2019-05-23
Cannabis in regalo a chi compra il libro su Amazon, Ibs e nelle Feltrinelli
Plantasia, distributore di «erba legale», diventa editore e lancia un'iniziativa nelle maggiori catene italiane, Mondadori inclusa.Repubblica on line ha dato baldanzosa la notizia: «Da oggi 22 maggio nelle librerie (e in catene distributive come Amazon e Ibs) si potrà trovare una nuova collana strabiliante. Si chiama Read & Weed - Grandi autori in erba - e pubblica dei libriccini con in omaggio una sorpresa: un grammo di canapa legale». L'operazione «strabiliante» nasce da un'idea di Francesco de Figueiredo. Lo racconta egli stesso nell'intervista compresa nell'articolo: «Plantasia, di cui sono uno dei soci, possedeva già una linea distributiva di erba legale che rifornisce più di diecimila tabaccai e quindi si è pensato di espandere l'idea alle librerie. Così abbiamo messo insieme le due competenze complementari: la società Plantasia che ha curato il prodotto in omaggio e Nero, di cui sono art director, i libri e il canale libreria». La prima tiratura è di 18.000 copie: «Come dire svariati chili di erba legale», commenta l'intervistatore. E Figueiredo: «18.000 grammi e quindi 18 chili». Alla domanda su cosa si possa fare con il grammo d'erba in regalo assiem al libro che costa 15 euro, Figueiredo afferma: «Dipende dalla fantasia di chi la compra: noi la vendiamo per uso ornamentale o collezionistico». Si tratta del solito compiaciuto escamotage utilizzato anche nei negozietti della canapa legale: nessuno comprerebbe mai dell'erba per «collezionarla». E poi: che cosa si potrebbe «ornare» con la cannabis? La veste della figlia alla prima comunione? Infatti, alla domanda su quale sia il significato dell'operazione, non vi è accenno ad arredamento e collezionismo: «Da un lato la ricerca di normalizzazione della canapa legale mostrando come certe sostanze abbiano sempre fatto parte della nostra storia collettiva, e dall'altro andare verso una piena liberalizzazione anche se in Italia da una parte c'è una sinistra che non è mai stata molto coraggiosa in questo senso e dall'altro una destra che demonizza da sempre un uso che invece fin dall'antica Grecia ha fatto parte della nostra cultura». «L'Italia tra l'altro», prosegue l'ideatore della promozione, «è sempre stato uno dei maggiori Paesi coltivatori di canapa. Una legalizzazione piena oltretutto potrebbe aiutare non poco i conti dello Stato perché tutti questi prodotti sono tassati. A poco a poco si toglierebbe il controllo alle mafie. Che forse è il maggior incentivo a non legalizzarla». Già affermare che non legalizzare le droghe celi l'intento di mantenerle sotto il controllo di quelle mafie che lo Stato combatte, altresì rifiutandosi di sostituirle diventando esso spacciatore, è grave. Inoltre, è falso suggerire che fumare spinelli per sballarsi abbia «sempre fatto parte della nostra storia collettiva», non essendo noi italiani dei rastafariani col mocio Vileda di dreadlocks in testa e la ganja in tasca. I nostri antenati coltivavano tabacco da fumare e distillavano grappe da bere. La canapa veniva utilizzata per farne tessuti e carta. Ma l'intento di operazioni come Read & Wed è, precisamente, quello di «normalizzare», nel pensiero comune, l'uso della canapa cosiddetta light. Anche se, come abbiamo spesso scritto su queste pagine, di light c'è solo un principio attivo inferiore. Parliamo dello 0,2% di Thc, il tetraidrocannabinolo che (immediatamente e per meno tempo se fumato, più lentamente e per molto più tempo se mangiato) ha effetti psicoattivi e psicotici come euforia, aumento dell'appetito, prostrazione, rilassamento, percezioni uditive e visive alterate, disorientamento spazio-temporale, ansia, paranoia e via in crescendo. Per «riappesantire» la canapa light e usarla come se fosse cannabis sativa con l'1-2% canonico di Thc basta, semplicemente, fumarne di più e questo, infatti, fanno le persone che dal 2017 possono comprarla nei negozi che giustamente il ministro Matteo Salvini vuole serrare. La legge 242 del 2 dicembre 2016 (fine governo Renzi) consente produzione e commercializzazione di cannabis sativa con Thc allo 0,2% ma tollerato fino allo 0,6% per ambito alimentare (olii), cosmetico (creme), tessile, bioedile. Nessun uso «ricreativo» - fumarsela per stonarsi - è autorizzato. Non stupisce che Repubblica si sia strabiliata per l'iniziativa che ora ci porta la droga perfino nelle librerie, ma è d'obbligo il paragone con il comportamento tenuto dal giornale e dalla sua costellazione politica di riferimento nei confronti della casa editrice Altaforte, accusata di fare apologia del fascismo per la pubblicazione di un innocuo libro-intervista a Matteo Salvini. Il punto è, purtroppo, sempre lo stesso. Quel doppiopesismo funzionale a imporre - con le buone o con le cattive, esattamente come in un regime - ciò che si vuole anche se illegale e censurare ciò che, seppur legale, non piace alla propria ideologia. Sul suo profilo Facebook Francesco de Figueiredo il 15 gennaio ha condiviso uno scritto su Matteo Salvini con un post che lo definiva «l'amico delle guardie», chiosato dall'emoji faccetta schifata. A noi fa schifo la sua erba in libreria.
Attività all'aria aperta in Val di Fassa (Gaia Panozzo)
Gabriele D'Annunzio (Getty Images)
Lo spettacolo Gabriele d’Annunzio, una vita inimitabile, con Edoardo Sylos Labini e le musiche di Sergio Colicchio, ha debuttato su RaiPlay il 10 settembre e approda su RaiTre il 12, ripercorrendo le tappe della vita del Vate, tra arte, politica e passioni.
Il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida (Ansa)