2023-03-09
Cdm a Cutro con la maggioranza in tensione
Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi (Ansa)
La Lega prova a forzare la mano sul ripristino dei decreti Sicurezza. Certe, comunque, le linee guida: stretta sui trafficanti di esseri umani, semplificazione burocratica per i regolari, espulsioni più facili. Franco Corbelli (Diritti civili) : «Seppelliamo le vittime a Tarsia». «I decreti Salvini erano nel programma elettorale, insieme al blocco navale: vedremo nelle prossime ore se ci sarà il consenso di Fratelli d’Italia»: il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, lancia la sfida all’alleato poche ore prima del Consiglio dei ministri che si riunisce oggi a Cutro, e che varerà alcuni provvedimenti sul fronte dei migranti. Un Cdm le cui linee guida, come apprende La Verità da fonti di Palazzo Chigi, sono una stretta sui trafficanti di esseri umani con pene aggravate in caso di morte dei migranti e una semplificazione burocratica e amministrativa per chi intende entrare nel nostro Paese in modo regolare. Si renderanno anche più facili le espulsioni, ma va sempre considerato che prima di rimpatriare un immigrato occorre analizzare la condizioni in cui si trova il Paese di origine. «Se arrivi illegalmente nel Regno Unito», ha twittato ieri a questo proposito Matteo Salvini, in riferimento alla politica sull’immigrazione del primo ministro inglese Rishi Sunak, non puoi chiedere asilo, non puoi beneficiare del nostro sistema di protezione dalla schiavitù moderna, non puoi pretendere tutele umanitarie fasulle, non puoi restare». Infine, si metteranno a punto i flussi di immigrati regolari e si interverrà per migliorare le condizioni dei centri di accoglienza. Questi i titoli dei paragrafi, ma bisognerà però attendere la conclusione del Cdm per conoscere i dettagli, poiché in maggioranza, fino a ieri sera, non si era trovata la quadra. Una giornata, quella di ieri, caratterizzata da un balletto sulla convocazione del preconsiglio, la riunione che di consueto serve a mettere a punto i decreti da varare in Cdm: previsto per ieri alle 16, è stato rinviato a oggi alle 8.30. Neanche l’orario del Consiglio dei ministri ieri era stato ancora stabilito. La Lega chiede una stretta molto dura: «Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi», ha detto ieri Salvini, «sta lavorando ad un decreto che aiuti a garantire diritti a chi li ha, a salvare vite, che è la nostra missione, però garantisca l’allontanamento di chi non ha diritto di stare in Italia, come fanno tutti gli altri Paesi del mondo. Un decreto importante, equilibrato, che introduce alcune regole di salvataggio e di sicurezza».L’atmosfera tra Lega e Fratelli d’Italia è tesa: proprio oggi approda in commissione Affari costituzionali alla Camera, la proposta di legge del Carroccio che mira a ripristinare i decreti sicurezza varati nel 2018 dal governo Lega-M5s, i cosiddetti «decreti Salvini», poi smantellati dai successivi esecutivi. Provocatoria, dicevamo, l’affermazione del capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, relativa a questa proposta di legge: «In Consiglio dei ministri», ha detto Molinari a Rai 3, «si parlerà di inasprimento delle pene agli scafisti e agevolazioni per l’immigrazione legale, non dei decreti Salvini, che erano nel programma elettorale, insieme al blocco navale: vedremo nelle prossime ore se ci sarà il consenso di Fratelli d’Italia. Il progetto di legge presentato riguarda la parte dell’accoglienza e nulla c’entra con i salvataggi in mare. Si tratta di regole più stringenti sull’accoglienza, una stretta sui permessi umanitari». «È un’iniziativa puramente di bandiera», commenta alla Verità una fonte di maggioranza, «se il Consiglio dei ministri decide nuove regole, è chiaro che non ci saranno altri interventi». Intanto, sulla sepoltura delle vittime del naufragio, c’è da registrare l’impegno concreto del Movimento diritti civili: «Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto», comunica il Movimento, «vuole dare una degna sepoltura alle vittime del naufragio di Cutro, portando le salme nel costruendo Cimitero internazionale dei migranti di Tarsia. A questo proposito il governatore ha contattato telefonicamente il leader del Movimento diritti civili, Franco Corbelli, promotore della grande opera umanitaria e il sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso, che ha dato subito la disponibilità del Comune, mettendo a disposizione una parte della nuova area cimiteriale per l’accoglimento di tutte le salme. Anche il ministero degli Interni», prosegue la nota, «condivide questa soluzione e la sottosegretaria Wanda Ferro ha telefonato a Corbelli per chiedere, a nome del ministro, se c’è questa disponibilità, che è stata naturalmente confermata. Sarebbe una soluzione temporanea e fatta in emergenza che, per decisione del governatore, gestirebbe la Protezione civile della Regione Calabria, allestendo a Tarsia una mega struttura, adatta ad ospitare le bare. Sembra che l’ostacolo sia, come ha comunicato il prefetto di Crotone al presidente Occhiuto, la volontà di alcuni familiari delle vittime che non vogliono portare i loro cari a Tarsia». «Per questo motivo», ha precisato lo stesso Corbelli, «ho deciso di intervenire pubblicamente per rivolgere un appello ai familiari delle persone scomparse a Cutro, e dire loro che il Cimitero internazionale dei migranti, la più grande opera umanitaria legata alla tragedia dell’immigrazione, nasce proprio per dare dignità alla morte di questi migranti che muoiono tragicamente in mare».
Alberto Gusmeroli (Imagoeconomica)
La Uss Gravely (DDG-107), una nave da guerra lanciamissili della Marina degli Stati Uniti, arrivata al porto di Port of Spain in Trinidad e Tobago (Getty Images)
Beppe Grillo. Nel riquadro, Lorenzo Borré (Ansa-Imagoeconomica)
(Guardia di Finanza)
Nei giorni scorsi, militari del Comando Provinciale della Guardia di finanza di Napoli, nell’ambito delle attività di controllo economico del territorio e di contrasto ai traffici illeciti, hanno sequestrato, a Lettere, 142 kg. di infiorescenze di cannabis già pronte per il confezionamento e la vendita, oltre a 5.750 piante in essicazione e 390 piante in avanzato stato di vegetazione e maturazione, per un peso complessivo di oltre 1.000 kg., nonché denunciato un soggetto incensurato per produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti.
In particolare, i finanzieri della Compagnia Castellammare di Stabia hanno individuato, sui Monti Lattari, un capannone strutturato su due livelli, convertito in laboratorio per la lavorazione di cannabis. Il manufatto era dotato di una rete di fili di ferro al soffitto, essiccatoi e macchinari di separazione. All’interno della serra sono state rinvenute le piante in vegetazione, incastonate tra fili di nylon per sostenerne la crescita e alimentate con un percorso di irrigazione rudimentale.
Dai riscontri delle Fiamme Gialle è emerso che la produzione era destinata al consumo di droghe per uso personale dato che, nel prodotto finito, risultavano già separate le infiorescenze dalla parte legnosa, pronte per il confezionamento in dosi.
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