2019-08-09
Cambio di voce gratis per i trans
Per ottenere una tonalità più femminile, sono stati operati alle corde vocali a Bolzano a spese del servizio sanitario. Peccato che l'intervento non sia compreso nei protocolli.Transgender operati alle corde vocali per avere una voce più femminile, a spese del servizio sanitario. È accaduto all'Ospedale San Maurizio di Bolzano quando del reparto di otorinolaringoiatria era primario Rolando Füstös, che ne ha fatto un centro di riferimento per la fonochirurgia a livello nazionale. I Nas inviati dal ministero della Salute hanno compiuto nelle scorse settimane diversi accertamenti, raccogliendo i «verbali operatori» di numerosi interventi eseguiti su transessuali. Il professor Füstös, che nell'agosto del 2016 lasciò dopo 35 anni l'ospedale per uno studio medico privato nel cuore di Bolzano, ha confermato al quotidiano Alto Adige che «sono state operate persone al termine del percorso per il cambiamento di sesso, pertanto femmine a tutti gli effetti e in grado di esibire una carta di identità che lo attestasse». Interventi che sarebbero stati gratuiti o eseguiti dietro pagamento di un ticket, quando invece si tratta di operazioni complesse che nel Nord Italia si realizzano in due soli centri, a Torino e a Bolzano, come ha spiegato lo stesso Füstös: «L'intervento eseguito nel nostro centro, essendo effettuato con tecnica microendoscopica, è stato spesso preferito a quello con tecnica chirurgica classica dall'esterno, che si pratica invece alle Molinette (a Torino, ndr). Essendo una correzione estremamente rara e da concentrare in reparti di eccellenza, non è compreso nei Livelli essenziali di assistenza». Il Servizio sanitario nazionale non è tenuto a fornire queste prestazioni, però a Bolzano gli Lgbt sono stati accontentati, finendo in sala operatoria dietro raccomandazione dell'ex primario. «È stata mia premura chiedere il permesso e concordare con la direzione ospedaliera se e come proseguire con l'esecuzione di tali interventi. È stato allora concordato di femminilizzare la voce esclusivamente a coloro che risultassero affetti da un disagio psicofisico comprovato in base ad attenta valutazione», ha precisato Füstös. Diverse donne transgender faticano ad accettare una voce che rimane maschile, mentre l'aspetto fisico cambia a forza di ormoni e di operazioni chirurgiche. La laringe è un organo sessuale secondario e si modifica assieme al resto del corpo in età puberale, quando si accentuano le caratteristiche biologiche dell'uomo e della donna. La voce, l'attacco vocale, l'articolazione non si cambiano facilmente e rimane una traccia. Per questo gli Lgbt che vogliono «adattare il corpo all'identità di genere» e decidono di assumere sembianze femminili, oltre a trattamenti ormonali e di chirurgia estetica scelgono interventi di mastoplastica (per aumentare con protesi il volume del seno), interventi ai genitali e cercano di modificare la voce. Per averla meno maschile, meno profonda, potrebbero allenarsi con lunghi esercizi di logopedia che insegnano a impostare la voce in modo diverso, rieducando il movimento di labbra, denti e lingua. Oppure ricorrono a un accorciamento chirurgico delle corde vocali inserite nella laringe, più lunghe nell'uomo. Una volta ridotte, le corde che sono lembi tendinei rivestiti da una mucosa, vibreranno più volte per secondo e, articolate dai muscoli dell'orofaringe, dalla lingua, dalle labbra produrranno un suono più acuto, come è quello femminile. Poi, dopo l'intervento di fonochirurgia, il trans può cominciare la riabilitazione logopedica. Alla luce di questa breve sintesi, si intuisce che il tono della voce non è questione da poco per l'Lgbt che vuole cambiare sesso. Su Progettogenderqueer 2.0, che si definisce il primo blog sui percorsi transgender non medicalizzati, la logopedista Dorella Minelli ricordava che «ottenere una voce femminile è una questione complessa», il trattamento che permette «di ottenere risultati ottimali e duraturi è quello combinato: intervento chirurgico e rieducazione logopedica». Possiamo solo immaginare quanti Lgbt avranno bussato alla porta del reparto di otorinolaringoiatria di Bolzano, lamentando problemi psicofisici durante la loro fase di transizione, trovando ascolto e risposte. La direzione dell'Azienda sanitaria dell'Alto Adige non fornisce dati «essendo ancora in corso indagini da parte dell'autorità giudiziaria», fanno sapere. Ma basta un solo intervento concesso gratuitamente a riempire di sdegno, pensando a quanti servizi vengono negati, a «quanti Lea sono garantiti solo sulla carta», ha denunciato a giugno il quarto rapporto Gimbe sulla sostenibilità del Ssn, ricordando i 37 miliardi di euro sottratti in dieci anni alla sanità pubblica per i continui tagli. Il tono della voce è un problema per chi non si riconosce uomo o donna? Potrebbero parlare «Q», voce artificiale neutra per combattere la discriminazione, creata dalla fusione delle voci di 22 transgender. Con un tono senza identità di genere non ci sarà bisogno di operazioni.
Little Tony con la figlia in una foto d'archivio (Getty Images). Nel riquadro, Cristiana Ciacci in una immagine recente
«Las Muertas» (Netflix)
Disponibile dal 10 settembre, Las Muertas ricostruisce in sei episodi la vicenda delle Las Poquianchis, quattro donne che tra il 1945 e il 1964 gestirono un bordello di coercizione e morte, trasformato dalla serie in una narrazione romanzata.