2020-03-09
«Ci servono subito 20 miliardi. Se Bruxelles si rifiuta faremo più deficit»
Il sottosegretario all'Economia Alessio Villarosa: bisogna estendere all'intera Lombardia i rimborsi finora previsti per le zone rosseSottosegretario Villarosa, dove si trova in questa domenica? «A Messina, sto risalendo su a Roma, di corsa». Non vi potete più fermare un momento? «Abbiamo troppe partite decisive aperte».Quali?«Ci servono almeno 20 miliardi di euro nei prossimi mesi, per gestire quello a cui andiamo incontro». Così tanti?«Dobbiamo riuscire ad ottenerli al più presto, e fra poco le spiegherò perché». Condivide il decreto di sabato notte?«Sì. Se siamo arrivati a prendere una scelta di questo tipo - anche drastica, intendo - era assolutamente necessario». Mi spieghi la logica. «L'emergenza sanitaria in Lombardia era arrivata al limite. Sabato il balzo dei nuovi contagiati è stato enorme». Tanto da produrre la chiusura di un'intera regione? «Il picco è stato di oltre 1.100 contagiati in un giorno. Abbiamo 3,2 letti per 1.000 abitanti, meno della metà di Francia e Germania. Dobbiamo cambiare paradigma». Che cosa pensa della fuga di notizie? «La Cnn dichiara di aver ricevuto la bozza dalla Regione Lombardia. Non so se sia vero, ci sono smentite, certo non è opera del governo. Chiunque lo abbia fatto, è stata una scelta scellerata: rischiamo di creare il panico». Tra i cittadini?«Far uscire una bozza di questo tipo significa creare incertezza. Sono sconcertato».Alessio Villarosa, deputato del M5s, sottosegretario all'Economia. Racconta che in queste ore febbrili nel suo ministero stanno impazzendo per fare il calcolo di quello che costeranno i rimborsi. Spiega il metodo seguito con le prime zone rosse, spiega perché da oggi questo regime di spesa - con costi enormi - dovrà essere esteso anche a tutta la Lombardia. Dice che dal ministro Roberto Gualtieri vorrebbe che partisse una richiesta più alta dei 7,5 miliardi già virtualmente concessi da Bruxelles. E spiega perché.Quali sono le sue competenze in queste ore? «Purtroppo, non avendo ancora ricevuto le nostre deleghe, stiamo facendo tutti tutto. Io in questi anni mi sono sempre occupato di sistema bancario e finanziario. Noi pensiamo ai vaccini medici, ma il primo vaccino contro il collasso sarà il credito». Andiamo ai 20 miliardi di deficit richiesti, una enormità. «Io avrei chiesto già oggi un ampliamento “fino a 20 miliardi". Già nella lettera di cui discutiamo in Parlamento». Però si dice: intanto iniziamo con questi. «Attenzione ai tempi e agli ordini di grandezza dei problemi che affrontiamo». Mi dica dei primi. «Perderemo già una settimana per votare in Aula e in Commissione. Inizieremo gli interventi, e intanto il denaro correrà: perché non chiedere subito 20 miliardi e usare man mano quelli che ci servono? Mi pare più facile che dover battere continuamente cassa». Servono così tanti soldi? Mi dia una misura. «Partiamo dalla zona rossa che già c'era. Gli imprenditori e i commercianti hanno bisogno di soldi cash. E hanno ragione. Per chi è stata imposta la chiusura, il ragionamento che si sta facendo al ministero è questo: bisogna di garantire buona parte dell'incasso giornaliero». Con quale parametro, visto che adesso tutto è crollato?«Una media ponderata sugli incassi degli ultimi 2 anni precedenti di ogni attività». E gli altri? «Per i liberi professionisti della zona rossa abbiamo già deciso l'erogazione di un contributo di 500 euro al mese».È poco. «Veramente sono tutti contenti che si partisse subito da un introito sicuro».Ma da adesso questa misura deve essere estesa a tutta la Lombardia!«Esatto. Prediamo come un piccolo modello la vecchia zona rossa, che includeva 3.300 aziende e un volume di affari stimato in 70 milioni a settimana». Sono 3 miliardi all'anno, forse di più!«Esatto. E il ragionamento del M5s oggi è: a chi chiedi uno stop obbligato non puoi non estendere queste stesse misure». Per chi non era esercente o libero professionista cosa accade? «Estendiamo la Cassa integrazione anche sotto i 15 dipendenti». Che ancora non c'è. «Ma la misura è già decisa. Entrerà presto nel decreto complessivo». Molti settori erano esclusi dalla normale cassa in vigore. «E infatti noi ampliamo a tutte le categorie legate al turismo e questo costerà non meno di 3 miliardi: fiere, bar, ristoranti, alberghi». Solo chi ha chiuso? «Non solo. Alcuni non hanno chiuso ma non hanno più avuto ritorni. E anche questi casi devono essere rimborsati, perché sono stato investimenti importanti». Un fiume di denaro. «Appunto. Credo sia meglio trattare subito piuttosto che chiedere a rate». Vi accusano di navigare a vista. «Respingo questo addebito. Tutto ciò di cui parliamo non ha precedenti. Non abbiamo orizzonti temporali, non sappiamo quanto durerà, non abbiamo dati certi. Chi uscirà per primo dalla chiusura? Quando? Se Einstein venisse nei nostri uffici a fare i calcoli non avrebbe tutti gli elementi che gli servono per dire la cifra finale». Mi dica le altre cose che verrano messe nere su bianco. «Nelle zone colpite tutti i mutui saranno sospesi. Tutte le tasse saranno sospese. Tutte le imposte sulla casa saranno sospese». E ci riuscirete?«Ci deve essere una grande moratoria economica». Lei che faceva prima? «Avevo una azienda di prodotti sanitari». Il primo voto della sua vita a chi lo ha dato? «Ehhhh...».Perché non risponde? «An. Vengo da destra. Poi, per disperazione, ho votato anche a sinistra. Ero già post ideologico allora». E Grillo?«L'ho conosciuto dopo la sua storica traversata». Primo mandato?«Nel Parlamento del 2013». Perché ha chiuso l'attività?(Ride). «Il maledetto - parlo di Beppe - mi disse: c'è il conflitto di interessi. Devi». E quindi? «Quando finisco mi ritroverò in mezzo a un strada. Come molti italiani, purtroppo. Questo mi dà forza». In che? «Sono certo che ce la faremo tutti: sia io sia loro».
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