2022-03-18
Cipro è ancora la cassaforte dei russi: tiene in pancia più di 200 miliardi
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Secondo gli ultimi dati pubblicati dalla Banca centrale russa, gli investimenti diretti che il Paese fa verso l'estero ammontano a 391.112 miliardi di dollari. Circa 103.589 sono direttamente legati a Paesi europei, di cui 69.589 riguardano stati membri dell’Ue. Tra questi Cipro rimane la prima destinazione con 201.190 miliardi. Completano il podio Austria con 27.677 e Olanda con 24.636.Continuano le tensioni geopolitiche a causa dell’invasione dell’Ucraina, da parte della Russia. Una guerra, quella voluta da Vladimir Putin, che non si sta però combattendo solo con le armi ma anche economicamente. L’Occidente ha infatti risposto alle mosse russe imponendo sanzioni, via via sempre più severe, con l’obiettivo di indebolire fortemente l’economia russa e portare Putin a un tavolo di confronto per trovare un accordo con l’Ucraina. Mosse, quelle dell’Occidente, che stanno iniziando a dare i frutti, dato che le principali agenzie di rating hanno deciso di tagliare il rating sovrano della Russia, portandolo al livello «spazzatura» (l’anticamera del default).Una situazione che economicamente sta dunque andando a pesare sempre di più sulla patria di Putin che non è riuscito a spezzare i legami economici con l’Occidente, nonostante i suoi sforzi degli anni passati. Se infatti si guardano gli ultimi dati pubblicati dalla Banca centrale russa, gli investimenti diretti esteri che la Russia fa verso l'estero ammontano a 391.112 miliardi di dollari al 30 settembre 2021 (ultimi dati disponibili). Circa 103.589 miliardi sono direttamente legati a Paesi europei (69.589 riguardano stati membri dell’Ue). Se si entra nel dettaglio degli investimenti diretti esteri si nota come il primo paese di destinazione dei soldi russi è Cipro (201.190 miliardi). Con il Paese c’è un legame di lunga data, tanto che nel 2012 Moody’s aveva stimato come i depositi di aziende e banche russe a Cipro superassero il Pil del Paese. Ma non solo perché negli anni Cipro è stata usata dagli oligarchi russi anche per riciclare il denaro proveniente da attività illecite, oltre che per il suo regime fiscale di favore. L’isola è infatti presente tra i maggiori paradisi fiscali a livello internazionale ed è stata coinvolta in diversi scandali. Ultimo fra tutti, la vendita dei passaporti d’oro. Cipro (insieme a Malta) sono finite sotto la lente d’ingrandimento dell’Ue proprio per queste loro pratiche poco «pulite» (si sono concessi i passaporti Ue anche a persone che per i loro trascorsi, seguendo le procedure standard, non avrebbero mai ottenuto la cittadinanza). In cambio di investimenti nell’economia nazionale si davano dunque passaporti ai cittadini extra Ue, tipicamente russi, per quanto riguarda Cipro, in modo che questi potessero avere libero accesso al mercato dei capitali e non solo dell’Ue.Nel 2020 a causa della pandemia si è registrato un aumento del 49% di queste richieste. Questa volta però l’obiettivo era ottenere la cittadinanza di un paese Ue che avesse un buon sistema sanitario, rispetto al proprio. A fine 2020 il governo di Cipro ha dichiarato di voler sospendere il programma visti d’oro, dopo i diversi scandali venuti alla luce. Il Paese rimane comunque una delle mete preferite dei soldi provenienti dalla Russia. Al secondo posto, per quanto riguarda gli Ide, troviamo l’Austria con 27.677 miliardi di dollari, al terzo l’Olanda con 24.636 miliardi e al quarto la Svizzera con 20.033 miliardi. Importante anche il legame con la Confederazione elvetica dove molti oligarchi russi hanno diversi conti correnti. La decisione della Svizzera di unirsi alle sanzioni economiche dell’Ue contro la Russia ha rappresentato infatti un passo molto importante, perché si sono andate a bloccare possibili vie di fuga finanziarie attraverso il Paese. Se si va avanti nella lista, troviamo in quinta posizione un altro paradiso fiscale, finito più volte al centro di diversi scandali: il Jersey (18.731 miliardi di dollari), seguito dal Regno Unito (13.969 miliardi) e Singapore (10.790). Per quanto riguarda la patria di sua maestà Elisabetta II, c’è da sottolineare il forte legame esistente con la Russia, iniziato a deteriorarsi nel 2018. Il mercato immobiliare inglese è infatti stato sfruttato per diversi anni dai russi (anche) per riciclare denaro sporco, oltre che per ottenere il visto inglese. Andando avanti nella classifica, all’ottavo posto si trova la Germania (8.344 miliardi), poi la Turchia (6.512 miliardi), gli Usa (6.163), la Spagna (6.244) e poi il nostro Paese con 2.688 miliardi di dollari in arrivo dalla Russia.
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