2024-03-02
Casalino immobiliare: casa a metà prezzo
L’ex guru della comunicazione di Giuseppe Conte ha comprato un appartamento in pieno centro a Roma sotto il valore di mercato. Nella stessa struttura altri interni, poco più grandi, vengono offerti oggi al doppio di quello che Rocco ha pagato due anni fa.Già in origine il prezzo dell’appartamento di Rocco Casalino ex portavoce di Giuseppe conte a Palazzo Chigi, ubicato a ridosso dei confini del cosiddetto «Tridente», il salotto buono del Centro storico di Roma composto da via di Ripetta, via del Corso e via del Babuino, era al di sotto delle cifre di mercato dell’epoca. Ma dopo l’ulteriore sconto spuntato dall’acquirente, l’operazione immobiliare, da punto di vista esclusivamente finanziario, fa quasi impallidire quella del mezzanino da 180 metri quadri con vista Colosseo, acquistato per 610.000 euro, che nel 2010 costò a Claudio Scajola la poltrona da ministro dello Sviluppo economico. Nel 2014 l’ex parlamentare di Forza Italia, una volta conclusa felicemente con un’assoluzione la vicenda giudiziaria, aveva poi rivenduto l’appartamento a 1,6 milioni di euro. Un affarone, insomma. Plusvalenza a parte, anche Casalino deve aver festeggiato, visto che nel secondo semestre del 2020 la media dei prezzi di mercato in quella zona di Roma era di 5.100 euro. Che applicati ai 164 metri quadri della magione del guru della comunicazione di Giuseppi, indica un prezzo medio di 852.000 euro. Casalino invece nel preliminare di compravendita aveva già spuntato un prezzo di favore: 620.000 euro, pari a 3.780 al metro quadro. Il prezzo spuntato al momento della firma del rogito, 561.432 abbassa ulteriormente il valore a metro quadro a 3.423 euro. Praticamente il prezzo medio di un appartamento all’Appio Claudio, dedalo di strade che da via Tuscolana sale verso la porzione del Parco degli acquedotti dove nel 2019 il narcotrafficante Fabrizio Piscitelli fu freddato da un sicario. E che negli ultimi anni è stato teatro di numerosi fatti di sangue. Qui, nel primo semestre del 2023, la media dei prezzi di vendita registrati dall’Agenzia delle entrate era di 3.425 euro. Mentre la media dei prezzi nella zona in cui si trova l’appartamento di Casalino, era ferma a 5.100 euro. Cifre che trovano riscontro anche oggi, visto che sul mercato si trova un’altra unità nello stesso palazzo e con dimensioni leggermente più grandi a una cifra superiore al milione di euro. Ma il prezzo finale non è l’unico dettaglio che ha reso la compravendita particolarmente ingarbugliata. Ad analizzare l’istruttoria ci si imbatte subito in un particolare: vengono impegnati due notai. Il contratto preliminare viene firmato il 7 giugno 2021 davanti al notaio Gianluca Abbate, mentre la compravendita avviene davanti al notaio Michele Bianchi il 27 giugno 2022, quindi un anno dopo. Ovviamente cambia anche il prezzo, fissato al preliminare a 620.000 euro, con caparra confirmatoria da 5.000 euro versati tramite bonifico e 115.000 con assegno circolare non trasferibile. Al momento del rogito, invece, viene applicato uno sconto da 58.567 euro e il prezzo finale scende a 561.432 euro. Le ragioni dello sconto, spiegate nell’atto, sono legate a un carico gravato su Casalino per gli aumenti dei tassi del mutuo fondiario che aveva acceso con Unicredit al momento del preliminare. I tempi tra il preliminare e il rogito si sono allungati a causa di una società che occupava l’appartamento con contratto di affitto in scadenza nel 2024, la Exein spa, che si occupa di produrre software e firmware «mirati a garantire la sicurezza informatica per strutture strategiche e centrali di produzione energetica», che nel 2019 è entrata nel portafoglio del fondo United ventures II Lazio (10 milioni di dotazione e cofinanziamento della Regione Lazio), il cui presidente del Cda è tale Gianni Cuozzo, nato in Germania nel 1990 e residente in provincia di Salerno, che nelle interviste presenti in rete si presenta come un hacker che si occupa «della stesura di dottrine militari per l’impiego di armi informatiche» e che scrive paper pubblicati dalla Nato. Quando Casalino versa la caparra viene edotto sulla presenza della società, che non ha diritto di prelazione e che ha preso in affitto l’immobile «a uso ufficio», per lo svolgimento «di attività che non comporta contatti con il pubblico». Il notaio annota anche una ulteriore frase: «La parte venditrice dichiara e garantisce di non aver mai ricevuto dalla società conduttrice richieste di autorizzazioni per procedere a modifiche o addizioni che possano dare adito, alla scadenza del contratto di locazione, al riconoscimento in favore della società stessa di indennità di sorta e precisa che nessuna miglioria o addizione è stata comunque a oggi effettuata, espressamente manlevando la parte acquirente da ogni eventuale richiesta che, in tal senso, dovesse essere formulata dalla parte conduttrice». Sembra un eccesso di zelo che lascerebbe trasparire la possibilità che una richiesta di cambio di destinazione d’uso potrebbe arrivare. Fatto sta che il venditore si assume il rischio di prendere 120.000 euro di caparra senza certezze sulle strategie della Spa, che peraltro ha in affitto un locale uso abitazione, i cui costi non possono essere scaricati, a meno che non sia usato come foresteria (ma questo dagli atti non risulta. L’altro aspetto strano è che Casalino al momento del rogito lamenta l’aumento del tasso del mutuo, pur sapendo che c’era un contratto di affitto con scadenza nel 2024. Ma ha deciso comunque di dare un acconto importante. Forse sperava nella disponibilità di chi occupava l’appartamento. In realtà però la società informatica si mette di traverso. E viene perfino impedito l’accesso per eseguire i rilievi tecnici strumentali alla vendita. Al momento del rogito Casalino viene edotto anche sulle difficoltà nel mettere alla porta gli affittuari. Il proprietario non riesce a liberare l’immobile e avvia una causa civile per chiedere l’annullamento del contratto. Quando arriva Casalino, però, la società va via. Affare fatto.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.