2024-06-22
Calderone: «Guerra al caporalato. Intensifichiamo subito i controlli»
La Cgil manifesta con la Schlein, la Cisl si defila: «Noi con gli indiani, non con i partiti».Al via possibili modifiche al decreto Agricoltura per «velocizzare alcuni processi di correzione di rotta in vari ambiti, tra cui anche il caporalato», ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, in conferenza stampa dopo la riunione convocata con al ministero del Lavoro a seguito della morte del bracciante Satnam Singh. Ieri il governo ha infatti aperto un tavolo di confronto con i rappresentanti delle associazioni datoriali e sindacali del mondo agricolo per ragionare insieme sugli interventi già messi in atto e i possibili futuri: «Lo scopo di tutti è dichiarare guerra al caporalato e soprattutto intensificare tutte quelle che sono le azioni a contrasto di un sistema che mortifica il lavoro, che mette a repentaglio le vite umane e che soprattutto non fa crescere certamente la qualità del lavoro in un comparto strategico importantissimo come quello dell’agricoltura». Lo ha detto la ministra del Lavoro, Marina Calderone, ricordando come l’attività ispettiva anti caporalato «sta dando grandi risultati». «Rispetto a quelli che sono i numeri del 2022 e del 2023, il 2024 si è aperto con una intensificazione del numero delle ispezioni e soprattutto nell’ottica di lungo periodo riusciremo con le nuove assunzioni di ispettori a raddoppiare, quindi aumentare del 100% le ispezioni fatte negli anni scorsi». Durante la riunione di ieri si è inoltre anche deciso di poter velocizzare «anche dei processi attraverso strumenti normativi differenti da quelli immaginati, faccio riferimento al disegno di legge della Calderone (entrata in vigore dal 1° ottobre 2024, ndr), presentato in questo senso, che potrebbe essere accelerato utilizzando il veicolo del decreto Agricoltura, che abbiamo messo a disposizione per affrontare una serie di questioni che incidono anche indirettamente sul fenomeno della giusta retribuzione dei lavoratori in agricoltura e il giusto valore delle produzioni agricole riconosciute», precisa Lollobrigida aggiungendo che la discussione aperta ieri andrà avanti anche senza bisogno di convocazioni formali: «Ce ne saranno, ma il tavolo di lavoro ha bisogno di restare aperto per affrontare tutti i temi che trattano questa e le altre situazioni a essa connesse». Oltre alla possibilità di accelerare alcuni percorsi normativi, nella riunione di ieri Calderone ha spiegato che combattere il caporalato vuol dire intensificare i controlli, e «lo stiamo facendo», e dall’altro mettere a terra un lavoro di consultazione delle banche dati «che abbiamo a disposizione». A questi si aggiunge poi il potenziamento della «rete agricola di qualità perché il contrasto al lavoro sommerso e caporalato passa anche per il sostegno di chi invece, con difficoltà ma con grande senso di partecipazione civile, gestisce regolarmente le proprie attività», ha precisato Calderone ricordando che sono solo 6.000 le imprese iscritte. Nel mentre Cgil e Flai di Frosinone-Latina insieme a Cgil e Flai Roma e Lazio fanno sapere che martedì 25 giugno a Latina ci sarà una giornata di sciopero e manifestazione contro il caporalato, lo sfruttamento e le morti sul lavoro. Alla manifestazione ha annunciato che parteciperà anche la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein. Non allineato alla manifestazione è invece il segretario generale di Fai-Cisl, Onofrio Rota, che ha dichiarato di preferire «manifestare con la comunità indiana, non con i partiti».
Pedro Sánchez (Getty Images)
Alpini e Legionari francesi si addestrano all'uso di un drone (Esercito Italiano)
Oltre 100 militari si sono addestrati per 72 ore continuative nell'area montana compresa tra Artesina, Prato Nevoso e Frabosa, nel Cuneese.
Obiettivo dell'esercitazione l'accrescimento della capacità di operare congiuntamente e di svolgere attività tattiche specifiche dell'arma Genio in ambiente montano e in contesto di combattimento.
In particolare, i guastatori alpini del 32° e i genieri della Legione hanno operato per tre giorni in quota, sul filo dei 2000 metri, a temperature sotto lo zero termico, mettendo alla prova le proprie capacità di vivere, muoversi e combattere in montagna.
La «Joint Sapper» ha dato la possibilità ai militari italiani e francesi di condividere tecniche, tattiche e procedure, incrementando il livello di interoperabilità nel quadro della cooperazione internazionale, nella quale si inserisce la brigata da montagna italo-francese designata con l'acronimo inglese NSBNBC (Not Standing Bi-National Brigade Command).
La NSBNBC è un'unità multinazionale, non permanente ma subito impiegabile, basata sulla Brigata alpina Taurinense e sulla 27^ Brigata di fanteria da montagna francese, le cui componenti dell'arma Genio sono rispettivamente costituite dal 32° Reggimento di Fossano e dal 2° Régiment étranger du Génie.
È uno strumento flessibile, mobile, modulare ed espandibile, che può svolgere missioni in ambito Nazioni Unite, NATO e Unione Europea, potendo costituire anche la forza di schieramento iniziale di un contingente più ampio.
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