2023-04-02
In Canada arrivano i campi estivi per far diventare drag queen i bimbi
Justin Trudeau e una drag queen al Pride di Vancouver (Getty Images)
Un teatro di Vancouver, finanziato con fondi pubblici, organizza dei «corsi» per esibirsi travestiti da donna aperti ai piccoli dai sette anni. C’è chi protesta, ma nel Paese di Justin Trudeau l’indottrinamento gender è la norma.Nel fluidissimo Canada di Justin Trudeau arrivano anche i campi estivi per diventare drag queen. La novità? Saranno destinati ai bambini dai sette anni di età. Il «Drag summer camp», organizzato dal Carousel Theatre for Young People di Vancouver, prevede infatti un «corso» dalla durata di quattro giorni per la categoria junior (7-11 anni) e un altro per i «teen» (12-17 anni). Ai genitori interessati sono richiesti 460 dollari per le «lezioni» ai più piccoli, che diventano 900 per gli over 12. Kit di trucchi incluso, ovvio. La scuola di teatro, che organizza anche semplici corsi di recitazione per ragazzi tutto l’anno e incontri con le scuole, sta già sperimentando il corso per diventare drag dedicato agli adolescenti proprio questo weekend: ieri e oggi, infatti, è toccato ai worskshop, domenica prossima sarà la volta dello spettacolo. Il tutto per 210 dollari, più 55 per il make up. Tornando ai campi estivi, il teatro spiega ai partecipanti (ricordiamolo, dai sette anni d’età) che potranno «scavare a fondo e trovare la loro regina o re interiore, studiando la storia drag e creando i propri personaggi». E ancora: «Ti piace esprimerti attraverso l'abbigliamento, il trucco e la performance? Hai un alter ego che aspetta solo di salire sul palco? Guidati da alcuni dei drag artist affermati ed emergenti di Vancouver, imparerai a mostrare i tuoi veri colori e forse anche a far uscire la tua diva (sic) interiore!». Con sprezzo del ridicolo gli organizzatori aggiungono: «Ti starai chiedendo, il drag è per i bambini? Sì, è per tutti. Genitori, chiedetevi, qual è la differenza tra quello che indossate a casa e quello che indossate al lavoro? Vi state travestendo anche voi, tesori, semplicemente non lo sapete». Il grottesco «corso» offerto a Vancouver ha, come prevedibile, scatenato le polemiche tra i canadesi. Specialmente perché il teatro in questione riceve finanziamenti comunali, provinciali e governativi. Solo negli ultimi cinque anni, l’ente ha infatti ricevuto sovvenzioni federali per oltre 280.000 dollari. «È assolutamente disgustoso. I campi di indottrinamento di bambini di 7 anni vengono ora promossi e sovvenzionati da tutti i livelli governativi», ha protestato su Twitter Maxime Bernier, leader del Partito popolare canadese. Ma nella terra del liberal Trudeau, forzature del genere sembrano all’ordine del giorno. Lo stesso ministro è assai vicino agli ambienti arcobaleno, tanto da andare come ospite nel 2022 al programma Canada’s Drag Race, popolare gara televisiva tra drag queen. Di recente, invece, sulla Cbc, il canale tv pubblico, è andato in onda Regine e bambini in classe: un’onesta conversazione su drag, gender e travestimento, format in cui diversi bambini e bambine chiacchierano con uomini e donne travestite, con alcuni dei piccoli chiaramente a disagio. Ma basta pensare al documentario canadese Drag Kids, del 2019, proiettato e celebrato in diversi festival, narrante la vita di quattro aspiranti drag. Piccolo dettaglio: sono tre bambine e un bambino, dai 9 agli 11 anni, filmati mentre si esibiscono davanti ad adulti che li filmano in abiti succinti da donna, con trucco e parrucco esasperato, movenze provocanti e sguardi languidi: uno «spettacolo» oggettivamente disturbante. Che tuttavia sta prendendo sempre più piede nel mondo anglosassone, dove l’ipersessualizzazione degli infanti e la propaganda martellante sulla fluidità di genere non solo sono accettate, bensì promosse a tutti i livelli. Ne è un esempio lampante Desmond Napoles, in arte «Desmond is Amazing», un ragazzino americano di 15 anni che, fin da undicenne, si traveste e fa spettacoli come drag queen, divenendo un feticcio Lgbt, dopo che un suo video, che lo immortalava mentre ballava al gay pride di New York nel 2015, diventò virale. Chiunque osi porre il problema dell’inquietante adultizzazione ed erotizzazione dei bambini, bombardati da nozioni sulla sessualità fluida fin dalla tenerà età, è tacciato di omofobia e transfobia, ma l’iper sessualizzazione di bambini e bambine, complice l’uso dei social fatto soprattutto dai genitori che spesso monetizzano sui propri figli, è una realtà con cui bisognerà presto fare i conti anche qui. Prima di fare la fine del Canada, almeno.
Leonardo Apache La Russa (Ansa)
Nessuna violenza sessuale, ma un rapporto consenziente». È stata archiviata l’indagine a carico di Leonardo Apache La Russa e l’amico Tommaso Gilardoni, entrambi 24enni, accusati di violenza sessuale da una di ventiduenne (ex compagna di scuola di La Russa jr e che si era risvegliata a casa sua).
Nel riquadro, Howard Thomas Brady (IStock)