2021-11-08
Cercate la verità (e spegnete il televisore)
Aristotele e San Tommaso d'Aquino ci hanno insegnato che esiste ed è una sola, ma tutto è stato rovinato dalla filosofia hegeliana. Il nostro cervello, bombardato dalle immagini, non distingue più realtà e finzione: ecco perché dobbiamo iniziare a proteggerloVeritàAdesso la verità è leggermente ammaccata. Si è ingentilita. La verità per definizione può essere dura, spinosa e ruvida. Adesso è diventata flessibile, posizionabile, opinabile, carina, simpatica, vegana e gay friendly, fluida come le leggende più di moda, morbida come le sabbie mobili. Questo è lo schema del cosiddetto politicamente corretto: che qualcosa sia vero o falso è irrilevante. Importante è che non possa far sentire dispiaciuto nessuno degli appartenenti alle minoranze che le élite del politicamente corretto hanno eletto a loro protette. I cristiani che vivono nelle terre dell'islam, per esempio, non fanno parte di questo gruppo.Nel politicamente corretto non conta più la dualità vero/falso. La domanda che bisogna farsi è: ciò che voglio dire potrebbe offendere qualcuno? Anzi, meglio: potrebbe offendere qualcuna delle cosiddette minoranze protette? In questo caso non lo si può dire. Il fatto che sia vero diventa irrilevante, anzi diventa un'aggravante. La civiltà cristiana europea è stata basata sulla verità, vale a dire sulla descrizione della realtà, che comincia con Aristotele e prosegue con san Tommaso d'Aquino. Il sillogismo e il principio di non contraddizione hanno permesso alla civiltà di nascere e fiorire, di costruire cattedrali e scoprire il movimento delle stelle. All'inizio delle sue lezioni san Tommaso mostrava una mela, e spiegava: questa è una mela, chi non è d'accordo può andarsene. All'inizio delle mie conferenze spesso mostro una mela, se è possibile una mela assolutamente rossa, è più coreografica, e chiedo al pubblico di dirmi di che colore è. Ovviamente mi rispondono che è rossa. Vero, ma se tagliamo in due la mela vediamo che è bianca. La parte bianca è più grossa di quella rossa. Quindi le frasi: la mela è rossa e la mela è bianca sono entrambe vere. La verità quindi varia a seconda dei punti di vista? Di verità c'è ne può essere più di una? No, la verità è sempre e solo una. Due frasi contraddittorie non possono essere entrambe vere, possono essere entrambe false in quanto incomplete. La mela è rossa fuori, bianca dentro, marrone molto scuro nei semini e nel picciolo, esattamente come una casetta bianca col tetto rosso non è né bianca né rossa: è bianca nei muri e rossa nel tetto. La verità è sempre e solo una.Il declino della civiltà europea è cominciato con Hegel, vale a dire con la perdita della verità, con il concetto folle che tutto e il contrario di tutto vadano bene e possano convivere. La tesi incontra l'antitesi, prima la picchia ma poi ci si mette insieme così da fare la sintesi. Non si sa cosa voglia dire, ma suona benissimo. Non c'è più bisogno di scegliere tra verità e menzogna. Va bene tutto. Qualsiasi fesseria può far parte del processo dialettico, dorata da una qualche razionalità: è sufficiente che una sola persona la trovi razionale e diventa reale. La realtà quindi si ammanta di soggettivismo, cioè viene negata. La domanda che tanti si fanno ora è: ma a noi cosa importa? Quante persone hanno letto Hegel? Tra gli adolescenti, quanti lo hanno sentito nominare? Eppure la nostra civiltà ha perso il senso del reale e della verità. La base del politicamente corretto è la negazione, falsamente compassionevole, della verità e ora non sappiamo più cosa è vero e cosa è falso. Enormi falsificazioni sono entrate nella nostra vita. Saddam Hussein aveva davvero le armi chimiche? Muammar Gheddafi era veramente così pericoloso? In Afghanistan i nostri soldati sono morti per la democrazia o per un oleodotto? Quante persone sono morte davvero per il Covid 19? Quando ci dicono con aria preoccupata che ci sono nuovi contagiati, puta caso nei luoghi dove qualcuno sta osando protestare, che vuol dire contagiato? Parliamo di una persona malata o di un tampone casualmente positivo dove si sono moltiplicati i cicli? La frase «sulla base di trattamenti eseguiti il focolaio maggiore sarebbe riconducibile ai partecipanti alle ripetute manifestazioni», usa il condizionale presente, cioè indica un'ipotesi che è venuta in mente a qualcuno e che non è verificata, eppure viene venduta come descrizione della realtà.Nel momento in cui la nostra civiltà ha perso il senso del reale è diventata molto facilmente manipolabile ed è diventata anche molto più depressa. La depressione non esisteva quasi fino all'Ottocento. Non è descritta nella Bibbia. Esisteva la disperazione, che è un concetto diverso. Il cervello umano attuale è uguale a com'era durante l'età della pietra. Noi disponiamo del cervello preistorico. Il cervello dà per scontato che tutto quello che vede sia vero. La nascita della fotografia e soprattutto della cinematografia ha creato una realtà alternativa e la parte razionale del cervello non sempre è in grado di distinguere tra vero e falso, quella emotiva poi non distingue mai. È stata la cinematografia a scardinare il senso del reale. Hitler sarebbe ugualmente riuscito a ipnotizzare il popolo tedesco senza cinegiornali? La narrazione della cosiddetta pandemia avrebbe avuto ugualmente successo senza immagini e se non fosse stata preceduta nei decenni scorsi da innumerevoli film su catastrofici eventi sanitari? Come si distingue il vero dal falso? Qualsiasi cosa mi venga mostrata per immagini il mio cervello emotivo la percepisce come vera. È quindi il caso di fare un'enorme attenzione a quello che entra nel nostro cervello per immagini. Noi dobbiamo recuperare il senso della realtà del sillogismo. La verità è una, può essere sgradevole, ma va cercata. Oggi il nostro cervello, bersagliato continuamente com'è da immagini irreali, non è tecnicamente in grado di conservare il senso del reale. Pensiamoci bene perciò prima di guardare la televisione. Ogni cosa che guardiamo finisce nel nostro cervello. Pensiamoci due volte prima di vedere un film, guardiamo sempre con molta attenzione e molto senso critico. Cominciamo a concedere un tempo limitato alla televisione: un'ora al giorno. Un solo film e guardato con molta attenzione, perché bisogna partire dal presupposto che chiunque mostri immagini, sta facendo propaganda a qualcosa. La televisione ha capacità ipnotiche superiori alle nostre capacità di difesa: sono basate sulla capacità di mandarci in ritmo cerebrale alfa. Se vogliamo diventare cercatori di verità, ed è l'unica strada per sopravvivere, occorre cominciare a proteggere il nostro cervello. La capacità critica è vigile sulla parola scritta, l'articolo, il libro: qui è enormemente più alta della capacità critica sulle immagini. A Hegel dobbiamo l'avvento di comunismo, nazismo, narrazione pandemica ed ecologismo che odia l'uomo. Com'è stato possibile che Hegel abbia influenzato tutta la filosofia attuale, visto che il 95% delle persone neanche lo ha mai sentito nominare o comunque non l'ha letto? Il cinema e la televisione sono diventati inevitabilmente le armi con cui élites hegeliane hanno dissociato i popoli dalla realtà. Il cinema, la televisione e le immagini sono come lo zucchero: piacevoli a piccole dosi, disastrose oltre un certo limite. La verità esiste ed è una, e non sarà la televisione a darcela. Diventiamo cercatori di verità. La verità è figlia del tempo, prima o poi arriva. La giustizia è figlia della verità, e quindi anche la giustizia prima poi arriva. La verità vi renderà liberi. La menzogna rende schiavi. Combatti fino alla morte per la verità e Dio combatterà per te è scritto nel Siracide.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)