e sgravi all’Irpef, ci sono state discussioni accese nella maggioranza.«È un bene che le banche abbiano accettato. Negli ultimi anni gli istituti bancari hanno portato a casa profitti rilevanti, e abbiamo ritenuto giusto destinarne una parte ai cittadini».Non c’è il rischio di futuri rincari sulla clientela?«Oggettivamente le banche negli ultimi tempi hanno guadagnato tantissimo, siamo nell’ordine di 130 miliardi circa negli ultimi tre anni. Gli istituti ci sono venuti incontro, e numeri alla mano non hanno bisogno di scaricare nessun costo sui clienti. Se non possiamo applicare una piccola tassa a chi incamera enormi profitti, allora nessun cittadino sarebbe più tassabile. Penso che, anche per le banche, sia molto più importante la lode delle agenzie di rating appena ricevuta, che le rende molto più forti sul mercato».Sulla previdenza è stato confermato l’aumento dell’età pensionabile, seppur graduale. Un mese in più nel 2027, e due mesi nel 2028. «Sì, ed è l’unico piccolo rammarico che ho in questa manovra. Però abbiamo fatto capire agli alleati che era importante dare un segnale, rendendo più graduale l’aumento. Durante tutto il 2026 troveremo le risorse per fermare l’aumento di aspettativa di vita previsto».Il capitolo rottamazione, con una platea potenziale di 16 milioni di italiani, fa felice la Lega?«Sì perché molti italiani potranno diluire in 9 anni, con rate di uguale misura, la possibilità di spalmare il proprio debito con lo Stato. Escludendo però i furbetti che non hanno mai presentato la dichiarazione dei redditi».In ogni caso, l’opposizione ha bocciato la manovra. «Tutta austerity», dice Elly Schlein. «Volete affrontare uno tsunami con il secchiello», secondo Giuseppe Conte.«Sono distaccati dalla realtà. Questa è una manovra di buon senso che guarda alle necessità concrete dei cittadini. Capisco che l’opposizione debba sempre cercare la polemica, ma per certi versi questa è una manovra di sinistra, cioè attenta al sociale».Il presidente Mattarella punta il dito contro i salari troppo bassi e agli squilibri nelle retribuzioni. «I salari non sono cresciuti per anni. Il governo Meloni ha tagliato il cuneo fiscale, introdotto la flat tax, ma l’inflazione più alta del previsto ha colpito il potere d’acquisto. Credo che le imprese e Confindustria dovrebbero mettersi una mano sulla coscienza, e dare una mano in sede contrattazione, in vista di un reale incremento dei salari».Cioè?«I salari li pagano le aziende. Se i prezzi aumentano, è possibile che le aziende abbiano avuto introiti maggiori. La redistribuzione deve essere equa, e come ha detto Giorgetti in Parlamento, rinnovo l’invito alle imprese perché abbiano un’attenzione maggiore al fine di avere salari più adeguati. Se i prezzi delle camere d’albergo, tanto per fare un esempio, hanno avuto un’impennata, forse sarebbe il caso di aumentare il salario dei lavoratori del settore alberghiero».Perché continuate ad essere contrari al salario minimo?«Perché è un boomerang. Abbassa il livello dei salari medi. Non abbiamo bisogno dei 9 euro per legge, perché tutti i salari sarebbero spinti verso il basso. Non solo è un’idea controproducente, ma ben presto potrebbe arrivare una sentenza europea che la renderebbe inapplicabile».Cosa si aspetta dal voto regionale in Veneto? Luca Zaia ha deciso di correre come capolista, con qualche frecciata polemica nei confronti degli alleati.«Il nostro candidato Alberto Stefani avrà un grande futuro, ed è in continuità con l’amministrazione di Luca Zaia, il quale scende in campo per dargli più forza».In Campania, la partita sembra decisamente più dura.«Sento nell’aria un profumo diverso. La gente non vuole affidarsi al tandem Fico-De Luca, una coppia da macchietta teatrale, simbolo dell’inciucio. Potrebbero esserci grandi sorprese».
«Ci sono forze che cercano di dividerci, di ridefinire la nostra storia e di distruggere le nostre tradizioni condivise. La chiamano la cultura woke». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un video messaggio al gala 50esimo anniversario della National Italian American Foundation a Washington. "È un tentativo di cancellare la storia fondamentale degli italoamericani e di negare il loro posto speciale in questa nazione. Non glielo permetteremo. Il Columbus Day è qui per restare», ha aggiunto il presidente del Consiglio ringraziando Donald Trump per aver ripristinato quest'anno la celebrazione.
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L'amministratore delegato e direttore generale di Gruppo FS Stefano Antonio Donnarumma premiato a Washington
L’amministratore delegato del Gruppo FS Italiane ha ricevuto il Premio Dea Roma della National Italian American Foundation per il contributo alla modernizzazione delle infrastrutture di trasporto e alla crescita sostenibile del Paese.
La NIAF (National Italian American Foundation) ha conferito a Stefano Antonio Donnarumma, amministratore delegato e direttore generale del Gruppo FS Italiane, il Premio NIAF Dea Roma come leader nell’eccellenza ingegneristica per la crescita nazionale e l’infrastruttura sostenibile.
La cerimonia si è svolta sabato 18 ottobre 2025 durante il Gala del 50° Anniversario della NIAF, all’Hotel Washington Hilton di Washington D.C. negli Stati Uniti d’America. Il riconoscimento è stato assegnato per evidenziare il ruolo cruciale svolto da Donnarumma nella trasformazione e modernizzazione delle infrastrutture di trasporto italiane, con un forte impegno verso la sostenibilità e l’innovazione.
«È un vero onore ricevere questo premio che ho il piacere di dedicare a tutti gli italiani che creano valore sia nel nostro Paese che all’estero e diffondono principi volti a generare competenze specifiche nell’ambito dell’ingegneria, della tecnologia e dell’innovazione. Nel Gruppo FS Italiane abbiamo avviato quest’anno un Piano Strategico da 100 miliardi di euro di investimenti che rappresenta un motore fondamentale per la crescita e lo sviluppo del Paese». ha dichiarato Stefano Antonio Donnarumma.
Sotto la guida di Donnarumma, il Gruppo FS sta promuovendo importanti progressi nello sviluppo di linee ferroviarie ad Alta Velocità e nelle soluzioni di mobilità sostenibile, contribuendo a collegare le comunità italiane e a supportare gli obiettivi ambientali nazionali. Il Piano Strategico 2025-2029 include diversi interventi per migliorare la qualità del servizio ferroviario, costruire nuove linee ad alta velocità e dotare la rete del sistema ERTMS per garantire maggiore unione fra le diversi reti ferroviarie europee. Più di 60 miliardi è il valore degli investimenti destinati all'infrastruttura ferroviaria, con l'obiettivo di diventare leader nella mobilità e migliorare l’esperienza di viaggio. Questo comprende l’attivazione di nuove linee ad alta velocità per collegare aree non ancora servite, con l'obiettivo di aumentare del 30% le persone raggiunte dal sistema Alta Velocità. Sul fronte della sostenibilità, inoltre, il Gruppo FS - primo consumatore di energia elettrica del Paese con circa il 2% della domanda nazionale – si pone l’obiettivo di decarbonizzare i consumi energetici attraverso la produzione da fonti rinnovabili e l’installazione di oltre 1 GW di capacità rinnovabile entro il 2029, pari al 19% di tutti i consumi del Gruppo FS, e di circa 2 GW entro il 2034. Fondamentale è anche il presidio internazionale, con una previsione di crescita del volume passeggeri pari al 40%.
Il Gruppo FS ha infatti inserito lo sviluppo internazionale tra le sue priorità, destinando una quota significativa degli investimenti al rafforzamento della propria presenza oltre confine. L’obiettivo è consolidare il posizionamento del Gruppo in Europa, ormai percepita come un’estensione naturale del mercato domestico, e promuovere una rete ferroviaria sempre più integrata e in linea con i principi della mobilità sostenibile.
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