Il televirologo di Fabio Fazio aveva detto che in Italia non è morto nessuno per colpa del siero dai tempi del Sabin. Sbugiardato, ora mente ancora giocando in malafede sulla proteina Spike. Ma i dati Aifa lo smentiscono.Qual è il colmo per un tizio abituato a definire somari e bugiardi coloro che non la pensano come lui? Scoprirsi somaro e bugiardo. Il tizio in questione si chiama Roberto Burioni, medico per professione, informatore scientifico per diporto. In effetti, ogni volta che compare in tv o twitta sui social è uno spasso, perché non manca occasione di dimostrare quanto la faziosità (Fabio Fazio che gli fa da spalla davanti alle telecamere non c’entra nulla) offuschi il cervello anche di chi si ritiene intelligente. Di lui sono note alcune illuminanti previsioni a proposito del Covid. Al comparire del virus, infatti, egli si preoccupò di tranquillizzare gli italiani, dicendo che era più facile essere colpiti da un meteorite che contrarre il coronavirus. Quanto fosse azzeccato il suo parere lo hanno dimostrato i fatti e, soprattutto, i morti. Sarebbe bastata questa gaffe a consigliare di tacere e di scomparire dal video e dai social, ma Burioni, già ribattezzato Borioni, è troppo pieno di sé per ascoltare i suggerimenti e dunque, invece di andare a nascondersi, non passa giorno che non cerchi di apparire, con esiti, spesso, di puro diletto per chi segua le sue esternazioni. Dall’alto della sua scienza, un giorno ha sentito il dovere di impartire una lezione a un utente di Twitter che lo invitava a fare le valigie dopo l’ennesima gaffe. E con la consueta arroganza, il maestrino della penna rossa ha replicato: «Il plurale di valigia è valige e non valigie. Ma non ce n’è uno di voi che non sia stato bocciato alle elementari?», dimostrando così che se c’era qualcuno che doveva ripetere gli esami di quinta elementare questo era lui.Non contento dello scivolone, Burioni insiste e dunque nei giorni scorsi, rispondendo sempre via social al parlamentare della Lega Claudio Borghi, ha scritto che «le ultime vittime da vaccino in Italia risalgono all’antipolio Sabin, non più utilizzato dal 2000». Peccato che le ultime vittime da vaccino risalgano all’inoculazione dei sieri anti Covid e la faccenda sia non solo nota alla maggioranza degli italiani, ma certificata dall’Aifa, Agenzia italiana del farmaco, che sul proprio sito riporta 29 decessi. Dunque, Burioni, pretendendo di impartire una lezione a Borghi, ha raccontato una balla colossale. Ma fin qui saremmo nella norma, perché da uno che ha più volte detto che del Covid non avremmo dovuto preoccuparci non c’è da aspettarsi altro. Tuttavia, lo scienziato illuminato, ma solo dalle lampade degli studi della tv, ha aggiunto anche la malafede. Infatti, sbugiardato dal nostro giornale, ha avuto la faccia tosta di sostenere che il suo tweet sui decessi da vaccino si riferiva solo ai vaccini anti Covid attualmente in uso e non a quelli causati dalla somministrazione del siero Astrazeneca. Con un cinismo superato solo dalla sua arroganza, Burioni prova cioè a giocare con le parole, distinguendo tra vaccini mRna e vaccini senza la proteina Spike. «Ovviamente mi riferivo solo ai primi», ha provato a sostenere. Premesso che nel suo tweet il virologo da salotto ha scritto che non risultano morti per vaccino dai tempi del Sabin, e dunque nascondersi dietro al distinguo del metodo utilizzato per i sieri anti Covid è un insulto a chi, come nel caso di Camilla Canepa, è morto a 18 anni per una reazione avversa all’iniezione. Ma presa per buona l’arrampicata sugli specchi di un tizio che dovrebbe solo chiedere scusa e ammettere di aver sbagliato, sul sito dell’Aifa non ci sono solo i decessi fra coloro che hanno ricevuto il vaccino Astrazeneca, ma anche di persone a cui è stato somministrato il siero della Pfizer, ossia il vaccino mRna, e a cui nella sua giustificazione che non giustifica nulla Burioni fa riferimento.Il tweet del presunto esperto, dunque, non certifica soltanto l’impreparazione del luminare, ma anche la malafede di un uomo che neppure di fronte a fatti incontrovertibili è disposto a riconoscere l’errore. Come ho detto, per uno che dà abitualmente dei somari e dei bugiardi ad altri, il colmo è scoprirsi bugiardo e somaro. Fossi in lui farei le valigie. Con la i, mi raccomando, professor Borioni.
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Il conservatore americano era aperto al dialogo con i progressisti, anche se sapeva che «per quelli come noi non ci sono spazi sicuri». La sua condanna a morte: si batteva contro ideologia woke, politicamente corretto, aborto e follie del gender.
Chi ha inventato il sistema di posizionamento globale GPS? D’accordo la Difesa Usa, ma quanto a persone, chi è stato il genio inventore?
Piergiorgio Odifreddi (Getty Images)
Piergiorgio Odifreddi frigna. Su Repubblica, giornale con cui collabora, il matematico e saggista spiega che lui non possiede pistole o fucili ed è contrario all’uso delle armi. Dopo aver detto durante una trasmissione tv che «sparare a Martin Luther King e sparare a un esponente Maga» come Charlie Kirk «non è la stessa cosa», parole che hanno giustamente fatto indignare il premier Giorgia Meloni («Vorrei chiedere a questo illustre professore se intende dire che ci sono persone a cui è legittimo sparare»), Odifreddi prova a metterci una pezza.
L' Altro Picasso, allestimento della mostra, Aosta. Ph: S. Venturini
Al Museo Archeologico Regionale di Aosta una mostra (sino al 19 ottobre 2025) che ripercorre la vita e le opere di Pablo Picasso svelando le profonde influenze che ebbero sulla sua arte le sue origini e le tradizioni familiari. Un’esposizione affascinante, fra ceramiche, incisioni, design scenografico e le varie tecniche artistiche utilizzate dall’inarrivabile genio spagnolo.