2024-09-27
«Chemsex», il docufilm Sky sul mondo della droga dello stupro
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«Chemsex - La droga dello stupro» (Sky)
La cronaca, nel caso dell’ultimo documentario Sky Original, non è il fine, ma il mezzo: il pretesto attraverso il quale raccontare cosa sia la droga dello stupro, a quale diffusione capillare sia andata incontro, quanto difficile sia riconoscerla e, con ciò, evitarla. Chemsex – La droga dello stupro, in onda alle 22.55 di martedì 24 e mercoledì 25 settembre su Sky Crime (e disponibile poi su Now Tv), è un lavoro d’inchiesta, in cui il Ghb, il Gbl e il Bd sono contestualizzati all’interno della cronaca più recente.Alberto Genovese è il primo motore della narrazione. La sua ostentata magnificenza, le feste opulente, organizzate su quella che sarebbe stata ribattezzata «Terrazza Sentimento», lo stuolo di ragazzine, stordito e poi violato. Il modus operandi dell’imprenditore, condannato a sei anni e undici mesi di carcere, è ricostruito con dovizia di dettagli. Ma Chemsex, per quel che lo riguarda, finisce lì. Lo scopo sotteso al documentario non è quello di ricostruire la vicenda Genovese, di far da cassa di risonanza al suo pentimento presunto, alle richieste che il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha rigettato. Non c’è alcun approfondimento particolare del caso, che, anzi, è universalizzato: primo fra i tanti che hanno come fulcro l’uso di queste nuove droghe.Chemsex – La droga dello stupro è un’analisi del mercato relativo alle sostanze stupefacenti. È il tentativo di capire come questo sia mutato, come il web lo abbia reso immenso e dinamico, accessibile e pure facilmente. Il Gbl, gamma-butirrolattone, che diventa Ghb a contatto con la saliva, è la più usata fra le sostanze che rientrano nella categoria di «Chemsex», principi chimici in grado di facilitare la prestazione sessuale. Reperirla è cosa che qualsivoglia individuo dotato di computer o smartphone può fare in pochi minuti. La si compra su Internet, comodamente racchiusa all’interno di un flaconcino. Non la si deve tagliare né preparare. Così com’è, la si versa in un bicchiere. Non ha odore, meno che mai sapore. Accorgersi di assumerla è impossibile. Ricordare come, quasi. Una volta bevuta, la droga dello stupro agisce in fretta. Dieci, quindici minuti, e si perde conoscenza, perdendo parimenti la capacità mnemonica. Il ritorno alla consapevolezza richiede ore, cinque all’incirca.«In venticinque anni di mestiere, ho raccolto molte testimonianze: è il modo che preferisco di fare inchieste, perché nessuna carta giudiziaria lascia emergere esperienze ed emozioni quanto i racconti delle persone coinvolte», ha spiegato Romina Marceca, cronista di Repubblica e autrice, insieme a Daniele Autieri, del documentario. «Non c’è un’età più colpita di altre, tra le vittime. Ho parlato con donne dai 18 ai 50 anni, che stavano attraversando periodi particolari della loro vita quando hanno incontrato lo stupratore. Stefania, per esempio, è una persona matura, ma era in un momento di fragilità dopo il lutto della madre.Bianca, violentata a Capodanno del 2020, è figlia di un diplomatico ed è cresciuta cambiando spesso città. Maria, 20enne drogata da un ex calciatore e filmata durante la violenza, era arrivata dal Perù cercando una vita migliore in Italia. In Chemsex, appare anche una 32enne che ha scelto di studiare Psicologia e, oggi, è una terapeuta, forse proprio per il trauma subito a 16 anni, quando le sostanze usate erano diverse da quelle che circolano oggi. Uscita da scuola, un ragazzo della Roma bene le aveva proposto di bere qualcosa al bar. Era stata la madre, vedendola rientrare tardi con i leggings a rovescio, a portarla in ospedale, dove sono emerse le tracce di una violenza che la figlia non ricordava». Di queste donne, alcune parlano nel documentario, rievocando casi di cronaca su cui, poi, esperti di diversa natura sono chiamati a pronunciarsi. «Con Chemsex, Sky Crime rinnova la sua attenzione alle tematiche sociali. Questo nuovo speciale cercherà di far luce su un fenomeno che sta diventando sempre più pericoloso, specialmente tra le nuove generazioni. Siamo orgogliosi di portare avanti con Sky un impegno comune contro tutte le forme di violenza, sensibilizzando il pubblico e promuovendo consapevolezza», ha aggiunto Daniele Giuliani, Senior Director Programming and Acquisition A+E Networks Italia.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.