2024-02-06
A Bruxelles prima vittoria per i trattori
La Commissione europea «sta rivalutando» i tagli delle emissioni richiesti al comparto: è una smentita della linea Timmermans. Intanto gli agricoltori italiani continuano la marcia verso Roma. E anche verso Sanremo: ieri Amadeus li ha invitati sul palco.L’Unione europea mentiva sapendo di mentire. Ammette che i dati su cui si basavano i limiti imposti agli agricoltori nell’ambito del Green deal sono infondati e vanno rivisti al ribasso. Mentre in Italia per giovedì è annunciata la marcia su Roma dei trattori con appendice al Festival di Sanremo, si scopre ciò che tutti sapevano: quei dati non sono mai esistiti. Frans Timmermans, allora vicepresidente della Commissione con delega al Green deal e al Farm to Fork li negò alla Commissione agricoltura del Parlamento europeo. Il 20 maggio 2020 chiesero gli europarlamentari: fateci sapere su che basi avete elaborato il Farm to Fork. Un anno dopo lo stesso Timmermans promise una valutazione generica. Il Copa-Cogeca, la federazione delle associazioni e delle cooperative agricole europee, sostenne: «La Commissione europea è stata attenta a non dire quello che deve dire: qualsiasi siano gli scenari considerati, l’effetto del Farm to Fork sarà una riduzione senza precedenti della capacità produttiva dell’Ue e del reddito dei suoi agricoltori. La maggior parte della riduzione delle emissioni agricole ottenuta attraverso queste strategie sarà cancellata da una perdita di sostenibilità verso i Paesi terzi che deriva da questa perdita di produzione!». C’è voluta la rivolta dei trattori perché la Commissione ammettesse: sono state imposte regole sulla base di una scelta ideologica. Così ieri si è appreso da fonti ben informate che «la Commissione europea sta rivalutando i target sui tagli delle emissioni di gas serra richiesti all’agricoltura». In una prima bozza della comunicazione sul clima che sarà presentata oggi, Bruxelles definiva il settore come «un’area centrale» per l’azione climatica, chiedendo una riduzione delle emissioni di almeno il 30% al 2040 rispetto ai livelli del 2015. Nell’ultimo documento trapelato, le cifre per il comparto agricolo sono state cancellate. In queste ore si sta svolgendo un vertice «ai più alti livelli», dunque compresa la baronessa Ursula von der Leyen, per vedere di placare la protesta dei trattori (domani una cinquantina di mezzi si piazzerà davanti alla sede di Strasburgo dell’Europarlamento). Se l’Ue fa marcia indietro, come sembra ormai probabile, si tratterà della più potente smentita mai incassata dai vertici di Bruxelles sul dogma verde. La protesta dei trattori è diventata imbarazzate sotto il profilo politico sia per alcuni governi nazionali (Germania e Francia su tutti) sia per la Commissione stessa e per la maggioranza Ursula in vista delle Europee di giugno. La conferma la dà Nicola Procaccini (Fdi), capogruppo a Strasburgo dei parlamentari di Ecr (Conservatori): «Davanti alle proteste degli agricoltori, ora anche la vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno (Pd), come tanti suoi colleghi di sinistra, cerca tardivamente di prendere le distanze dalle follie green di Timmermans scaricando la responsabilità sul Commissario Ue all’Agricoltura. Tentativo inutile e privo di fondamento per giustificarsi di aver sposato il furore ideologico del Green deal. La sinistra fa finta anche di non ricordare che la provvidenziale esclusione dalla Pac di molte follie green, è avvenuta solo grazie ai Conservatori. La sinistra si fece sponsorizzare addirittura da Greta Thunberg». In Italia il governo di Giorgia Meloni ha già ascoltato la protesta agricola. Si sta cercando di sterilizzare l’aumento Irpef sui redditi, sono allo studio accordi di filiera per un rapporto più equilibrato con la grande distribuzione, si sta pensando anche a forme di garanzia sui mutui e l’aumento fino a 8 miliardi dei fondi agricoli nel Pnrr – misura annunciata in questi giorni, ma decisa prima della protesta – segnala la volontà di palazzo Chigi di ascoltare le imprese agricole. La protesta per ora però non si ferma. Dalla Valdichiana (Toscana-Umbria) sono in arrivo verso Roma non meno di 2.000 mezzi agricoli (il casello autostradale di Orte resta presidiato) dove è prevista per giovedì una manifestazione. Le autorità di pubblica sicurezza stanno trattando per evitare il blocco totale della Capitale. Ieri il bollettino dei trattori segnalava manifestazioni a Torino, a Milano, a Pavia, a Castel San Pietro in provincia di Bologna dove è stato bloccato il casello dell’A14, a Capua dove si sono formate code chilometriche in autostrada. L’altro obbiettivo degli agricoltori è il Festival di Sanremo. Gli organizzatori delle diverse associazioni che animano la protesta hanno chiesto ad Amadeus di essere ascoltati sul palco dell’Ariston ed è molto probabile che un «corteo» di mezzi agricoli arrivi a circondare il teatro. Agli agricoltori è arrivata la solidarietà di Al Bano - produce ottimo vino - che ha detto: «Potessi, sarei anche io a bordo del mio trattore a marciare su Roma. Mi tengo in piedi perché canto, se dovessi campare solo dei profitti della campagna sarei già fallito». A sostegno dei contadini si schierano anche Ornella Muti e sua figlia Naike Rivelli che saranno a Sanremo per cantare la canzone degli agricoltori. “Sarebbe bello se si aprisse un account da milioni di follower per sostenerli», hanno dichiarato, «portare la protesta dei trattori a Sanremo sarebbe un colpo mediatico formidabile e speriamo che vengano con noi anche Al Bano e Romina, due grandi agricoltori. Ci appelliamo anche ad Adriano Celentano e al suo vecchio personaggio di Elia: scenda in campo anche lui».
Pedro Sánchez (Getty Images)
Alpini e Legionari francesi si addestrano all'uso di un drone (Esercito Italiano)
Oltre 100 militari si sono addestrati per 72 ore continuative nell'area montana compresa tra Artesina, Prato Nevoso e Frabosa, nel Cuneese.
Obiettivo dell'esercitazione l'accrescimento della capacità di operare congiuntamente e di svolgere attività tattiche specifiche dell'arma Genio in ambiente montano e in contesto di combattimento.
In particolare, i guastatori alpini del 32° e i genieri della Legione hanno operato per tre giorni in quota, sul filo dei 2000 metri, a temperature sotto lo zero termico, mettendo alla prova le proprie capacità di vivere, muoversi e combattere in montagna.
La «Joint Sapper» ha dato la possibilità ai militari italiani e francesi di condividere tecniche, tattiche e procedure, incrementando il livello di interoperabilità nel quadro della cooperazione internazionale, nella quale si inserisce la brigata da montagna italo-francese designata con l'acronimo inglese NSBNBC (Not Standing Bi-National Brigade Command).
La NSBNBC è un'unità multinazionale, non permanente ma subito impiegabile, basata sulla Brigata alpina Taurinense e sulla 27^ Brigata di fanteria da montagna francese, le cui componenti dell'arma Genio sono rispettivamente costituite dal 32° Reggimento di Fossano e dal 2° Régiment étranger du Génie.
È uno strumento flessibile, mobile, modulare ed espandibile, che può svolgere missioni in ambito Nazioni Unite, NATO e Unione Europea, potendo costituire anche la forza di schieramento iniziale di un contingente più ampio.
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A Dimmi La Verità Stefania Bardelli, leader del Team Vannacci di Varese, fa chiarezza sul rapporto con la Lega e sulle candidature alle elezioni degli esponenti dei team.