2024-11-11
Caro Vecchioni, ora interpreta pure i sogni?
Caro Roberto Vecchioni, le scrivo questa cartolina perché un caro amico mi segnala un post che sta facendo il giro dei social. Riporta ciò che lei ha detto a La7, nella trasmissione di cui è ospite fisso: «I giovani di sinistra sognano un mondo migliore per tutti, i giovani di destra sognano un mondo migliore soltanto per loro». Nei commenti c’è qualcuno che la accusa di essere passato da Samarcanda al banal grande, ma saranno sicuramente giovani di destra. Io invece, che non sono più giovane, rimango colpito dalla sua capacità di giudicare dall’esterno i sogni delle altre persone: mi potrebbe spiegare come fa a distinguere chi sogna per sé da chi sogna per gli altri? Così magari poi riuscirei a capire anche chi spara cazzate per sé da chi spara cazzate per gli altri.Attività quest’ultima nella quale lei si è distinto negli ultimi tempi. Dopo una gloriosa carriera da cantautore, a ottant’anni suonati, s’è infatti riscoperto prezzemolino tv: non le bastano più le luci a San Siro, vuole quelle delle telecamere. E così a forza di comparire ovunque, ogni tanto le capita di scivolare. Come quando ha confuso i graffiti di Altamira con il pane di Altamura o come quando ha giocato sul cognome del ministro dell’Istruzione chiamandolo Val(e)ditara e chiosando: «Non è né netto né lordo, è una tara. Quindi si butta». Ogni tanto le scivola pure la frizione della retorica, come quando ha recitato una lettera d’amore in tv: «Ogni volta che ti leggo vengo sommerso dalla serenità, mi si placa l’insofferenza. Ad ogni rintocco del pensiero è come se fossi là davanti». Poi è comparso l’oggetto del suo amore: Corrado Augias.Il suo bersaglio preferito, però, è Giorgia Meloni. Ha capito che sparando su di lei le si aprono i salotti La7, e quindi dà il meglio di sé. «Gli italiani scelgono l’inferno», disse subito dopo le elezioni del settembre 2022. E poi ha continuato: «Quelli che votano Meloni sono ignoranti», «Meloni è molto simile alla dittatura», «Meloni è come Cleopatra: nana, non bella, ma amata dal popolo». Una volta ha paragonato la premier a una «principessa triste delle favole», una che «ha dentro una malinconia endemica». Ovviamente perché è di destra, se fosse stata di sinistra di endemica c’era la gioia. Che ne pensa del presidenzialismo?, le ha chiesto Floris. E lei (dopo una bella risata) ha risposto che il presidenzialismo non c’entra nulla con la democrazia. In effetti: gli Stati Uniti (presidenzialisti) saranno mica una democrazia? Ridere, ridere, ridere ancora. Proprio come a Samarcanda.Brianzolo trapiantato sul Garda, 81 anni, una carriera gloriosa passata dalle feste dell’Unità al trionfo di Sanremo, lei ha scritto capolavori amati da tutti e altre canzoni che oggi i suoi amici di sinistra non le perdonerebbero. S’immagina a cantare «voglio una donna con la gonna» davanti a Laura Boldrini? O «la mia ragazza è il mio mestiere» davanti a Elly Schlein? Eppure lei si sente di sinistra fino in fondo. Quelli di destra non le piacciono proprio. È arrivato persino ad accusare il figlio di La Russa di aver rubato a casa sua. E ora accusa i giovani di destra di non saper sognare come si deve. Non so come faccia a saperlo, ma nell’attesa che me lo spieghi mi permetto un consiglio: lasci stare. Perché i giovani, di destra o di sinistra, sognano tutti allo stesso modo. E sognano comunque sempre meglio dei vecchi. Figurarsi dei Vecchioni.
Sehrii Kuznietsov (Getty Images)